15 Settembre, 2002 La crisi in Medio Oriente Rutelli: gli italiani uniti contro la guerra
La crisi in Medio Oriente
Rutelli: gli italiani uniti contro la guerra
“Gli italiani sono uniti nel criticare una guerra in Iraq”. Lo ha detto il presidente della Margherita, Francesco Rutelli, a margine di una iniziativa nel suo collegio.
“Il modo peggiore per affrontare il futuro - ha aggiunto Rutelli - è scatenare una guerra in Iraq i cui obiettivi sono molto poco chiari: si va per il petrolio, o per il controllo di una regione, per togliere le armi a Saddam. Se è così basterebbe dar spazio agli ispettori dell’Onu. Allora - ha proseguito - non c’è motivo per fare una guerra le cui conseguenze sarebbero gravissime e alle quali noi ci opponiamo”.
“Ora si tratta di prendere l’iniziativa - ha sottolineato Rutelli - non solo dire un no, che è molto fermo, ma anche proporre un’azione da parte dell’Europa, dell’Italia, dell’Onu perché al posto della guerra si possa aprire uno spazio di speranza che accolga le parole del Papa e di Kofi Annan”.
Sull’ipotesi che l’Ulivo organizzi un’assemblea dei suoi parlamentari sulla guerra, ha commentato: “È utile fare un’assemblea sul tema della pace... Si può fare... Sul tema della pace non c’è bisogno di fare particolari sondaggi o verifiche perché c’è un’intesa già scritta in una mozione parlamentare”.
“La guerra non avrà il nostro sostegno ma la nostra più netta contrapposizione”, ha detto poi Rutelli alla manifestazione nel suo collegio elettorale. “Se qualcuno pensa di cercare pretesti - ha aggiunto il leader dell'Ulivo - per fare una guerra che porterebbe più morte, più violenza, più terrorismo, ricordiamo a tutti che noi sappiamo qual' è la differenza tra essere amici ed essere sudditi degli Stati Uniti: non siamo dei sudditi e non intendiamo dare il nostro via libera a una operazione che riteniamo sbagliata”.