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15 Settembre, 2002
Immigrati tra accoglienza ed esplulsioni. di G.C. Storti
Il futuro è già con noi !!! Razzolando nel cortile alla ricerca di notizie sugli immigrati....


Immigrati tra accoglienza ed esplulsioni.
Il futuro è già con noi !!!
Razzolando nel cortile alla ricerca di notizie sugli immigrati....
1.) L'Europa chiude la porta agli immigrati
Adottate in molti Paesi misure restrittive contro gli stranieri.
Uno studio pubblicato da 'Le Figaro' mostra come negli ultimi mesi molti dei maggiori Paesi europei hanno approvato delle misure particolarmente restrittive nei confronti dell'immigrazione. Altri stanno invece studiando dei progetti per cercare di limitare il flusso migratori.
In Gran Bretagna è al vaglio degli esperti un piano di controllo elettronico delle frontiere e un sistema a punti per cercare di privilegiare gli immigrati considerati più 'utili'. Qualcosa di simile, segnala lo studio, è stato elaborato anche in Spagna, dove si pensa di dividere i permessi di soggiorno per settori economici, favorendo quelli più bisognosi di manodopera.
Ma il Paese più severo d'Europa contro gli immigrati è l'Olanda. Per entrare in Olanda si dovrà superare un test di lingua e cultura generale al telefono. L'esame si svolgerà in tutte le ambasciate e i consolati olandesi all'estero (costo circa 350 euro). Oltre a dover rispondere a domande come "Chi è Guglielmo d'Orange" e "Dove si trova il parlamento", i candidati dovranno dimostrare "le loro capacità di adattarsi alla vita olandese". La legge mira principalmente a frenare l'arrivo di immigrati dal Marocco e la Turchia. Dopo aver alzato nel 2004 a 21 anni l'età minima del congiunto che si vuol fare entrare nel Paese, adesso neanche gli immigrati che si trovano da lungo tempo nei Paesi Bassi sono al sicuro. Tutti i non-olandesi con meno di 65 anni che hanno sulle spalle meno di otto anni di studi saranno obbligati a seguire "corsi di integrazione".
"E' quello che vogliamo fare in Germania!", ha commentato - riporta Le Figaro - il ministro degli Interni tedesco Wolfgang Schauble definendo "esemplare" la politica della sua collega olandese. In Germania, dove circa l'8,9% della popolazione è composta da stranieri, è stata approvata una legge che limita fortemente l'ingresso dei lavoratori altamente qualificati, rende più complicato presentare una domanda di regolarizzazione e facilita le espulsioni.
Un altro Paese dove secondo lo studio l'accoglienza è piuttosto fredda, è certamente la Danimarca, e non solo per il clima. Qui la nazionalità si acquisisce solo dopo un test molto difficile di lingua e cultura generale e basta una condanna superiore a 18 mesi di carcere per perderla definitivamente. Alle coppie 'miste' viene chiesto di avere un alloggio, un reddito sufficiente e di depositare almeno 8.000 euro su un conto che rimane bloccato per sette anni. Indubbiamente, stima Le Figaro, il risultato di scoraggiare il flusso migratorio è stato raggiunto e il premier danese Anders Fogh Rasmussen può vantarsi di aver ridotto dell'80% il numero delle richieste di asilo e del 65% le domande di ricongiungimento familiare.
A conclusione, lo studio cita infine l'Austria, dove l'anno scorso è stato allungato il periodo necessario per chiedere asilo e sono state inasprite le pene per i matrimoni banchi, celebrati solo per ottenere la cittadinanza.

2.)In 5 anni immigrati raddoppiati
In cinque anni gli stranieri regolari e irregolari in Lombardia sono praticamente raddoppiati e, se gli arrivi proseguono a questo ritmo, nei prossimi tre anni si assisterà a un ulteriore raddoppio. È quanto afferma il rapporto annuale dell'Osservatorio regionale per l'integrazione e la multietnicità.
Secondo l'indagine, il primo gennaio 2001 la consistenza numerica degli stranieri in Lombardia provenienti da Paesi a forte pressione migratoria era stimata tra un minimo di 405 mila e un massimo di 435 mila unità. Oggi ci troviamo di fronte a una presenza stimata tra un minimo di 776 mila e un massimo di 813 mila unità. Primi sono i marocchini (94 mila), seguiti da 87 mila albanesi, che si confermano i due gruppi più numerosi. Crescono molto i romeni (66 mila), seguiti dagli egiziani (52 mila), dai filippini (41 mila), dai cinesi (40 mila), ecuadoriani (37 mila) e dai peruviani (34 mila). L'analisi dei dati demografici, nel corso di questo quinquennio, conferma che l'immigrazione continua a essere un fenomeno che riguarda in particolar modo le giovani generazioni, anche se si assiste a una crescita complessiva dell'età media della popolazione straniera presente, che si eleva da 31 anni nel 2001 a 34 anni nel 2005. Per quanto riguarda gli irregolari, i dati del 2005 mostrano il sensibile incremento di circa 20 mila unità rispetto al 2004. In Lombardia, gli immigrati privi di titolo di soggiorno sono fortemente accentrati in provincia di Milano (60-70 mila) e nei territori di Bergamo e Brescia, quasi 13 mila in ognuna delle due province.

3.) Diritto di voto agli immigrati
Il sindaco di Asti prof. Vittorio Voglino, recentemente, ha ricordato che il 7% dei 74 mila abitanti residenti ad Asti è straniero e che i giovani di altre nazionalità che frequentano la scuola sono ormai il 10%.
Lo stesso sindaco , proseguendo nella sua analisi, ha ribadito l'intenzione di estendere il voto anche agli stranieri, così motivandolo: "In uno Stato di diritto, alle persone immigrate che vivono regolarmente sul territorio, rispettano le regole della convivenza civile e i doveri della cittadinanza, un impegno del Comune per ampliare la sfera dei loro diritti di rappresentanza civico-politica si impone, senza se e senza ma... Non è per nulla superfluo ricordare che i cittadini stranieri contribuiscono ad accrescere la ricchezza del territorio con il loro lavoro, così come la loro presenza ha messo in moto un importante processo di integrazione socio-culturale grazie al quale si consolidano rapporti di solidarietà e amicizia, contribuendo ad affinare sensibilità, conoscenza reciproca, rispetto e tolleranza".

4.)Le code agli uffici postali e le proposte della Caritas.
Afferma la Caritas : "le code agli uffici postali degli immigrati continueranno ad esserci, se non ci saranno possibilità di quote adeguate alle esigenze dei diversi contesti territoriali, se le quote verranno considerate da molti un'occasione di sfruttamento e se non si porrà mano ad alcune modifiche normative. Con queste resse, continua il comunicato della Caritas, dimostrano di avere un grande desiderio di legalità e che vogliono uscire allo scoperto, sanando non poche situazioni di irregolarità".
La Caritas, ricordiamolo, aveva proposto di elevare le quote a 200mila immigrati, stagionali esclusi, in occasione di una vasta e fruttuosa consultazione sociale promossa dal ministero dell'Interno. Per il futuro propone di attuare procedure più agevoli e rispondere alle esigenze fondate di famiglie e di aziende. Potrebbero essere ritoccate altri parti normative, prevedendo ad esempio lavoratori stagionali anche per il servizio familiare o ripristinando il permesso per la ricerca del posto di lavoro . Altri accorgimenti per stemperare gli affollamenti potrebbero essere la divisione delle quote in due periodi diversi dell'anno e la previsione di quote aggiuntive. Occorre purtroppo constatare il ripetersi dell'esecrabile fenomeno dell'accaparramento dei moduli presso gli uffici postali: si è verificata una incetta organizzata dei kit, a scopo di lucro, che merita una condanna senza attenuanti.Non va infine dimenticato - conclude la nota - che le quote sono solo una parte della questione: bisogna pensare anche ad una efficace politica organica per le persone già presenti sul territorio e al riguardo servono la collaborazione e l'impegno di tutti.
E se qualcuno informasse Berlusconi..? Ma si sa che risponderebbe: la Caritas fa parte della rete " rossa" messa in piedi dai comunisti per negare il buon lavoro effettuato dal suo Governo.

5.) Duello in TV . Prodi, scandalo immigrati. Berlusconi, siamo orgogliosi.
Per Prodi le lunghe file di immigrati davanti agli uffici postali di tutta Italia ''sono uno scandalo''. Mentre per il premier la situazione clandestini ''e' assolutamente sotto controllo''. Anzi, il modo in cui l'Italia ha affrontato il problema ''e' un motivo di orgoglio'' visto che il nostro Paese ''e' quello che in Europa ha il numero piu' basso di immigrati''. Nel duello Tv il premier e il leader dell'Unione si scontrano anche su immigrati e clandestini. Il primo difendendo la Bossi-Fini. Il secondo sparando a zero su quella legge e ricordando le cose buone fatte dal suo governo e poi ''cancellate'' da quello del centrodestra. Il Cavaliere respinge le critiche al mittente dicendo che si ''stropiccia gli occhi e le orecchie'' di fronte a quello che sta sostenendo Prodi. Mentre quest'ultimo si chiede dove viva Berlusconi visto che lui le file davanti agli uffici postali non le vede. Per Prodi comunque servono ''riforme serie e profonde'' sull'immigrazione perche' gli imprenditori chiedono manodopera e servono regole e tutele precise.

storti@welfareitalia.it

** articolo pubblicato sabato 18 marzo sul settimanale " Il Piccolo ", giornale di Cremona e Provincia

 


       



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