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15 Settembre, 2002
L'imbecille va in guerra felice
di Mark Morford dal 'San Francisco Gate' del 10 Gennaio 2003 (traduzione Camilla Francese)

L'imbecille va in guerra felice

di Mark Morford dal 'San Francisco Gate' del 10 Gennaio 2003 (traduzione Camilla Francese)

Un impegno militare americano di dimensioni eccezionali, un nemico inutile e nessuno sembra sapere perchè.
Questa non èuna guerra, in Iraq non sarà una guerra, riusciamo a capirlo? così non sembrerebbe. Questo è uno scontro tra lobbies di potere che si uccidono l’una con l’altra per il petrolio ed il denaro. Si certo che è così!
Cerchiamo di essere perfettamente chiari. Non si può fare una guerra quando il cosiddetto nemico non ha fatto nulla per provocarti e non rappresenta nessun tipo di minaccia per la sicurezza del tuo paese, non ha forze armate degne di questo nome e non ha persino la possibilità di mettere un petardo vicino alle tue invincibili macchine di morte. Le sue uniche armi sono alcune testate a corto raggio arrugginite ed agenti biochimici che gli abbiamo venduto 20 anni fa, e che abbiamo continuato a vendergli nonostante sapessimo che ci gassava la sua stessa gente.
Non si può fare una guerra se non c’è nessuno contro cui combattere, quando si tratterà solo di un immenso esercizio di bombardamento da parte degli Stati Uniti , come in Afghanistan non soffriremo perdite americane (se non quelli che uccideremo noi stessi) bombardiamo e bombardiamo, uccidiamo ed uccidiamo, e chi se ne frega.
Diamo un’occhiata in dettaglio. La preparazione alla guerra all’Iraq è la più grande da decenni. secondo il generale McInerney la guerra in Iraq sarà la più imponente campagna aerea di precisione della storia, perché? Bene, perché possiamo. Perché vogliamo annichilire ogni cosa nella maniera più veloce e senza regole possibile, semplicemente perché più a lungo dura questa guerra più diventa costosa ed ovviamente diventa senza senso, perché sempre più gente si tirerà fuori, fermi, perché stiamo facendo questo di nuovo?
L’esercito di Saddam, permettiamoci di ricordarlo, è una piccola frazione di quello che era 10 anni fa durante l’operazione Desert Storm, e persino allora ci sono voluti solo 4 giorni per distruggerlo completamente.
Adesso è persino più debole, a causa delle sanzioni dell’ONU, per un decennio di continui bombardamenti su obiettivi iraqeni di cui non hai mai sentito parlare. Diavolo, stavolta avremo migliaia di fastidiosi soldati iraqeni e di civili innocenti morti e massacrati in un fine settimana.
Questo è un camion contro una persona, un F16 contro un aereo di carta, un missile Tomahawk contro uno sputo. Non c’è contesa. Guerra è il termine più sbagliato L’attacco statunitense all’Iraq sarà un massacro, naturalmente. Forza ragazzi!
Adesso diciamo che abbiate la sensazione che tutto questo sia vero. Che abbiate un senso di disgusto che sale dal profondo del vostro stomaco mentre realizzate che nessuno stia parlando del perché ci sia il bisogno di cominciare una seconda guerra invincibile come quella che stiamo ancora combattendo in Afghanistan.
Ricordate l’Afghanistan? Sì, siamo ancora lì, continuando a combattere, bombardando, attaccando ed uccidendo. Senza aver ancora preso un singolo leader di Al Qaeda. Sembra brutto, però nel frattempo abbiamo ucciso qualche migliaio di civili. E chi se ne frega.
Ma fermiamoci un attimo. Perché combattere in Iraq? Non si riesce a trovare Osama e questa è la prima ragione. E questo sembra brutto. Un’altra ragione è che vogliamo veramente, ma veramente rubare tutto quel delizioso petrolio per le multinazionali petrolifere. Saddam poi è un cattivo soggetto che uccide la sua stessa gente e che deride la politica americana e questa è la terza ragione. Ma si può ribadire ancora una volta che ci sono almeno una mezza dozzina di tiranni nel mondo. La scostante potenza atomica della Corea del Nord? OK instauriamo un dialogo. Fiacco Iraq pieno di petrolio? OK Massacriamo. Hmmm
Forse ti stai chiedendo come mai nessuno si sta facendo queste domande, considerando questi punti di vista?
Forse ti stai chiedendo dove diavolo sono i maggiori media senza spina dorsale, mentre annunciano tra un colpo di golf e l’altro che decine di migliaia di soldati americani sono stati mandati nel golfo con un organizzazione da diversi miliardi di dollari, e le imminenti bombe che riverseranno morte su una nazione spregevolmente oppressa, mentre sulla CNN si annuncia il programma successivo: l’intervista all’idiota che ha vinto “chi vuol essere milionario”. Perfetto!
Forse ti chiedi dov’ è la copertura della TV nazionale su quelle enormi protestte pacifiste che coinvolgono centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo, dalla Spagna a Berlino, da New York a San Francisco.
Forse ti chiedi dove sono tutti quei giornalisti serissimi le temerarie agenzie di stampa perchè non sottolineano l’assurdità di tutto questo, dell’orrore imminente, dell’oltraggio. Potrebbe essere che queste agenzie di stampa siano di proprietà delle lobbies più conservatrici? potrebbero essere tutti terrorizzati da perdere punti nell’indice di gradimento, di dire qualcosa di impopolare, o di provocare l’ira di Cheney, di perdere dei dollari di pubblicità, e quell’audience sempre stupidamente muta e preziosa? Prova ad indovinare.
Inoltre, chi ha bisogno di una ragione per un nuovo massacro? Questa è l’era degli attacchi preventivi, del regime che ti fotte di Bush. Chi ha bisogno per esempio delle dottrina ormai coperta di ruggine di Monroe che affermava che l’america sarebe andata in guerra solo come ultima risorsa, solo per scopi difensivi e che diceva che non si sarebbe mai immischiata in guerre invincibili all’estero che non ci coinvolgono in nessun modo?
Chi ha bisogno di una qualsiasi risoluzione di diritto nazionale. Chi ha bisogno della carta dell’ONU? Chi ha bisogno di una confusa approvazione del congresso? Chi ha bisogno di integrità morale?
Fottiamoli, dice il Segretario della Difesa Rumsfield, i suoi occhi neri brillano come le palle da golf di Satana in persona. Diventiamo un paese sempre piùarrogante ed odiato, attacchiami ci ci pare, quando ci pare senza appoggio internazionale e nel disgusto di tutti. Sputtaniamoci in pochi mesi bambinescamente l’appoggio generoso e pieno di passione dei nostri alleati internazionali che ci sono stati vicini dopo la tragedia dell’undici settembre.
Vogliamo solo uccidere civili innocenti, bambini e migliaia di soldati iraqeni che, ripetiamolo ancora, non hanno fatto niente per provocarci. Diciamolo? Sì diciamolo? Perché? Shhhhhh.
Diciamolo chiaramente, Saddam non è una minaccia per gli Stati Uniti, né mai lo è stato. E’ semplicemente un altro dittatore codardo ed assassino, molto simile ad altri numerosi despoti ed autocrati, da Marcos a re Fahd ad Ariel Sharon.
Gli Stati Uniti lo hanno aggiunto al proprio libro paga quando ci ha fatto comodo, e che scarichiamo quando abbiamo bisogno di uno stimolo economico, o quando il presidente ha bisogno di un incremento di popolaritànei sondaggi, o quando le industrie amiche di Bush la Mafia Bianca ha bisogno di più miliardi di dollari e migliori contratti con la difesa.
Forse è questo il motivo.
Praticamente stiamo per attaccare e massacrare in Iraq per le riserve di petrolio, per proteggere gli interessi corporativi americani e per soddisfare gli annaspanti appetiti del complesso militare industriale. Come è sempre stato.
Ma cerchiamo di essere chiari una volta per tutte. Non stiamo mettendo in moto questa spaventosa macchina da guerra per il tuo bene, o per proteggere il paese o per il nostro lodevole impegno nei confronti dei nostri alleati nelle missioni umanitarie. Tutto questo è chiarissimo.
Non stiamo facendo questo per sconfiggere il terrorismo (avrà l’effetto opposto), o per rendere le strade più sicure per i nostri figli, o perché hanno trovato delle armi di distruzione di massa (non ne hanno, nemmeno una) o persino per il bene dell’Iraq. Dobbiamo capire che siamo, molto semplicemente, male informati ed illusi apertamente, deliberatamente ed in maniera flagrante.
Lo capiamo questo? Dobbiamo, dobbiamo assolutamente provare a capirlo.

 


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