15 Settembre, 2002
L’Ulivo: la devolution ci porterà nel caos
Il centrosinistra non fa sconti, il monito di Ciampi è considerato un incoraggiamento e il giudizio sulla devolution è ritagliato con l’accetta
L’Ulivo: la devolution ci porterà nel caos
Egidio Mosca da Il Mattino 03-12-2002
Il centrosinistra non fa sconti, il monito del Capo dello Stato è considerato un incoraggiamento e il giudizio sulla devolution è ritagliato con l’accetta...
Attacca Rutelli: «Non si capisce perchè il Governo si incaponisca sul tema della devoluzione, cioè qualcosa che è destinato a spaccare il Paese senza migliorare in nulla i servizi per i cittadini. La risposta è perché c'è un patto con Bossi senza il quale cade il Governo ma, con questo patto, cade l'Italia».
Incalza Fassino: «La devolution, così come è stata fin qui proposta dal Governo e portata all'esame del Parlamento in Senato, è un pasticcio che provocherà soltanto caos istituzionale e disagio ai cittadini».
Anche il segretario della Cgil, Guglielmo Epifani, reduce dal successo della manifestazione di Napoli (definita dal leader dei verdi Pecoraro «uno schiaffo a Bossi»), non fa sconti: «Esistono due Italie, e quella che sta peggio, quando l'economia va a velocità zero, sta ancora peggio.
Per questo, con l'applicazione della devolution, quest'ultima Italia starà, se possibile, ancora peggio. Perchè il federalismo in tutte le lingue del mondo vuol dire unire, ma qui si usa per dividere. E devoluzione significa trasferire i poteri dal centro alla periferia, ma se invece si vuol dividere i diritti fra Roma e Palermo è un'altra cosa. Se si hanno diritti differenziati non si ha un'Italia con tanti autogoverni, ma tante realtà con diversi diritti».
Sulla stessa lunghezza d’onda Aurelio Musi della Uil: «siamo pronti a scendere in campo contro questa devolution». Dal canto suo L'Udeur sollecita il centro sinistra a mobilitarsi contro la devolution, e invita i partiti dell'Ulivo «a presentare ordini del giorno in tutti i consigli regionali, provinciali e comunali. Per come è concepito - accusa l'Udeur in un comunicato - il progetto di Bossi è l'anticamera della secessione, un vero e proprio virus che va isolato e combattuto, messo in una boccetta con l'acqua del Po e rispedito al mittente per evitare che dalla Padania si diffonda e determini una pericolosa epidemia».
Per il capogruppo dei senatori Ds Gavino Angius la Casa delle Libertà ha l'idea di cambiare il provvedimento sulla devolution quando esso arriverà alla Camera: «C'è da pagare un prezzo politico alla Lega, non si può sostenere che la devolution è sinonimo di federalismo».
Per Angius, la maggioranza deve seguire «quello che gli dice Bossi, ma il Senato non è una incubatrice per gli esperimenti della Casa delle Libertà». Castagnetti, ospite di Vespa a Porta a Porta, si dichiara disposto al dialogo con la maggioranza, a patto però che ci siano modifiche sostanziali al disegno di legge.
 
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