15 Settembre, 2002
La Finanziaria Berlusconi–Tremonti costringe Regioni, Province, Comuni a tagliare i servizi
di Luciano Pizzetti
La Finanziaria Berlusconi–Tremonti costringe Regioni, Province, Comuni a tagliare i servizi
Le Regioni, a causa dei tagli della Finanziaria, hanno problemi di cassa e chiedono i soldi, già promessi dal Governo, per contenere i deficit sanitari.Per la Regione Lombardia si tratta di una partita di 382 milioni di euro per il 2002 ed altrettanti per il 2003. Sono inoltre previste riduzioni:
- dell’accisa sulle benzine e della tassa automobilistica (il taglio della finanziaria è di 45,5 milioni di euro);
- dei fondi legati al rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri che ammontano a 212 milioni di euro;
- dei trasferimenti previsti dalle Bassanini che significano circa 3.170 milioni di euro in meno alle Regioni per scuola, trasporto pubblico locale, salute umana e veterinaria, protezione civile.In Lombardia è a rischio tutto il sistema di welfare, anche per le politiche di Formigoni di apertura senza regole ai privati, con conseguenti incrementi di spesa.
Per questo sanità, assistenza, scuola, formazione professionale e trasporto pubblico locale rischiano di pagare nella nostra Regione un prezzo ancor più elevato.
Per quanto riguarda le spese di investimento è necessario ricordare che il Centrosinistra stipulò l’Intesa Istituzionale e i primi Accordi di Programma quadro con la Regione Lombardia: per l’accessibilità all’Aeroporto di Malpensa (2 miliardi e 700 milioni di euro), nel campo dell’edilizia sanitaria (oltre 700 milioni di euro), nel campo della cultura (90 milioni di euro).
Sono stati poi perfezionati i successivi Accordi per la mitigazione e la delocalizzazione (Piano d’area Malpensa 230 milioni di euro), per la grande viabilità (750 milioni di euro), per il trasferimento delle risorse e delle competenze in materia di viabilità ordinaria e per la Pedegronda ferroviaria. Sono state inoltre definite le procedure per gli Accordi di Programma in materia ambientale ed energia.L’attuale situazione finanziaria mette invece in forse la possibilità che la Regione possa mantenere gli impegni sul fronte degli investimenti.
La politica dei grandi annunci di Formigoni si scontra drasticamente con il taglio delle risorse della finanziaria: rispetto ai 48 miliardi di euro previsti per le infrastrutture nel prossimo decennio mancano infatti 33 miliardi.
Sono così a rischio, in particolare, le grandi opere per il potenziamento del sistema ferroviario e la riqualificazione della viabilità lombarda.
Su questi temi la battaglia politica con il Governo è aperta.
Luciano Pizzetti
Consigliere Regionale DS-Ulivo  
|