15 Settembre, 2002
Prodi e Veltroni: «Finanziaria, poi via a riforme»
In caso di elezioni anticipate, «non è affatto scontato nulla». È questo l'avvertimento di Walter Veltroni al centrodestra. (da www.unita.it)
Il segretario del Pd, parlando assieme Romano Prodi a Montecitorio davanti all'assemblea dei gruppi dell'Ulivo di Camera e Senato (284 parlamentari) ribadisce che «precipitare il paese a elezioni anticipate sarebbe consegnarlo ad una ulteriore instabilità». Ma aggiunge che per coloro che spingono per il voto anticipato «l'esito delle elezioni non è affatto scontato».
Veltroni porta, «non é mia abitudine farlo», un sondaggio a rafforzare la sua affermazione: il sondaggio pubblicato lunedì sul Corriere della Sera in cui in un mese il distacco tra Cdl e Unione si è dimezzato
Secondo sondaggi in mano ai vertici del Partito democratico, la nuova formazione riformista si attesta oggi al 37,5%. Lo riferisce Walter Veltroni parlando all'assemblea dei gruppi parlamentari dell'Ulivo.
Il leader del Pd dice che la sinistra radicale otterrebbe il 6,8%. Veltroni fa poi l'ipotesi di un partito di centro, che prenderebbe il 7,5%.Per quanto riguarda il centrodestra, il sondaggio lo dà al 42,2% «tutto insieme».La Lega starebbe al 5% e l'estrema destra all'1%.
«Questo a bocce ferme - aggiunge Veltroni - noi dobbiamo immaginare la dinamica elettorale perchè le elezioni spostano consensi».
Walter Veltroni è convinto che se passerà la Finanziaria, cambierà lo scenario politico. «Io vivo queste settimane come la cruna dell'ago perchè se noi riusciremo ad approvare la Finanziaria, cambierà radicalmente lo scenario politico e sarà possibile aprire il dialogo sulle riforme».
«Una volta superata la Finanziaria, che è una Finanziaria di redistribuzione, cambierà completamente lo scenario e si passerà ad una fase in cui sarà a portata di mano un obiettivo essenziale per l'Italia e cioè approvare quel pacchetto di riforme istituzionali che è già ampiamente condiviso. Poter approvare quelle riforme -sottolinea Veltroni- rimetterà il turbo all'Italia».
«Dovremo avere una sezione nazionale non tradizionale, con grandi forum aperti tematici. Ci sono aree che vogliono poter dire la loro opinione. Devono essere strutture aperte chi vuole venire con e nel partito democratico dovrà farlo. Dovremo dare luoghi di discussione a tutti quelli che vogliono e che si ritrovano »nell'ambito del centrosinistra».
Poi Veltroni parla anche di sindaci: «Se ci sono problemi di scelte, come quelli di un sindaco in un Comune, noi dobbiamo diffondere e sdrammatizzare il sistema delle primarie. Che si facciano le scelte con le primarie, come una regola abituale».
Romano Prodi ha invece invitato i parlamentari ad impegnarsi per approvare la Finanziaria. «Nei prossimi 50 giorni, fino alla fine dell'anno vi chiedo ci sia la compatezza che c'è sempre stata all'inizio della legislatura e che queste misure, il decreto fiscale, la Finanziaria e il Welfare, realizzino una politica economica e sociale e coerente».
È questa la richiesta che il premier Romano Proodi rivolge ai parlamentari dell'Ulivo, riuniti a Montecitorio con il segretario del Pd Walter Veltroni, in vista del completamento dell'iter della Finanziaria e degli altri provvedimenti collegati.
Mentre la Finanziaria del primo anno di governo è servita a «riparare» gli errori del precedente governo, così da «farci partire handicappati» questa seconda Finanziaria consente «un passo in avanti che ci rende tranquilli sul mantenimento del programma di legislatura».
In precedenza Anna Finocchiaro, presidente dei senatori, ha annunciato che nei prossimi giorni i gruppi parlamentari dell'Ulivo cambieranno nome e si chiameranno gruppi del Partito democratico-L'Ulivo. La Finocchiaro annuncia che la decisione è già stata presa e che ora mancano «i passaggi procedurali che riguardano statuti e regolamenti».
 
Fonte L'Unità
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