15 Settembre, 2002
Fondo Nazionale delle Politiche Sociali: in Lombardia taglio del 42%
PdCI: i comuni non potranno nemmeno spendere le risorse messe a bilancio
In questi giorni la tristissima vicenda della morte solitaria di un nostro
concittadino ha fatto passare inosservata una notizia che aggraverà in maniera
drammatica le condizioni di vita dei meno abbienti e le difficoltà dei comuni e
delle ASL ad assisterli. La giunta Formigoni ha deliberato il riparto in
Lombardia del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali, che viene assegnato a
comuni ed ASL per interventi e servizi di assistenza; bene, questo fondo che l’anno
scorso ammontava a 110 milioni di euro quest’anno è ridotto a 64 milioni di
euro: un taglio netto del 42% ! Una volta tanto non è una scelta della Giunta
Regionale, è una diretta conseguenza della Finanziaria, che dimezza il fondo
nazionale. Se a ciò si aggiunge che ai comuni, con le pesanti limitazioni alla
spesa corrente, verrà impedito di spendere le risorse che pure possiedono,
essendo in pareggio di bilancio, ci si vuole spiegare come si potrà intervenire
a favore di un numero sempre crescente di cittadini che, non essendosi accorti
del miracolo berlusconiano, precipitano nella povertà?
La Lega, che esprime il ministro del Welfare, perché invece di fare sterili
polemiche sui cittadini stranieri, non si è opposta al dimezzamento del Fondo
Sociale, che colpirà innanzitutto anziani e disabili lombardissimi e
cremonesissimi, visto che le priorità dei Piani di Zona lombardi e cremonesi
hanno riguardato appunto anziani e disabili e a loro hanno destinato le risorse?
La Regione Lombardia non aggiunge un euro di suo rispetto allo scorso anno, i
comuni non potranno nemmeno spendere le risorse messe a bilancio, qualcuno ci
spieghi cosa si potrà fare per venire incontro ai bisogni pesanti di tante
famiglie, se non mandare a casa il 9 aprile gli autori di questa Finanziaria che
salva i ricchi e taglia risorse ai poveri.
La segreteria del PdCI - Cremona
 
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