15 Settembre, 2002
Biografia MARIO LODI nasce nel 1922 a Piadena (Cremona)
Da studente si ribella alle manifestazioni per la guerra organizzate dai fascisti: da quel "no" verrà la presadi coscienza che lo porterà poi,
Biografia MARIO LODI nasce nel 1922 a Piadena (Cremona) e
si diploma maestro all'Istituto magistrale di Cremona nel 1940.
Da studente si ribella alle
manifestazioni per la guerra organizzate dai fascisti: da quel "no"
verrà la presadi coscienza che lo porterà poi, dopo la guerra, all'impegno
pedagogico per una scuola nuova in una società democratica. Durante la guerra
subisce il carcere per motivi politici e nel 1945, dopo la Liberazione,
aderisce a Piadena alla sezione del Fronte della Gioventù e organizza le prime
attività libere: un giornale aperto a tutti, il teatro, le mostre
dell'artigianato locale, una scuola professionale gestita con docenti
volontari.
Nel 1948 è nominato maestro di
ruolo a S. Giovanni in Croce, dove scopre le capacità creative dei bambini e la
sua incapacità di maestro formato dall'Istituto magistrale a svilupparle e
organizzarle nel lavoro scolastico con una metodologia coerente. In quel tempo
viene in contatto con il Movimento di Cooperazione Educativa, un gruppo di
insegnanti di ogni livello che intendono adeguare l'insegnamento nella scuola
pubblica ai principi della Costituzione repubblicana.
Comincia un periodo di
esperienze, incontri, dibattiti, seminari che ogni anno, nel Convegno
Nazionale, si traducevano in una sintesi pedagogica. Nasceva così, con
l'introduzione critica nella scuola italiana delle tecniche del pedagogista
francese Celestin Freinet, un'impostazione pedagogica nuova e alternativa alla
scuola trasmissiva di nozioni: il testo libero, il calcolo vivente, le attività
espressive (pittura, teatro, danza, ecc.), la ricerca sul campo, la
corrispondenza interscolastica, la stampa a scuola, la scrittura individuale di
storie e di veri e propri libri (come Cipì).
Era un'impostazione che, insieme
a quella dei bambini, liberava e formava la cultura del maestro. Parallelamente
si dedica ad attività extrascolastiche, come la Biblioteca Popolare
della Cooperativa di Consumo nella quale introduce la tecnica della stampa e
pubblica i Quaderni di Piadena (documenti della ricerca sui vari problemi della
gente realizzati dagli stessi giovani soci). All'interno della Biblioteca
Popolare, nel 1957, si costituisce il Gruppo Padano per la ricerca dei
documenti dell'espressività popolare in ogni sua forma tra i quali i canti
popolari e i burattini. Il Gruppo Padano parteciperà poi a spettacoli a livello
nazionale come "Bella Ciao" di Crivelli (presentato al festival di
Spoleto nel 1967) e "Ci ragiono e canto" di Dario Fo.
Nel 1956 ottiene il trasferimento
alla scuola elementare di Vho di Piadena, suo paese natale. Qui, in ventidue
anni di insegnamento, realizza molti libri: alcuni, scritti insieme ai suoi
alunni, di fiabe e racconti (Bandiera, Cipì, La mongolfiera, ecc.), altri che
documentano le sue esperienze pedagogiche: C'è speranza se questo accade al Vho
(1963), Il paese sbagliato (Premio Viareggio 1971), Cominciare dal bambino
(1977) e La scuola e i diritti del bambino (1983). Tutti pubblicati da Einaudi.
Dal 1970, per dieci anni, dirige il gruppo di ricerca della Biblioteca di Lavoro
che produce 127 libretti di letture, guide e documenti pubblicati da Manzuoli
Editore.
Nel 1978 va in pensione e inizia
altre attività nel campo educativo. Per tre anni dirige a Piadena la Scuola
della Creatività nell'ambito di un progetto della Regione in cui i bambini dai
3 ai 14 anni e gli adulti sperimentano le più diverse tecniche creative. Nel
1980, con un'indagine sul territorio nazionale, raccoglie e classifica 5.000
fiabe inventate dai bambini, documentando così che la creatività infantile nonostante
l'avvento della TV è ancora viva se i bambini si trovano nelle condizioni di
esercitarla e svilupparla.
Sulla spinta di questa indagine
nasce nel 1983 A&B, un giornale interamente scritto e illustrato dai
bambini in quanto cittadini che hanno il diritto costituzionale di esprimersi e
di comunicare. Dal 1988 A&B diventa Il giornale dei bambini, pubblicato
dalle Edizioni Sonda. Nel 1988, su richiesta di vari Comuni, insieme al gruppo
redazionale di A&B riscrive la Costituzione Italiana
in forma adatta ai bambini (Edizioni Marietti - Manzuoli). Nello stesso anno in
Piadena costituisce il Gruppo artisti piadenesi, con il fine di valorizzare le
capacità creative di giovani e anziani nei vari campi per mezzo di mostre e
pubblicazioni. Nel gennaio del 1989 riceve dall'Università di Bologna la Laurea
honoris causa in Pedagogia.
Nel novembre 1989 gli viene
assegnato il Premio Internazionale LEGO, che viene conferito a
"personalità ed enti che abbiano dato un contributo eccezionale al
miglioramento della qualità di vita dei bambini". Con i proventi del
premio fonda in una cascina a Drizzona, vicino a Piadena, dove Lodi si
trasferisce, la Casa delle Arti e del Gioco, della cui cooperativa è
presidente: un laboratorio dove si sperimentano, con la guida di esperti, tutti
i linguaggi dell'uomo. Nella stessa sede sorge un Centro di Studi e Ricerche
sulla cultura del bambino e una Pinacoteca dell'età evolutiva.
Nel 1992 viene realizzata, in
collaborazione con la
Galleria Gottardo di Lugano, la mostra L'arte del bambino,
esposta in numerose città, che dimostra quali alti livelli espressivi può
raggiungere il linguaggio grafico autonomo. Dai primi scarabocchi fino alla
scoperta dell'astrattismo, le opere raccolte sono documenti della cultura del
bambino spesso ignorate o distrutte dagli adulti. Negli anni successivi la Casa
delle Arti e del Gioco pubblica 67 libretti di racconti, favole, poesie di
bambini elaborati con il computer che esprimono atteggiamenti e sentimenti
positivi come la collaborazione, il rispetto per la natura e per l'uomo, la felicità. Una serie
è dedicata a racconti e leggende di bambini extracomunitari.
Dal 1994 affronta il problema
sociale dell'influenza negativa della televisione sui giovani, prima con il
romanzo La TV a capotavola e poi con la campagna Una firma per cambiare la TV (oltre
550.000 firme raccolte e consegnate, tramite il Ministero della P.I,. al Capo
dello Stato) . In seguito alla raccolta di firme nasce il libro edito da Franco
Angeli Cara TV con te non ci sto più, scritto in collaborazione con il dottor
Alberto Pellai e con la psicologa Vera Slepoj. Pubblica con La Casa delle
Arti e del Gioco Alberi del mio paese (1992) e Rifiuti. La lezione della natura
(1996): due libri guida, scritti in collaborazione con G. Maviglia e A. Pallotti,
che sono una sintesi operativa di due corsi e uno strumento per l'educazione
ambientale, per promuovere una cultura del comportamento responsabile.
Dal 1995, per conto
dell'EDITORIALE SCIENZA, dirige la collana Laboratorio
Minimo che ha edito diversi testi guida per i ragazzi e gli
educatori che intendono introdurre nella pratica scolastica l'atteggiamento
scientifico. Nel 1998 cura, insieme alla figlia Cosetta, una nuova mostra di
pitture di bambini dal titolo Alberi ed il relativo catalogo (Briciole di neve
Editore). In collegamento alla mostra conduce i laboratori di educazione
ambientale per i bambini e per gli operatori scolastici. Uno degli strumenti
utilizzati è il libro-bianco Io e la natura (1999), che invita i bambini dai
tre anni in su, con la guida di maestri, genitori e nonni, ad osservare
direttamente l'ambiente naturale più vicino, conoscere il nome e il
comportamento degli esseri viventi e disegnarli sulle pagine bianche del libro.
Si vogliono così gettare le fondamenta di una cultura ambientale e aiutare i
bambini a staccare lo sguardo passivo dal televisore.
Una delle attività della Casa
della Arti e del Gioco, è la ricerca sui linguaggi multimediali, con un gruppo
di lavoro di cui Mario Lodi è animatore, che si propone l'individuazione di
opere di qualità, la loro presentazione critica nelle scuole e l'uso della
telecamera da parte dei bambini per realizzare films. Attualmente con una
scelta radicale ha abbandonato la televisione, di cui critica la bassa qualità
determinata dalla logica dell'auditel, per circondarsi invece di persone vive,
creative, che pensano e coltivano interessi culturali. Sta documentando questo
mondo reale, contrapposto al mondo virtuale televisivo, in forma di diario .
Da alcuni anni, inoltre, Mario
Lodi tiene, con bambini delle scuole elementari, medie e con allievi
dell'Istituto Magistrale, corrispondenze scritte che, dal settembre 1999, sono
pubblicate nella rivista "La Vita Scolastica"(Giunti). Nel 1999, in collaborazione
con Editoriale Scienza e il Centro Gioco Natura Creatività "La
lucertola" di Ravenna ha realizzato, con la consulenza di G: Maviglia, la
mostra itinerante "La scienza in altalena". Si tratta di una mostra
di giocattoli "scientifici" costruiti dai bambini elaborando leggi
fisiche. Nel giugno 1999 ha
pubblicato il nuovo libro "I bambini della cascina" (Marsilio
editore), Premio Penne 1999: è la rievocazione della vita dei bambini e delle
loro famiglie in una grande cascina padana, dal 1926 fino allo scoppio della
guerra mondiale. Nell'ottobre 1999
a Cremona si inaugura il "Museo della città
sotto-sopra" realizzato dalla Azienda Energetica Municipale e dal Comune
di cui Mario Lodi con G. Maviglia ha curato il progetto didattico.
Nel giugno 2000 viene nominato
dal Ministro della Pubblica Istruzione Tullio De Mauro membro della Commissione
ministeriale per il riordino dei cicli scolastici.
Nel settembre 2000, cura, in
collaborazione con la
figlia Cosetta, la nuova mostra di pittura infantile “I
ritratti dei bambini” che viene esposta per la prima volta dal FAI presso la Villa Porta Bozzolo
a Casalzuigno (VA).
Nel novembre 2000 viene edito il
libro “La città sottosopra”, edizioni AEM per il sistema museale di Cremona.
Dal 29 dicembre 2000 cura la rubrica quotidiana “Il giornale dei bambini” del
quotidiano “La Cronaca” di Cremona: una pagina di letture e opere d’arte.
Nel maggio del 2001 è stato
nominato dal Ministero della Pubblica Istruzione membro del consiglio di
amministrazione dell'I.N.D.I.R.E. (ex Biblioteca Didattico Pedagogica) che si
occupa della documentazione di esperienze realizzate nella scuola italiana, di
aggiornamento dei docenti, ricerca e valutazione dei progetti.
Nel novembre 2001 comincia
l'esperienza dello scambio di scritti autobiografici con bambini che saranno
raccolti in volume di prossima pubblicazione.In collaborazione con il portale
Popolis cura la rubrica "Il maestro risponde", corrispondenza con i
bambini sui vari problemi del nostro tempo.
Il 26 febbraio 2002 è pubblicato
da Einuadi il nuovo libro "A TV spenta. Diario del ritorno" nel quale
sono ripresi i motivi della critica alla televisione iniziata con la petizione
"Una firma per cambiare la TV" (1994).Insieme al giovane ricercatore
Yuri Meda ha prodotto una ricerca sul rapporto tra il potere fascista e la
stampa per l'infanzia dal titolo "Il Corriere dei Piccoli va alla
guerra" che si propone anche come ricerca sulla formazione dei bambini
attraverso i media oggi e che diventerà una mostra.
Nell’ottobre del 2004 pubblicato
da Giunti esce "Il drago del vulcano e altre storie" libro di favole
per bambini.
Nel novembre del 2004 in occasione della
inaugurazione della galleria di Arte Moderna di Genova Nervi Maschietto editore
ha pubblicato "Il castagno" favola di Mario Lodi con illustrazioni di
Alfredo Gioventù dedicato al dipinto di Antonio Discovolo.
Nel 2004 viene insignito dal
Presidente della Repubblica Ciampi della onoreficenza di Cavaliere di Gran
Croce dell'ordine al Merito della Repubblica, in considerazione delle
eccellenze conseguite nel campo culturale e pedagogico.
Nel novembre 2005 pubblicato da
“La meridiana edizioni” esce il libro “Favole di pace” , una raccolta di favole
per bambini.
Nel marzo 2006 a Mario Lodi viene
assegnato il Premio Unicef 2005 Dalla parte dei bambini “per aver dedicato
tutta la sua vita ai diritti dei bambini perché avessero la migliore scuola
possibile e per aver realizzato la
“Casa delle Arti e del Gioco” attraverso la quale continua a
promuovere e a valorizzare la formazione degli insegnanti e le potenzialità
espressive dei bambini.
Nel maggio 2006 ha ricevuto il premio
DIOMEDEA della Biblioteca provinciale di Foggia e del Centro Studi Diomede di
Castellucchio dei Sauri.Continua a tutt'oggi il suo impegno di studio e ricerca
presso la "Casa
delle Arti e del Gioco" e partecipa ad attività di vario tipo: seminari,
convegni e conferenze, incontri con le scuole, ecc. Cura, inoltre, gli
editoriali del proprio sito web: www.mariolodi.it”
Fonte:www.mariolodi.it
Cr 6 agosto 2006
 
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