15 Settembre, 2002
"Il... Filo dei burattini", in programma il 12 gennaio 2008 alle ore 16.
Provo immenso piacere – così ha commentato Mauro Fanti, nel constatare come, in occasione de “Il… Filo dei burattini”, si sia creata una produttiva sinergia.
"Il... Filo dei burattini", in
programma il 12 gennaio 2008 alle ore 16. Con la messa in scena dello spettacolo “Paolino
e il Po” – recita allestita, prima a Cremona
e poi a Castelverde, sabato 22 e domenica
23 dicembre scorsi – è terminata la prima
sezione della rassegna teatrale “Il… Filo
dei burattini”, in atto dal 24 novembre passato
nelle sale del rinnovato teatro “Filodrammatici”.
Si è trattato di una prima sezione contraddistinta
da un indubbio successo, capace di chiamare
a raccolta, in occasione dei sette appuntamenti
in cui la kermesse si è nel complesso articolata,
un numero totale pari a circa 2000 spettatori.
Numeri ingenti, dunque, per una serie di
appuntamenti che, come gli organizzatori
hanno prontamente ammesso, non ha mancato
di “cogliere nel segno”, arrivando certo
ad accendere l’ideale “miccia” dell’entusiasmo
dei tanti piccoli appassionati (appartenenti
a una fascia anagrafica compresa tra i quattro
e gli undici anni) che hanno preso parte
alle performance delle compagnie di maestri
burattinai, ovvero proprio il “target” che
la kermesse si è impegnata a raggiungere
a cominciare dal primo spettacolo. Grande
e giustificata è pertanto, alla luce dell’esito
ottenuto, il compiacimento degli ideatori
della manifestazione, le cui opinioni sono
state ben sintetizzate dal presidente del
Consiglio Comunale Mauro Fanti, presente
all’appuntamento del 22 dicembre passato
quale ideale “portavoce” dell’intero staff
organizzativo. “Provo immenso piacere – così
ha commentato Mauro Fanti, appena prima dell’inizio
dello spettacolo affidato all’estro narrativo
di Walter Broggini e Massimo Cauzzi – nel
constatare come, in occasione de “Il… Filo
dei burattini”, si sia creata una produttiva
sinergia fra soggetti pubblici, Comune e
Provincia, e soggetti privati, pronti a sostenere
un’iniziativa destinata a caratterizzare
l’inverno cremonese. Un’iniziativa, oltretutto
– ha proseguito il presidente, affiancato
dai presidenti di Kiwanis Club Cremona, Giuseppe
Cristaldi, e Kiwanis Club Monteverdi, Giacomo
Francioni –, che, considerata la propria
produttività, getta lo sguardo al futuro
più prossimo, in vista del quale già si pensa
a una nuova edizione della kermesse. Mi compiaccio,
allora, del successo riscosso, ringraziando
sentitamente tutti quelli che, come la Società
Filodrammatica Cremonese, ci offrono ospitalità
e sostegno per attuare il progetto”. Ora
che sul cartellone destinato agli spettacoli
di burattini è, dunque, calato virtualmente
il sipario, è dunque già tempo di rivolgere
il proprio sguardo al mese di gennaio, allorché
– sabato 12, alle ore 16 – farà il proprio
esordio la sezione dedicata ai cartoon di
più recente produzione: spetterà a un’opera
fra le più amate dai giovani, “Shrek Terzo”,
il compito di aprire la stagione. Il cartoon,
affidato alla regia di Chris Miller e di
Raman Hui, è una buffa storia in cui si narra
di Re Harold, alla cui morte Shrek è designato
come erede della corona, benché egli non
abbia intenzione alcuna di porsi a capo del
“Regno Molto Molto Lontano”. Insieme ai fedelissimi
Ciuchino e Gatto con gli stivali, Shrek andrà
dunque alla ricerca del principe ereditario.
Il primo accreditato pare essere Re Artù,
un ragazzo piuttosto problematico che frequenta
il liceo medievale. Nel frattempo, Fiona
deve cercare di sventare un colpo di stato
messo in atto dal Principe Azzurro. Gag,
situazioni paradossali e battute fulminanti
caratterizzeranno l’opera, una fra le più
conosciute e diffuse a livello internazionale.
Come avveniva in occasione della sezione
impostata sugli spettacoli dei burattini,
al termine di ogni proiezione sarà in programma
l’estrazione di simpatici gadget – libri,
pennarelli e pastelli –, grazie al contributo
offerto da CremonaBooks, La Città del Sole,
Libreria Spotti, Errebian – soluzioni per
l’ufficio e Sperlari. Non mancherà, inoltre,
la Merenda con Barilla, garantita dall’azienda
cremonese in collaborazione con la Società
Filodrammatica Cremonese e con le già citate
associazioni Kiwanis Club Cremona e Kiwanis
Monteverdi. In virtù dell’esito favorevole
ottenuto dal primo ciclo di appuntamenti,
esteso, per quanto riguarda i cartoon, fino
al termine del prossimo febbraio, il Comune
(Presidenza del Consiglio) e la Provincia
(Presidenza del Consiglio) di Cremona ringraziano
la Società Filodrammatica Cremonese, Kiwanis
Monteverdi, Kiwanis Club Cremona, CRT – Centro
di Ricerca Teatrale di Beppe Arena, Ascom,
Le Botteghe del Centro, La Provincia – Quotidiano
di Cremona e Crema (la quale ha prodotto
migliaia di magliette distribuite gratuitamente
ai bambini all’ingresso in teatro), CassaPadana,
Aem, Autostrade Centro Padane, Avis, Ance
e l’Associazione EmmeCi guidata da Massimo
Cauzzi, quest’ultimo, peraltro, ideatore
oltre che curatore della rassegna. Un sentito
ringraziamento è, inoltre, da rivolgere a
M.C. Allestimenti di Michele Chiapperino,
oggi autore dei colorati allestimenti con
cui il teatro “Filodrammatici”, durante ogni
recita, è convertito a spazio accogliente
e adatto a ospitare una platea tanto giovane,
tanto vivace e tanto appassionata.
BREVI CENNI DI STORIA DEL TEATRO “FILODRAMMATICI”
Nel 1674 la Marchesa Ariberti fece costruire
il Teatro di corte per le rappresentazioni
riservate alla nobiltà dell’epoca. Tale teatro
è l’attuale Teatro “Filodrammatici”. Alla
morte della Marchesa Ariberti, il teatro
venne ceduto alla Congregazione dei “Filippini”
e trasformato in Chiesa. Nel 1798, in epoca di Rivoluzione Francese, con l’avvento
di Napoleone Bonaparte e l’istituzione della
Repubblica Cisalpina, un gruppo di cittadini,
desiderosi di fare rinascere il Teatro “Ariberti”
per allestire sceniche rappresentazioni,
chiese ed ottenne dal Governo la cessione
in perpetuo del teatro e dei locali annessi,
testimoniato dall’Atto Pubblico Rogito Pavesi
datato 30 giugno 1801. La rimessa in essere
da chiesa a teatro durò sei anni, e soltanto
nel 1807 venne inaugurato, da Napoleone Bonaparte,
il Teatro “Patriottico”, ripristinato dall’architetto
Faustino Rodi. La società nacque fin da allora,
infatti tante piazze aveva il teatro e tanti
soci ne erano i componenti. L’attività era
copiosa in tutti i sensi da parte dei dilettanti
Filodrammatici, sostenitori di tutto il complesso.
Ma per merito dell’inventiva dei dirigenti
non vi fu mai una sosta, e per di più in
mille occasioni la Società del Teatro Patriottico
si prodigò in spettacoli di beneficenza a
favore di tutto ciò che nelle varie epoche
rappresentava la solidarietà in tutti i sensi.
Ben presto il teatro e la società assunsero
la denominazione di Teatro Società dei Filodrammatici.
Nacquero e si affermarono in seno a questo
sodalizio la Società Concerti, la Società
degli Amici della Lirica ed altre ancora.
Una grande orchestra “mandolinistica” si
formò, progredì e si affermò in Italia e
all’estero sotto la direzione di Francesco
Poli. Una grande compagnia filodrammatica
sotto la direzione di Stefano Folletti fece
parlare di sé per decenni in tutta Italia.
E sotto questo profilo, ossia la prosa, furono
centinaia le rappresentazioni portate alla
ribalta nel nostro teatro e presentate, poi,
in tanti altri teatri italiani, secondo il
concetto istituzionale. Ancor oggi esistono
la Compagnia e la Scuola Luigi Carini a ricordo
del grande attore cremonese. Personaggi del
mondo culturale e del mondo politico (Bissolati,
Garibotti e altri) fecero parte della Società
e contribuirono a esaltare l’operosità di
questo sodalizio. Persino le prime rappresentazioni
cinematografiche avvennero presso il nostro
Teatro “Filodrammatici”. Oggi, questa società, assieme al suo “vecchio”
teatro, deve essere considerata un orgoglio
della città di Cremona per tutto ciò che
nella Società e nel teatro si è verificato
in oltre duecento anni. Un’isola libera e
democratica senza mai un’interferenza di
ordine politico, ma aperta a tutti i cittadini
di ogni ordine.
------------------------
 
|