15 Settembre, 2002
Presentazione del libro 'Non basta dire no' a Milano e a Napoli
"Non basta dire no, perché con i no le ingiustizie restano, non si sanano le disuguaglianze, non si rimedia allo spreco indecente delle intelligenze non utilizzate. Con i no il Paese non cresce e rischia di scivolare in un lungo declino'
Presentazione, a Milano e a Napoli, del libro 'Non basta dire no'
"Non basta dire no, perché con i no le ingiustizie restano, non si
sanano le disuguaglianze, non si rimedia allo spreco indecente delle
intelligenze non utilizzate. Con i no il paese non cresce, e rischia
di scivolare in un lungo declino"
AA.VV. - a cura di Franco Debenedetti
(BOERI DEBENEDETTI ICHINO LOMBARDI MANGHI
ONOFRI RANIERI ROSSI SALVATI TARGETTI TREU)
ed. Mondadori - pp 240 - euro 15.60
A MILANO, Lunedì 27 Gennaio 2003 - ore 18,30 -
presso il Palazzo dell'Informazione, Spazio Sironi - Piazza Cavour, 2.
Interverranno al dibattito, alla presenza degli autori, Gad Lerner e Francesco Rutelli.
A NAPOLI, Giovedì 30 Gennaio 2003 - ore 18
Libreria Guida, Saletta Rossa, 1° piano - Via Port'Alba, 20.
Interverranno al dibattito, alla presenza degli autori, Piero Fassino e Michele Santoro. Presenta Umberto Ranieri.
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Dalla Prefazione di Antonio Polito
Questo libro è il frutto di un'esperienza amara. Gli articoli che lo compongono sono stati scritti da studiosi che, con il loro impegno professionale e civile e una profonda dedizione al proprio mestiere, hanno cercato di dare delle risposte ai problemi del nostro paese, in primis la modernizzazione del suo mercato del lavoro.
Studiosi che sono stati sorpresi, delusi, addirittura scorati dall'evoluzione in
toni di crociata ideologica della discussione e della lotta politica sulla riforma dell'articolo 18.
Sentimenti che nascono da due circostanze: l'aver vissuto l'esito minimalista di uno scontro epocale, sfociato in "riformicchia confusa, parzialissima e
sostanzialmente irrilevante", e, in verità ancor di più, dal dolore e dal cordoglio per la tragica sorte di uno dei protagonisti della discussione, Marco Biagi.
La sua scomparsa, violenta e quasi annunciata, peserà per sempre sulle anime degli autori di questo libro, fra i quali annoverava molti amici personali, e di tutti i
riformisti italiani.
A lui Pietro Ichino dedica una bellissima pagina, che deve considerarsi sottoscritta da tutti.
Questo libro è un'alzata di testa, una presa di posizione, l'orgoglio che nasce da quell'amarezza e da quella sottile tentazione dello scoramento.
È un robusto, circostanziato e fiero raddrizzar la schiena della cultura riformistica, per andare al di là delle vicende, al limite del melodramma nazional-popolare, sull'articolo 18.
 
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