15 Settembre, 2002
Sergio Cofferati aderisce alla Marcia della Pace
dichiarazione e documenti
Sergio Cofferati aderisce alla Marcia della Pace.
Dichiarazioni e documenti .
Cari amici di Welafare Cremona News nel condividerne i contenuti aderisco alla Marcia della Pace del 31 dicembre a Cremona indetta dalla chiesa italiana. Buone Feste. Sergio Cofferati Presidente fondazione Di Vittorio.
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La marcia per la pace approda a Cremona
di don Enrico Trevisi del Centro Pastorale Diocesano
Giunta alla 35ma edizione, la marcia per la pace del 31 dicembre 2002 finalmente tocca anche Cremona. È un’iniziativa promossa dalla chiesa italiana, ma aperta a tutti coloro che vogliono riflettere e anche pubblicamente impegnarsi a favore della pace. E come cristiani non si potrà non implorare da Dio la luce e la grazia per saper discernere le vie della pace.
Ogni marcia porta a riflettere sul tema del messaggio del papa, che quest’anno ricorderà i 40 anni dalla Pacem in terris di Giovanni XXIII, la famosa enciclica rivolta a tutti gli uomini di buona volontà, quella che riconosceva i diritti dei popoli e delle persone… ma anche i corrispondenti doveri. E tra di essi, anzitutto, la convergenza nel costruire la pace, nel lavorare per il bene comune universale, per il bene dell’intero genere umano. Fu uno sguardo di speranza lanciato a tutti i popoli e a tutti gli uomini in un momento difficile: il mondo diviso in due blocchi contrapposti, la crisi di Cuba e il rischio di una nuova guerra mondiale, la corsa agli armamenti… Papa Giovanni richiamava la necessità di costruire la pace su quattro pilastri: la verità (che rimanda al riconoscere i diritti delle persone e dei popoli); la libertà (senza la quale c’è solo la mortificazione della dignità umana); la giustizia (avendo presente le enormi e intollerabili miserie di intere nazioni) e l’amore/solidarietà (che deve divenire l’attitudine politica fondamentale per costruire il bene comune universale).
Fu un’enciclica che suscitò molta attenzione. E giustamente Giovanni Paolo II la ripropone in questo delicato momento, nel quale il terrorismo internazionale colpisce drammaticamente, i desideri di guerra contagiano governanti e popoli, annosi conflitti dilaniano e si trascinano in vendette incrociate, come è tra Israeliani e Palestinesi. Addirittura si parla di scontro di civiltà, con politici che pare vogliano nuove guerre di religioni… e al contrario capi di religione che si incontrano a pregare e ad impegnarsi per la pace come è avvenuto anche lo scorso gennaio ad Assisi. Lì le religioni si sono solennemente impegnate: “Mai più la violenza! Mai più la guerra! Mai più il terrorismo! In nome di Dio ogni religione porti sulla terra Giustizia e pace, perdono e vita, amore!”.
C’è bisogno di far crescere una cultura di pace, e ciascuno deve contribuirvi. La marcia di Cremona si inserisce in questa prospettiva e porterà numerosi studiosi e testimoni: a ciascuno è chiesto di riflettere su un pilastro della pace: a Cristina Calvo (vicedirettore nazionale della Caritas Argentina) sul pilastro della verità; al missionario comboniano Alex Zanotelli sulla libertà; a Riccardo Petrella (docente di Lovanio ed esperto mondiale del problema dell’acqua) sul pilastro della giustizia; a don Giuseppe Giussani (presidente della Fondazione Mazzolari) di richiamare il pensiero di don Primo Mazzolari sul tema dell’amore/solidarietà. Non poteva infatti mancare un riferimento al nostro profeta di pace, personaggio che talvolta troppo trascuriamo, ma attualissimo nella provocazione alla radicalità del vangelo.
Ci saranno altri testimoni, come il prof. Antonio Papisca che richiamerà il tema della global governance…E poi il nuovo presidente di Pax Christi Italia, mons. Tommaso Valentinetti e altri ancora.
Inoltre nei giorni 29-30-31 dicembre si svolgerà a Cremona il convegno nazionale di Pax Christi dal titolo: “Smilitarizzare Dio – Smilitarizzare l’uomo” con un nutrito programma di relazioni, gruppi di approfondimento, tavola rotonda…
A dire il vero già da qualche mese si stanno alternando varie iniziative sul tema della pace: per esempio i laboratori nelle scuole e al Centro Pastorale su “La trasformazione nonviolenta dei conflitti” (per la collaborazione di numerosi enti e soprattutto grazie al CISVOL); il cineforum “Immagini di guerra – pensieri di pace” promosso dal Comune di Cremona; incontri e conferenze che hanno raccolto l’adesione di numerose associazioni; l’invito a pregare in ogni famiglia per la pace.
La Marcia partirà dal Palazzetto dello Sport di Cremona (zona Fiera) e passando per S. Ambrogio si giungerà alla Cattedrale.
Dicevamo che a promuovere la marcia per la pace è la Chiesa: si tratta della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace; di Pax Christi Italia; della Caritas Italiana e della Diocesi di Cremona. Ma sta già avvenendo che essa è l’occasione propizia per tutto il nostro territorio per riflettere sulla pace. Sarebbe bello che la marcia potesse unire tante voci, tante storie, tanti volti, tutti appassionati per un “mondo migliore”, ma anche fedeli a quei quattro pilastri (verità, giustizia, libertà, amore) senza i quali la pace rimane parola vuota.
Il tema sarà: “Pacem in terris: impegno permanente”. La speranza è che davvero ci siano tante persone disposte ad impegnarsi per la pace e in modo permanente. In fondo il marciare è un atto pubblico, un attraversare la città esponendosi pubblicamente in questo desiderio e impegno di pace.
La pace, infatti, non ha certo bisogno di banditori o di retoriche: il marciare in un giorno tanto provocatorio – come è l’ultimo dell’anno, con i suoi riti consumistici – è l’assunzione di un impegno. E la speranza è che ci siano tanti giovani, coraggiosi di uno stile di vita un po’ alternativo, capaci di rinunciare al cenone per progetti di pace. E per i credenti il tutto si concluderà in Cattedrale, riuniti attorno ai vescovi presenti per celebrare ciò che hanno di più caro: l’amore di quel Cristo Crocifisso che Risorto ha donato la pace, e la pace vera, non quella frutto delle arguzie e violenze umane.
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WelfareCremonaNews ringrazia don Enrico Trevisi per il suo contributo.
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Da laico aderisco alla Marcia della Pace del 31 dicembre indetta dalla chiesa italiana a Cremona.
Cito una frase di don Enrico Trevisi del Centro Pastorale Diocesano : " quest’anno ....la Marcia ...ricorderà i 40 anni dalla Pacem in terris di Giovanni XXIII, la famosa enciclica rivolta a tutti gli uomini di buona volontà, quella che riconosceva i diritti dei popoli e delle persone… ma anche i corrispondenti doveri. E tra di essi, anzitutto, la convergenza nel costruire la pace, nel lavorare per il bene comune universale, per il bene dell’intero genere umano. Fu uno sguardo di speranza lanciato a tutti i popoli e a tutti gli uomini in un momento difficile: il mondo diviso in due blocchi contrapposti, la crisi di Cuba e il rischio di una nuova guerra mondiale, la corsa agli armamenti… Papa Giovanni richiamava la necessità di costruire la pace su quattro pilastri: la verità (che rimanda al riconoscere i diritti delle persone e dei popoli); la libertà (senza la quale c’è solo la mortificazione della dignità umana); la giustizia (avendo presente le enormi e intollerabili miserie di intere nazioni) e l’amore/solidarietà (che deve divenire l’attitudine politica fondamentale per costruire il bene comune universale) ".
Io sono un laico, un militante della sinistra che si ritrova in questi valori e che intende accomure gli sforzi quotidiani per la solidarietà ad una prospettiva che dia all'umanità pace e progesso.
E' con questi intendimenti che WelfareCremonaNews ha lanciato, da punto laico di osservazione ed impegno sociale , la raccolta delle adesioni alla " Marcia per la Pace"...
Dobbiamo essere in tanti, senza le nostre bandiere, ma con lo spirito di chi , condivide con altri, ideali comuni.
Aderite alla Marcia cliccando sul sito www.welfarecremona.it.
Cordialmente.
Gian Carlo Storti.
info@welafarecremona.it
in allegato il programma della marcia
 
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