15 Settembre, 2002
Nuove regole per l’Europa.Con il Trattato di Lisbona, siglato lo scorso 12 dicembre a Lisbona l'Unio
Incontro-dibattito organizzato da www.welfareeuropa.it e www.welfarecremona.it con Antonio Panzeri deputato europeo del PSE, Gruppo Socialista al Parlamento Europeo, il prossimo Venerdì 18 gennaio 2008 alle ore 21 a Cremona ( in una sala da precisare).
Nuove regole per l’Europa.Con il Trattato
di Lisbona, siglato lo scorso 12 dicembre
a Lisbona l'Unione Europa diventa più coesa
e più governabile.
Incontro-dibattito organizzato da www.welfareeuropa.it e www.welfarecremona.it con Antonio Panzeri deputato europeo del
PSE, Gruppo Socialista al Parlamento Europeo,
il prossimo Venerdì 18 gennaio 2008 alle
ore 21 a Cremona ( in una sala da precisare).
Chi è Antonio Panzeri.
Antonio Panzeri è nato a Bergamo nel 1955. Ha iniziato a lavorare giovanissimo nel gruppo
Enichem, interessandosi subito di problemi
di lavoro e assumendo compiti sindacali dal
1981. Divenuto con il tempo grande esperto
di economia occupazionale, nel 1995 viene
nominato Segretario Generale della Camera
del Lavoro Metropolitana di Milano, la più
grande d’Europa. A maggio del 2003 ha assunto il ruolo di responsabile delle politiche
per l’Europa della CGIL Nazionale. E’ sposato
ed ha una figlia studentessa di giurisprudenza.
Nel ruolo di Segretario Generale della Camera
del Lavoro, ha sviluppato la sua competenza
in materia di problemi economici e del lavoro,
ha scritto libri sull’argomento, ha dato
nuovo impulso alla trasformazione della Camera
del Lavoro in centro di promozione professionale,
sociale e culturale. Tra le altre attività
ha organizzato altresì, presso la sede della
Camera del Lavoro, rassegne cinematografiche
e musicali di successo; mostre di pittura,
sfilate di moda (con l’obiettivo, pienamente
raggiunto, di far nascere il sindacato italiano
della moda proprio in un periodo in cui la
moda stessa rischiava una crisi occupazionale).
L’entusiasmo e la convinzione di Antonio
Panzeri lo hanno portato ad allacciare importanti
contatti a livello internazionale, realizzando
progetti ed iniziative congiunte con le autorità
dei diversi Paesi: Argentina, Brasile, Cina,
Israele, Palestina e nella ex Yuogoslavia.
In questo campo il ruolo di Antonio Panzeri
come esperto di problematiche occupazionali
si è unito alla sua dimensione di passione
civile e impegno sociale. Ha infatti progettato
e realizzato, raccogliendone i relativi fondi,
un intervento umanitario in Belem, Amazzonia,
grazie al quale 500 bambini, che vivevano
e lavoravano in condizioni disumane in una
discarica, sono stati re-inseriti nelle loro
famiglie e pienamente integrati nel circuito
scolastico. Inoltre, per aiutare le vittime
civili della guerra nella ex Yugoslavia,
si è fatto promotore ed organizzatore di
concerti a scopo benefico (ricordiamo il
concerto di Goran Bregovich all’Arena di
Milano con diecimila persone).
Ha inoltre partecipato all’Assemblea Generale
della Nazioni Unite in qualità di esperto
di problemi israelo-palestinesi.
La vera e prima passione di Antonio Panzeri
rimane tuttavia la questione del lavoro.
Dal 1996 al 2003 ha interagito con le amministrazioni comunali
di Milano, Barcellona, Francoforte e Lione
nell’ambito di un progetto internazionale
per confrontare le diverse esperienze sui
temi dello sviluppo economico, dell’immigrazione
e del welfare, e per cercare di elaborare
un modello comune europeo sui temi cruciali
del nostro tempo.
Attualmente sta approfondendo le tematiche
relative all’allargamento dell’Unione Europea
a 25 Paesi, con particolare attenzione, come
peraltro è sempre stato nel suo percorso
professionale, per i temi del lavoro, delle
condizioni sociali, dei diritti fondamentali
dei cittadini.
Ne è risultato un libro “Le Tre Europe dei
Diritti - per una corresponsabile integrazione
europea” uscito in questi giorni.
E’ membro della Direzione Nazionale dei Democratici
di Sinistra.
INCARICHI AL PARLAMENTO EUROPEO
Segretario generale e tesoriere della Delegazione
italiana nel Gruppo PSE
Vicepresidente Commissione occupazione e
affari sociali
Commissione per il mercato interno e la protezione
dei consumatori
Delegazione per le relazioni con gli Stati
Uniti
Delegazione per le relazioni con il Giappone
ASSISTENTE
Dott. Carlo Bittarelli
CONTATTI IN ITALIA Segreteria On. Antonio
PANZERI
Via Merlo, 1 - 20122 MilanoTel. +39 02.36572600/01
Fax: +39 02.36572602
papanzeri@europarl.eu.int - panzeri@antoniopanzeri.it
Riflessioni sul trattato di Lisbona.
A Lisbona i capi dei 27 governi hanno firmato
il 12 dicembre quella che non è più la Costituzione
europea, ma è pur sempre l'insieme delle
sue regole fondamentali.
È un compromesso, che se lascia un po' di
amaro in bocca, rimette in moto l'Europa,
le offre modalità di funzionamento più efficaci,
rafforza il potere del Parlamento europeo,
dà stabilità al Consiglio europeo e rafforza
il ruolo di governo della Commissione.
Il Trattato introduce alcune importanti innovazioni
che nel loro complesso costituiscono un passo
avanti importante nella direzione di un'Unione
europea più coesa e più agile. Viene prevista
una presidenza di due anni e mezzo, quindi
un periodo di governo ben più lungo rispetto
agli attuali sei mesi. Viene esteso il numero
di materie per le quali è previsto il voto
a maggioranza e sarà quindi più facile decidere
in una comunità composta da ben 27 stati.
Viene rafforzata la figura dell'Alto rappresentante
per la politica estera. Viene stabilito che
l'Unione ha una personalità giuridica.
Le direttive, i regolamenti e le decisioni
delle istituzioni comunitarie, nonostante
il suono un po' burocratico di questi termini,
garantiscono ogni giorno, ormai da molti
anni, il funzionamento di uno spazio economico,
finanziario, commerciale, ma anche sociale,
in cui oltre 470 milioni di cittadini di
27 paesi diversi possono vivere, studiare,
lavorare e rispondere in modo comune alle
sfide del nostro tempo, che sono notoriamente
globali.
Dopo la firma di Lisbona, i 27 paesi dovranno
ratificare il nuovo Trattato o attraverso
la via parlamentare o attraverso quella popolare.
Una cosa è certa: questa fase nuova che si
apre in questi giorni va discussa con i cittadini,
anche con quelli che mostrano scetticismo.
Ora che l'Europa riprende a camminare speditamente
(proclamazione Carta dei diritti, Trattato,
ruolo internazionale, ma anche sfide globali
come l'energia) non commettiamo l'errore
di pensare che possiamo dormire sonni tranquilli.
Ci sono milioni di cittadini europei che
pongono dubbi in modo serio, che chiedono
quale sia la direzione di marcia. È con questi
cittadini, e non con i professionisti dell'euroscetticismo,
che dobbiamo aprire un dialogo sul futuro
dell'Europa".
Nel Trattato non è stata incorporata interamente
la Carta dei diritti fondamentali, ma essa
diviene lo stesso vincolante perché citata
esplicitamente in un articolo. Per l'Europa
comincia una nuova storia.
Andrea Ambrogetti
Fonte: http://www.delegazionepse.it
IL TESTO DEL TRATTATO
http://www.consilium.europa.eu/igcpdf/it/07/cg00/cg00015.it07.pdf
 
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