15 Settembre, 2002
8 settembre: ricordare, riflettere, capire.
Appuntamento Sabato 8 settembre 2007, ore 9,45 all'ingresso del Civico Cimitero di Cremona - Ricordo dei Martiri di Cefalonia - Con una testimonianza del Presidente dell'ANPI Enrico Fogliazza
Il Comitato provinciale per la difesa e lo sviluppo della democrazia, unitamente al Comune e alla Provincia di Cremona e alle Associazioni partigiane e dei reduci da Cefalonia con la presente si pregia di invitare le istituzioni, gli enti e le persone in indirizzo alla cerimonia in ricordo dei Martiri di Cefalonia che si svolgerà l'8 settembre alle ore 9,45 al civico cimitero di Cremona.
Si chiede ai Sindaci di partecipare con i Gonfaloni dei propri Comuni.
Cordiali saluti
Ilde Bottoli
coordinatrice del Comitato per la difesa e lo sviluppo della democrazia
tel. 0372406354
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Provincia di Cremona
Comune di Cremona
ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
ANPC - Asociazione Nazionale Partigiani Cristiani
Associazione Combattenti Guerra di Liberazione Divisione Acqui
Comitato Provinciale per la difesa e lo sviluppo della Democrazia
8 SETTEMBRE 1943 - 8 SETTEMBRE 2007
La tragedia dell’8 settembre 1943 segnò l’avvio di un nuovo sentimento patriottico e del riscatto italiano che, attraverso la Resistenza e il sacrificio di migliaia di persone, portò alla conquista della democrazia. In questa data le istituzioni e le associazioni cremonesi vogliono ricordare uno dei primi e più alti momenti di questo percorso, il sacrificio dei cinquemila soldati italiani di Cefalonia, fra cui 173 cremonesi.
Solo alcune settimane fa, invece, un grave provvedimento del procuratore di Dortmund (Germania) ha definitivamente archiviato le possibilità di individuare le responsabilità degli ufficiali nazisti nell’eccidio.
Una breve cerimonia si svolgerà davanti al monumento ai Caduti di Cefalonia all’interno del Cimitero Civico di Cremona.
Riteniamo importante che tutte le istituzioni locali partecipino a quello che vuole essere un momento di doveroso ricordo ma soprattutto di stimolo alla riflessione sui valori di democrazia e libertà che i Padri Costituenti attinsero anche dal sacrificio di coloro che decisero di resistere alla tirannia anche a costo della propria vita.
Programma della cerimonia
Ore 9,45
Ritrovo: Sindaci e Gonfaloni si uniscono ai cittadini all’ingresso del Cimitero di Cremona
Ore 10
Corteo silenzioso verso il monumento ai Caduti di Cefalonia
Esecuzione del Silenzio
Deposizione delle corone d’alloro
Interventi del Sindaco di Cremona Gian Carlo Corada e del Presidente della Provincia Giuseppe Torchio
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Sessantaquattro anni fa, il re era fuggito, il Paese era nel caos più completo, l'esercito sfasciato, la potenza militare nazista aveva occupato con violenza l'Italia. Tra lo sgomento, la paura e la disperazione delle gente. Soldati allo sbando inseguiti dai tedeschi, famiglie che aprono cuore e casa agli sbandati in cerca di un rifugio.
Dall' '8 al 13 settembre 1943, in cinque giorni 117 mila giovani, tra i quali circa tremila cremonesi, della sola Italia del Nord-Ovest sono catturati, caricati su carri bestiame piombati già sulla via dei campi di concentramento nazisti.
Viaggio tremendo; fame, sete, bisogni corporali nella promiscuità, affetti feriti, lacrime, urla. Chi getta dalle finestrelle pezzetti di carta scarabocchiata, difficile capirne il contenuto. Sulle cartine per sigarette, indirizzi, baci, saluti. Disperazione per tutti !
Ho vissuto quei momenti sulla strada ferrata Cremona-Mantova fuggiasco, attraverso i campi da Casalbuttano a Gazzuolo di San Savino, dove avevo la moglie e una bimba che dopo un mese avrebbe compiuto il primo anno di vita, ospiti nella cascina dove abitavano e lavoravano i miei genitori. A Casalbuttano era stato trasferito un Gruppo di complemento di trattoristi e marconisti del 3° Reggimento di artiglieria della Caserma Manfredini.Si trovava alla filanda Jacini e nella sede dell'asilo del paese. Ero caporalmaggiore di maggiorità facilitato nel recepire notizie.
La drammatica notizia dell' 8 settembre viene confermata via telefono, dal sottufficiale del Comando del gruppo dislocato a Soresina. Mi conferma che carri armati tedeschi sono nella zona e lui sta andandosene. Di corsa mi reco alla filanda Jacini dove risiede il gruppo trattoristi composto da numerosi cremonesi. Salgo su una branda e comunico quello che stava avvenenedo: mi assumo anche la responsabilità di dire che io me ne sarei andato. Nascono dubbi, perplessità. Ma affrontare i carri armati col fucile '91 é fuori da ogni realtà. Insieme a Ginetto Bonvicini e Walter Bonaglia raggiungiamo casa mia dove fveniamo ospitati sul fienile. Carlo Mazzolari, capitano della squadra del Casalbuttano con la quale giocavamo le partite di calcio tra borghesi e militari, mi viene a riferire di stare all'erta che il Cap. La Civita, con la pistola in pugno, mi sta cercando ovunque per Casalbuttano, per essere arrestato per "alto tradimento ". Non ho saputo più che fine abbia fatto quel capitano.
Mentre l'Italia è nella confusione, in Grecia la Divisione "Acqui " che incorpora anche il 17° Reggimento Fanteria con sede a Cremona e composta da centinaia di lavoratori agricoli cremonesi, non cede alla minaccia nazista e ingaggia un duro e difficile combattimento. Verranno soppraffatti e saranno fucilati in novemila nella varie località dell'Isola di Cefalonia e Corfù. E' uno sterminio di massa che la Magistratura tedesca attuale considera oggi come atto legittimo perchè gli italiani avrebbero tradito i tedeschi accettando l'armistizio con gli Anglo-Americani.
Questa decisione della magistratura di Dortdmud è stata emessa in questi giorni a sessant'anni da quei drammatici fatti, quando il nazismo risulta sconfitto dalle armi e dalla storia in modo inequivocabile. a livello europeo e mondiale. Le vittime di quel massacro non solo non avranno indennizzi, riconoscimenti, con questa sentenza: saranno fucilati una seconda volta.
La manifestazione di protesta indetta dal Comitato per la difesa della democrazia - con l'adesione del Comune di Cremona e dell'Amministrazione provincile, l'ANPI, l'ANPC, l'Associazione Cadutidi di Cefalonia, le famiglie dei Caduti, l'Arci, l' Uisp, i reduci, i democratici e gli antifascisti cremonesi - vuole testimoniare la presenza dell'intera comunità cremonese a ricordo ed in segno di protesta per la sentenza di Dortmund.
Saremo in tanti presenti, ciascuno con i propri simboli, sabato 8 settembre alle ore 9,45 davanti al Cimitero di Cremona per un omaggio al martirio dei primi partigiani, posando una corona d'alloro sul monumento dei Caduti di Cefalonia.
On. Enrico Fogliazza
Presidente provinciale ANPI
 
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