15 Settembre, 2002
Stradibus: "servizio a chiamata" - il primo in Italia
Soddisfazione dell'assessore Fiorella Lazzari
341.200 euro per il trasporto "a chiamata"
SI PARTE CON Piadena
Soddisfatta l'Assessore Lazzari "E' il primo progetto extraurbano in Italia"
341.200,00 euro: è questo il finanziamento assegnato alla Provincia di Cremona dal parte della Regione Lombardia per realizzare un servizio a chiamata extraurbano.
E' il primo in Italia.
"Si chiama Stradibus. E' stato presentato solo lo scorso anno - dichiara con soddisfazione l'Assessore ai Trasporti, Fiorella Lazzari - ed è andato a buon fine. Anzitutto, siamo l'unica Provincia, tra tanti Comuni, ad aver partecipato a questo bando regionale che favorisce progetti per il miglioramento e lo sviluppo della mobilità sostenibile nel territorio lombardo. E' stata premiata, seconda su 60 progetti, l'idea, la fattibilità, l'economicità in rapporto al risultato. Adesso va realizzata la centrale operativa, che sarà probabilmente collocata a Cremona e facciamo partire, il prossimo anno, dopo un intenso battage pubblicitario, l'iniziativa su Piadena 1 e Piadena 2, in una fase successiva l'operazione sarà estesa sulle aree tra Pizzighettone, Soresina e Castelleone (in totale sono interessati 34 comuni)".
Da subito verrà messo in esercizio un servizio a chiamata extraurbano nella zona di Piadena 1 e Piadena 2 il cui bacino potenziale è di circa 6000 utenti. Sono coinvolti 17 comuni, tre dei quali mantovani. Il progetto prevede la risistemazione di 100 fermate esistenti e la localizzazione di ulteriori 50 fermate nuove in modo da offrire un servizio quanto più possibile diffuso sul territorio. Il servizio consentirà non solo il collegamento tra le diverse zone di Piadena, ma anche l'interconnessione con i maggiori poli di attrazione di traffico e con le linee di trasporto pubblico tradizionale. I mezzi utilizzati sono piccoli, trasportano non oltre 25 persone.
Funziona da 'personal bus' e non sostituisce l'autobus di linea. Il servizio di trasporto pubblico locale fa le sue corse nei tempi di maggiore affluenza, viene integrato da bus leggeri nelle fasce morbide della giornata.
"Con la liberalizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale - continua Lazzari -, abbiamo deciso di rivisitare completamente la rete esistente, formulando un'ipotesi progettuale che razionalizzasse l'offerta, eliminando sovrapposizioni e cercando di adeguare i programmi d'esercizio delle varie linee all'effettiva richiesta dell'utenza. Piadena rientra in un'area 'a bassa domanda di mobilità' e si presta all'introduzione di trasporti più flessibili. Il servizio è per tutti. Va incontro soprattutto ai bisogni di un'utenza socialmente più fragile, perché è accessibile, si prenota con una telefonata, è utile nel caso di necessità reiterate. Sono comprese nel giro le frazioni più piccole ed isolate. Il servizio verrà integrato con quello di altre forme di mobilità, soprattutto con le ferrovie".
"Pensiamo agli anziani che devono prendere il treno - conclude Lazzari -. Con una telefonata arrivano alla stazione più vicina. Oppure hanno un alternativa. Le ferrovie tagliano le corse o cambiano gli orari, con disagi per tutti. Il trasporto a chiamata può essere una risposta agile per ovviare, dove possibile, a questi limiti".
 
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