"un teatro di tutti e per tutti"
campagna nazionale
per mille attività di formazione pratica produzione promozione
per mille esperienze di autori artisti compagnie spazi rassegne
MERCOLEDI 31 OTTOBRE ore 21:30 - "Luogocomune"
Centro Sociale Culturale Arci
- Via Cesare Speciano, 4 - Cremona
Laboratorio Teatrale Arci Cremona
presenta
anteprima autoproduzione
- bozza non corretta -
"SEI77OTTO"
LE STRADE OCCUPATE DAI SOGNI
Da un'idea di Andrea Fenti
Regìa di Andrea Rossetti
Con la partecipazione collettiva di...
...Letizia Bellini, Laura Bettoni, Elena Bianchi, Francesca Cavedo,
Massimiliano Ciocca, Luca Daguati, Valerio Frigoli, Silvia Gagliardi, Fabio
Guarneri, Michele Lanzi, Irina Miletic, Claudia Noci, Margherita Piu, Bruna
Riboni, Stefano Zurpa...
Musiche e Canzoni
Fabio Mariotti, chitarra e voce
Gianluca Monti, pianoforte
Luci
Francesco Daniele Serina
Si ringrazia per l'amichevole collaborazione la ditta "Giochi di Luce".
"Dedicato a chi nel settantasette aveva ventanni
e adesso ne ha diciotto"
Andrea Pazienza
Il settantasette comincia nel fango di Parco Lambro a Milano un giorno di
giugno del 1976 e finisce nel maggio 1978 nel centesimo passo di un giornalista
siciliano nel giorno più nero della repubblica.
Il settantasette viene ucciso e dimenticato. Diventa il fratello minore e
degenerato di un sessantotto, che è, tutto sommato, un bravo ragazzo.
Ma nel settantasette c'erano decine di migliaia di ragazzi che sognavano,
lottavano e cercavano di garantirsi un posto in una società estranea.
Questo spettacolo vuole ricordare quei ragazzi, quelli che ci hanno provato,
quelli che si sono arresi, quelli che hanno sbagliato e quelli che, dal
settantasette, non sono mai usciti.
Trent'anni fa era il 1977.
Letizia allora non era neppure nata, ma sente parlare di qualcosa che è successo
allora, di qualcosa di non molto chiaro, di cui neppure i suoi genitori le hanno
mai parlato. Legge le rievocazioni sui giornali, vede dei servizi alla
televisione; e allora, in qualche modo, si appassiona alle vicende di quelle
decine di migliaia di ragazzi della sua età, che magari abitavano nel suo
condominio alla periferia di una città che era la stessa, ma che sembra distante
anni luce.
Letizia fa ricerche su internet, legge libri e guarda filmati e le viene voglia
di dare voce a quei ragazzi dimenticati, seppelliti dalla cattiva coscienza del
paese. Per questo si rivolge a Max, che il settantasette l'ha vissuto e ne
conserva una memoria insieme nostalgica e severa, come di una cosa che si è
contenti di avere vissuto, ma che oggi non si è più disposti a fare.
Max e Letizia si immergono così nelle parole, nelle emozioni, nelle rabbie e
nelle speranze dei ragazzi del settantasette, conducendoci alla scoperta di un
tempo così vicino a noi, eppure già dimenticato e seppellito sotto uno strato di
pubblica indignazione, o, peggio, di consapevole indifferenza, da parte di chi
ne ha avuto paura e l'ha ritenuto soltanto la porta d'accesso di migliaia di
giovani al terrorismo.
Andrea Fenti
coordinatore Area Cultura arci cremona