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15 Settembre, 2002
Emma Bonino: i cittadini sono pronti alle riforme, la classe politica no
Intervista a tutto campo ad Emma Bonino: il Partito radicale Transnazionale e le sue proposte per superare le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale

Emma Bonino: i cittadini sono pronti alle riforme, la classe politica no (www.informagay.it)

Intervista a tutto campo ad Emma Bonino: il Partito radicale Transnazionale e le sue proposte per superare le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale
di Piero Pirotto da radicali.it

In Europa ogni mese qualcosa si muove per il riconoscimento di diritti (unioni civili, matrimonio, adozioni, leggi antidiscriminatorie) in favore delle persone omosessuali e transessuali. In Italia siamo ancora praticamente al palo. Quale è secondo te la ragione principale?

La mia convinzione é che l'Italia sconti una arretratezza fondamentale: quella della sua classe dirigente. Non é tanto un problema dei cittadini, che conoscono gli omosessuali e l'omosessualità per esperienza personale diretta o indiretta. A questa conoscenza, e anche prontezza dei cittadini nel riconoscere diritti specifici alle persone omosessuali, si oppone la chiusura di una classe dirigente conservatrice, bigotta, influenzabile e influenzata dalle gerarchie vaticane, che si oppone ad ogni progresso che porti l'Italia sulla strada percorsa da tanti Stati europei. Questo è valso in passato per divorzio e aborto, ed è oggi valido per la gran parte delle riforme libertarie, dalla fecondazione assistita all'eutanasia: anche i sondaggi dimostrano che i cittadini sarebbero pronti a riforme radicali. Ma la classe politica italiana sembra confondere gli elettori con i fedeli, e lo Stato laico con il Vaticano.

Abbiamo visto, letto e promosso l'appello del Partito Radicale Transnazionale per una petizione in favore della libera circolazione e del mutuo riconoscimento anche delle coppie omosessuali all'interno dell'Unione Europea. Come sta andando la raccolta di firme? Perché, secondo te, sembrate gli unici a preoccuparvi globalmente dei diritti anche in seno all'Unione Europea, con l'eccezione di pochi altri partiti del nostro continente?

Innanzitutto tengo a ringraziarti per avere promosso l'iniziativa. Abbiamo lanciato la petizione - che invito i lettori a firmare al sito www.radicalparty.org - perché nella proposta di direttiva sulla libera circolazione dei cittadini sulla quale il Parlamento Europeo si è consultato c'é la possibilità di inserire il principio del mutuo riconoscimento delle coppie dello stesso sesso. Questo significa che i diritti ed i doveri delle coppie dello stesso sesso sposate o unite civilmente in uno Stato devono essere riconosciuti in tutti gli Stati dell'UE. Abbiamo depositato emendamenti assieme a colleghi liberali, socialisti, verdi e comunisti al PE che inseriscono questo preciso principio nella direttiva, e il voto in commissione avrà luogo in gennaio, prima di passare in plenaria a febbraio per la prima lettura. Mi chiedevi del nostro impegno per i diritti e le libertà. Penso che la specificità radicale sia la netta percezione della necessità e dell'urgenza dell'affermazione della libertà individuale e della democrazia, in Italia, in Europa e nel mondo, e la corrispondente azione politica nonviolenta e militante volta a raggiungere tali obiettivi. La libertà sessuale e il diritto ad esprimere e vivere la propria sessualità liberamente sono sempre stati uno dei cardini della nostra azione politica: aborto, divorzio, diritti della donna, diritti delle persone omosessuali, ma anche ad esempio abolizione delle mutilazioni genitali femminili - campagna sulla quale siamo oggi particolarmente impegnati - sono tutti elementi della stessa lotta liberale per la libertà individuale. Per fortuna non siamo soli in questo, come dimostra il fatto che sono sempre più numerosi gli Stati europei che legalizzano i matrimoni delle persone dello stesso sesso. A livello europeo abbiamo pensato di lanciare l'appello-petizione per potere portare fuori delle aule parlamentari il dibattito su mutuo riconoscimento delle coppie gay, che se approvato sarebbe un incentivo anche per gli Stati che non riconoscono le coppie gay a farlo. Anche ILGA-Europe ha sostenuto e pubblicizzato l'iniziativa, con nostra grande soddisfazione. Le firme raccolte ad ora sono più di 600; serve uno sforzo aggiuntivo per arrivare almeno a mille prima di gennaio, quando il rapporto Santini sarà votato.

Nella storia del Partito Radicale c'è la battaglia di rivendicazione femminista (divorzio, aborto, ecc.) ma poi anche quella per i diritti degli omosessuali portata a avanti insieme all'ex Fuori! Recentemente avete raccolto le firme per una proposta di legge popolare sul matrimonio gay e proposto il rilancio della battaglia sulle "libertà sessuali". Sembra che sia una proposta più ampia di quella del riconoscimento delle coppie di fatto…

Infatti ha due volani: da una parte propone di aprire il matrimonio civile alle persone dello stesso sesso, adozione inclusa. Dall'altra di introdurre un nuovo istituto assimilabile al PACS francese nell'ordinamento italiano, permettendo un contratto di vita comune e solidarietà "leggero" a persone dello stesso sesso o di sesso diverso. In questo senso offre ai cittadini un ampio ventaglio di libertà e di possibilità, con diritti e doveri diversi a seconda del livello di responsabilità e di mutua solidarietà che si vuole assumere. E in tal modo si neutralizza l'ordinamento giuridico italiano rispetto al dato sessuale, ridando centralità all'individuo, alla sua libertà ed alla sua responsabilità.

Quest'anno al Pride di Milano c'è stato un episodio di aggressione nei vostri confronti perché portavate una bandiera israeliana, ma già nel 2000 al World Pride di Roma (dove eravate presenti a chiudere il corteo assieme all'ex Fuori!) il discorso dal palco del vostro rappresentante venne fischiato… Qual è oggi il rapporto con il movimento gay, lesbico e transessuale italiano?

Di Roma ricordo il grande successo della manifestazione, alla quale hanno partecipato i 7 deputati Radicali al Parlamento europeo, assieme ai militanti radicali di tutta Italia. Ricordo anche le pressioni del Vaticano per fare fallire la manifestazione, e la revoca del patrocinio del Comune di Roma ad opera dell'allora sindaco Rutelli, azioni alle quali ci siamo opposti anche presentando interrogazioni al PE. Gli episodi ai quali ti riferisci non sono a mio parere da collegare tanto al movimento GLBT o alla campagna per i diritti delle persone omosessuali. Sono stati episodi tristi ad opera di alcuni individui o gruppuscoli di persone. Il nostro impegno non é mai venuto meno sulla libertà sessuale, e non era questo che ci veniva contestato, ma altre posizioni politiche radicali, su Israele o sulla riforma del mercato del lavoro, che poco avevano a che fare con l'oggetto delle manifestazioni. Sono tante le persone omosessuali iscritte al movimento radicale, e viceversa sono tanti i radicali che militano nei movimenti omosessuali. E l'impegno radicale sulla libertà sessuale non è assolutamente venuto meno.

La Chiesa prosegue nella sua politica di ingerenza sulle istituzioni. Pensi che questo sia il solo motivo per cui in Italia non è ancora stata approvata alcuna norma di diritto positivo di riconoscimento delle coppie di fatto (etero e omosessuali)?

Penso che le gerarchie vaticane siano libere di esprimere la propria opinione, che può essere diversa da quella della Chiesa, della comunità cattolica. Da laica, non le condivido perché mi interessa l'espansione degli spazi di libertà individuale, e anche sessuale. Noto che le posizioni vaticane non sono ispirate a tolleranza ed amore, e anche che altre Chiese hanno opinioni più aperte. Detto questo, trovo aberrante che la classe politica italiana sia impregnata di clericalismo e non onori i principi laici e liberali di separazione tra Stato e Chiesa, rimanendo invece nell'ombra oscura del Concordato e del Vaticano. È alla classe politica italiana che imputo però la responsabilità principale.

Secondo te è pensabile fare un referendum abrogativo per cancellare tutte le norme che consentono il matrimonio solo alle coppie eterosessuali? In fondo, il tanto richiamato art. 29 della Costituzione parla di famiglia, ma non specifica che debba essere costituita due persone di sesso diverso… E se fosse possibile, non credi che un solo referendum su un tema di “diritto civile” potrebbe far ritrovare lo spirito dei grandi referendum ideali, quelli in cui ci si doveva schierare da una parte o dall'altra?

Il Codice civile parla di “marito e moglie”, e la proposta di legge radicale propone di sostituirle con parole neutrali, in modo da appunto “neutralizzare” l’ordinamento giuridico relativo al matrimonio rispetto al sesso delle persone. Detto questo, servirebbero anche norme accessorie, come spiegavo ad esempio l'introduzione di norme simili al PACS francese. L'ipotesi del referendum é comunque da verificare, giuridicamente ma soprattutto nella sua fattibilità: servono soldi, persone, tavoli. A parte noi Radicali, chi ci sta?

Sono note le tue (e vostre) posizioni a favore della globalizzazione, dei diritti ma anche in campo economico. Puoi spiegarci perché? Tenendo presente che una parte del movimento glbt italiano si sta avvicinando al movimento no-global. Cosa ne pensi di questo?

Il titolo dell'ultimo congresso del Partito Radicale Transnazionale è stato “Globalizzare la democrazia e la libertà - popoli oppressi del mondo unitevi”, e questo perché a nostro parere il processo di globalizzazione economica deve essere accompagnato da un parallelo sviluppo della democrazia e della libertà. Per fare questo, stiamo lavorando a 360 gradi per dare impulso alle organizzazioni ed istituzioni che si occupano di diritti umani per arrivare a meccanismi vincolanti per gli Stati ed a tutela dei loro cittadini, a livello giuridico e giudiziario internazionale. La globalizzazione economica è un fenomeno naturale in un mondo fatto di trasporti, di comunicazioni, di dipendenze che sono globali, e deve essere accompagnato da alcune riforme: le attuali politiche protezionistiche europee, ma anche americane e dei paesi sviluppati, devono essere abbattute permettendo la crescita degli scambi coi paesi più poveri e quindi il loro sviluppo. Al contempo bisogna lottare contro la fame nel mondo e aumentare ma anche meglio utilizzare i fondi per l'aiuto allo sviluppo. Una delle istituzioni internazionali che lavorano a tale scopo è l’Organizzazione Mondiale del Commercio. I No-Global se la prendono con l'OMC e con le multinazionali, senza avanzare proposte concrete sull'economia, sul commercio, ma neppure sui diritti, le libertà, la democrazia. Per questo tra noi che abbiamo individuato un obiettivo – l’Organizzazione Mondiale delle Democrazie – e ci stiamo lavorando, e loro che hanno trovato nemici da combattere e manifestazioni rituali da fare contro il sistema, c'è poco in comune.

L'attuale maggioranza di governo ha espresso opinioni forti negli ultimi tempi su temi che sono collegati a un'idea confessionale delle istituzioni e dello Stato. Per esempio sul crocifisso nelle scuole, oppure sulla proposta di castità negli opuscoli contro l'aids, a cui si aggiungono le posizioni leghiste contro l'Europa che approva i gay. La stessa maggioranza mi pare che venga da voi accusata di non essere veramente liberista, in termini di gestione dell'economia, per esempio per non aver proseguito le privatizzazioni. Non credi che i soli temi economici, senza riferimenti ai valori a cui vi richiamate (laicità, libertarismo) siano insufficienti per avvicinarvi a posizioni così retrive?

E infatti non c'è nessun "avvicinamento". Non facciamo parte né del governo, né della maggioranza, e come dici tu siamo aspri critici dell'operato del governo e della maggioranza del centro-destra sui temi economici come su quelli libertari. Il PRT ha un progetto, l'Organizzazione Mondiale delle Democrazie, sul quale cerchiamo sostegni da parte dei governi di tutto il mondo - e quindi anche del governo italiano - e su questo siamo lavorando.

Purtroppo ci sono ancora molti paesi in cui l'omosessualità e la transessualità sono perseguite. Come pensi che potrebbe organizzarsi un movimento transnazionale su questo tema? Ti viene in mente qualche iniziativa da proporre al movimento gay, lesbico e transessuale?

È necessario organizzare campagne di mobilitazione internazionale per fare pressione sui governi che violano i diritti umani, tra cui quelli delle persone omosessuali. Un esempio é il caso "Queen Boat" in Egitto: in quell'occasione la pressione internazionale è stata molto efficace, sia a livello di ONU, che di UE come pure nella società civile. Noi Radicali abbiamo raccolto le firme di 140 deputati europei su una petizione al Presidente Mubarak per la liberazione delle persone imprigionate, firme che abbiamo consegnato all'Ambasciatore Egiziano in un incontro pubblico al PE. E questa mobilitazione internazionale ha portato buoni frutti, in particolare la revisione della decisione di condanna di buona parte degli arrestati.

Le persone transessuali in Italia per il cambiamento di genere devono ancora seguire una trafila medica infinita superando difficoltà che, come in molti altri ambiti, toccano tutto il sistema sanitario nazionale. La legge sulla transizione di genere è stata all'epoca una delle più grandi battagli civili in questo paese. Ora, confrontata con quelle di altri Paesi europei, sembra davvero un po' arcaica. È arrivato il momento di proporre dei cambiamenti secondo te? Se sì, quali?

Durante il Congresso del PRT a Tirana abbiamo ascoltato un intervento di una militante radicale che si concentrava proprio su questo problema, in particolare sulla necessità di riconoscere il cambiamento di nome fin dalle prime fasi della transizione di genere. Noi Radicali siamo naturalmente a favore di una riforma che ci porti sui migliori standard internazionali, garantendo sia dal punto di vista sanitario che dei diritti civili le persone che cambiano genere.

All'interno del movimento gay, lesbico e transessuale c'è chi sostiene che per ottenere risultati sia necessario eleggere persone omosessuali o transessuali negli organi legislativi del nostro Paese. Pensi possa essere una soluzione? Se sì, all'interno del tuo partito avete preso iniziative in tal senso?

Una persona che "vive" una determinata situazione può essere più consapevole delle riforme necessarie, e in questo senso è auspicabile che un "gruppo sociale" come quello GLTB abbia una rappresentanza adeguata in Parlamento. Detto questo, per fare le riforme servono la maggioranza degli eletti in Parlamento, o la maggioranza dei cittadini nei referendum, e poco possono fare uno, due o più eletti omosessuali in Parlamento, se i partiti non prendono impegni di fronte agli elettori per affermare i diritti degli omosessuali. Noi Radicali candidiamo i militanti radicali in occasione delle elezioni, e il loro sesso o orientamento sessuale ci è indifferente. Detto questo, sono stati veramente tanti nella storia del PR i militanti radicali omosessuali o trans candidati nelle liste radicali, da Angelo Pezzana in poi…

La nuova legge sull'inseminazione artificiale sembra al movimento omosessuale italiano il primo esempio da decenni di una legge esplicitamente discriminatoria verso le donne lesbiche. Secondo la maggior parte delle associazioni omosessuali questo provocherà un migrazione verso cliniche estere delle donne lesbiche che hanno potere economico sufficiente, costringendo altre donne lesbiche non abbienti a cercare soluzioni per soddisfare il proprio desiderio di maternità che rischiano anche di mettere in pericolo la loro salute. È impensabile rivedere questa legge? È ancora lontano il tempo in cui una morale dominante possa non costringere le altre in questo Paese? Che cosa ne pensi?

La legge sulla fecondazione artificiale è letteralmente un mostro da tutti i punti di vista. È proibizionista ed oscurantista, discriminatoria e repressiva, anti-scientifica e contraria alla civiltà giuridica. Crea i fenomeni di cui parlavi di "migrazione riproduttiva", oltre a costringere le donne a ripetuti e dolorosi tentativi di inseminazione. Proibisce inoltre l'utilizzo delle cellule staminali embrionali, essenziali per la ricerca scientifica sulle malattie genetiche come cancro, sclerosi laterale amiotrofica, fibrosi cistica, diabete. La legge si è per ora apparentemente arenata, ma anche per condurre la campagna per la ricerca scientifica (che si svolge a livello internazionale) abbiamo creato qualche giorno fa l'Associazione radicale Luca Coscioni. Il problema è proprio quello che segnali: manca nella classe dirigente italiana la consapevolezza liberale di scindere la propria visione morale o religiosa da quella dello Stato, che deve essere laico e creare spazi di esercizio della libertà e responsabilità individuale.

Torniamo all'Europa. I paesi in pre-adesione per entrare nel 2004 hanno dovuto adeguare la loro legislazione al Trattato di Amsterdam (in particolare all.art.13) ed eliminare ogni discriminazione, comprese quelle basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere. I paesi che già fanno parte dell'Unione hanno ratificato il Trattato, ma in Italia nessuna legge anti-discriminatoria ha previsto di inserire l'orientamento sessuale come causa di discriminazione da combattere. Secondo te non siamo inadempienti rispetto agli impegni presi? Con l'ottica di chi segue i lavori da Bruxelles, come secondo te si può modificare questa situazione?

Allora: l'articolo 13 del Trattato di Amsterdam dice che il Consiglio (ovvero i Ministri degli Stati membri), decidendo all'unanimità, possono prendere misure volte all'eliminazione delle discriminazioni, comprese quelle basate sull'orientamento sessuale. Ad oggi, nessuna misura specifica è stata proposta o approvata dalle istituzioni europee, sebbene richiesta a più riprese dal PE. L'adozione di misure antidiscriminazione sull'orientamento sessuale rimane quindi nelle mani degli Stati membri, e non penso che l'attuale governo in Italia pensi di prendere tali misure, come d'altra parte non lo ha fatto il governo di centro-sinistra nella scorsa legislatura. E' una decisione politica l'adottare queste misure, e per ottenere un risultato serve una campagna politica, a livello nazionale ed europeo.

Negli anni '70 il FUORI! aveva fatto stampare una spilla tonda bianca e rossa con scritto sopra “Io sono omosessuale! E tu?”: ne abbiamo ancora qualche esemplare ed ogni tanto ci piace metterle… Tu cosa risponderesti?

Beh, ricordo quelle spille, e la campagna del FUORI! Era concentrata proprio sulla necessità per gli omosessuali di uscire allo scoperto, conquistando anche attraverso il coraggio del "coming out" e la visibilità quella dignità che era spesso negata, ed invitando gli altri a fare lo stesso. Oggi il problema è a mio parere cambiato: obiettivo del movimento omosessuale è quello di conquistare nuovi diritti, come quello al matrimonio delle persone dello stesso sesso, e di coinvolgere anche gli "etero" per ottenere questi risultati.

Per concludere, una curiosità ed un chiarimento. Cosa è successo veramente quando il Partito Radicale Transnazionale è stato accusato di pedofilia da parte di Putin in sede ONU? Come si è conclusa la vicenda?

Il PRT è stato accusato dai rappresentanti russi all'ONU e da un gruppo di altri Stati a poco dire scarsamente rispettosi dei diritti umani e delle libertà fondamentali dei loro cittadini, di gravissimi crimini quali pedofilia, traffico di droga, e altre fantomatiche attività criminose. In realtà l'obiettivo patente era quello di fare fuori i Radicali dall'ONU, dove usiamo il nostro seggio di ONG di prima categoria all'ECOSOC per denunciare le violazioni dei diritti umani in Cecenia, in Tibet, in Vietnam, in Laos. Allo stesso tempo, veniva drammaticamente ucciso Antonio Russo, inviato di Radio Radicale che seguiva da vicino la questione Cecena. A seguito di un voto all'ONU, nel corso del quale una maggioranza di Stati guidati dagli Stati democratici ha respinto la richiesta di espulsione del PRT dalle Nazioni Unite, abbiamo potuto conservare la nostra posizione, ma oggi siamo di nuovo sotto processo a causa di nuove accuse, questa volta del Vietnam! Insomma, per i difensori dei diritti umani gli ostacoli non mancano. Serve molto coraggio, e penso che noi Radicali abbiamo dimostrato di averne...

 


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