15 Settembre, 2002
FERMARE LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE
Il mondo sta guardando con ansia e qualche timida speranza alla missione del Segretario di Stato USA Powell in Israele e nei Territori Palestinesi. Ogni tentativo volto al raggiungimento del cessate il fuoco va messo in campo
FERMARE LA GUERRA IN MEDIO ORIENTE
“DUE POPOLI, DUE STATI”
Il mondo sta guardando con ansia e qualche timida speranza alla missione del Segretario di Stato USA Powell in Israele e nei Territori Palestinesi. Ogni tentativo volto al raggiungimento del cessate il fuoco va messo in campo. Di sicuro interesse è l’iniziativa che potrebbe essere assunta, sulla base dei recenti deliberati dell’ONU e del Parlamento Europeo, in piena collaborazione con Stati Uniti, Comunità Europea, Russia e Paesi Arabi.
Nonostante questi tentativi persiste l’intervento militare delle truppe di Israele nel territorio autonomo di Palestina, mentre il terrorismo di gruppi estremisti palestinesi ha colpito ancora a Gerusalemme. Ancora sangue innocente per impedire che si giunga al cessate il fuoco e si possa aprire uno spiraglio al dialogo.
Con ancora più determinazione è necessario chiedere al Presidente Sharon di interrompere immediatamente le operazioni militari contro le città palestinesi, che mostrano chiaramente di non accrescere in alcun modo la sicurezza di Israele. Con eguale determinazione si deve chiedere al Presidente Arafat di esprimere una chiara e inequivoca condanna del terrorismo ed un'azione più incisiva contro gli estremisti.
E' nostro dovere, in queste ore cruciali, far sentire il nostro supporto e la nostra solidarietà alle forze che nel campo palestinese e in quello israeliano si battono per fermare le violenze e tornare al negoziato. Occorre sconfiggere l'illusione che questo conflitto possa avere una soluzione militare. Alla violenza e al terrore è necessario contrapporre le ragioni della politica.
“Due stati, due popoli, due territori”, questa è la linea perseguita dall’Italia e dalla Comunità Europea, attraverso la quale viene individuata la necessità di garantire un processo di pace che salvaguardi il diritto alla sicurezza dello Stato d’Israele e il diritto alla Patria per il popolo palestinese.
In questo spirito e sulla base della presente piattaforma politica i partiti, i sindacati e le associazioni che si sono riuniti Lunedì 15 aprile 2002 su invito del Presidente della Provincia Gian Carlo Corada e del Sindaco di Cremona Paolo Bodini, decidono di aderire ad una comune iniziativa pubblica volta a dare voce alla volontà dei cremonesi di fermare la guerra.
Nella giornata di venerdì 19 aprile alle ore 18 la Provincia ed il Comune di Cremona organizzeranno un presidio unitario nei Giardini Pubblici di Piazza Roma, durante il quale saranno esposti i due gonfaloni e prenderanno la parola il Presidente Corada ed il Sindaco Bodini.
Alla manifestazione prenderanno parte le forze politiche, sindacali ed associazionistiche aderenti, ciascuna con una propria bandiera.
Il presente documento sarà inviato alle ambasciate di Israele e dell’Autorità Nazionale Palestinese in Italia, oltre che all’ONU ed al Parlamento Europeo, alla Presidenza della Camera dei Deputati, del Senato della Repubblica e del Governo italiano.
Cremona, 15 aprile 2002
Fino ad oggi hanno aderito all’iniziativa le seguenti organizzazioni cremonesi:
· A.C.L.I.
· Alleanza Democratica
· Alleanza Nazionale
· Azione Giovani
· C.C.D.
· C.G.I.L.
· C.I.S.L.
· Comitato per l’Ulivo
· Cremona Futura
· Democratici di Sinistra
· Forza Italia
· Italia dei Valori
· Margherita
· Partito dei Comunisti Italiani
· Sinistra Giovanile
· Socialisti Democratici Italiani
· U.G.L.
· U.I.L.
· Verdi
Ulteriori adesioni possono essere recapitate all’Ufficio di Presidenza della Provincia di Cremona con le seguenti modalità: tel. 0372/406311 – fax 0372/406315 – e-mail: respresidenza.provincia@rccr.cremona.it
 
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