15 Settembre, 2002 Nuova legge sulle IPAB della Regione Lombardia. Piu' forza ai comuni. Riuscita iniziativa dell'Ulivo Cremonese.
Nuova legge sulle IPAB della Regione Lombardia.
Seminario dell'Ulivo Cremonese
Comunicato Stampa Ulivo Cremonese
Si è tenuto giovedì scorso l'annunciato seminario presieduto da Gian Carlo Storti e indetto dalla Commissione Welfare-sanità dell'Ulivo Cremonese sulla nuova legge per le IPAB approvata recentemente dalla Regione Lombardia.
Carlo Porcari, Consigliere Regionale dell'Ulivo componente la 3^ commissione ha evidenziato che " la nuova legge sulle IPAB ha avuto un percorso tormentato.
La prima proposta della Giunta Regionale della Lombardia prevedeva la trasformazione IPAB in “aziende” alle dirette dipendenze e controllo della Giunta Regionale. Infatti era previsto che:
-il Presidente e il Direttore Amministrativo venissero nominati dalla Giunta Regionale;
-un consiglio di amministrazione a maggioranza di componenti ,sempre nominati dalla Regione;
-un controllo svolto dalle ASL non sono formale ma addirittura sostanziale, sulle linee di azione che per
l’appunto dovevano essere coerenti con le scelte della Regione Lombardia;
-nella primissima stesura la Regione si appropriava anche dei cospicui patrimoni delle Ipab.
La forte battaglia condotta sia dalle IPAB che dalle associazioni dei Comuni, dai sindacati e dalle forze dell’Ulivo hanno indotto la maggioranza a cambiare rotta ed a modificare profondamente la legge.
L’iter legislativo della legge aveva addirittura mandato in crisi la maggioranza di centro-destra provocando laceranti fratture.
Oggi siamo di fronte ad un testo , che se anche non corrisponde pienamente alle aspettative di riforma previste dalla legge Turco , è importante per il destino di queste importanti istituzioni pubbliche "
Riccardo Piccioni Presidente della Associazione delle IPAB della Provincia di Cremona ha chiarito " che le scelte a cui sono chiamate le IPAB sono stringenti. Esse infatti debbono decidere se “ privatizzarsi” oppure trasformasi in aziende. La Regione Lombardia ha pèrò fatto la scelta di fondo di volersi appopriare, nei tempi lunghi, della gestione delle IPAB. I comuni possono e debbono svolgere un ruolo fondamentale, cioè qu
ello di mettere in rete le strutture in una logica di integrazione dei servizi".
Daniela Polenghi, assessore Provinciale ai Servizi Sociali ha ribadito " la necessità di valutare il livello di integrazione necessario e la dimensione territoriale. Il distretto può assumere un ruolo fondamentale in una fase nella quale le ASL si stanno ritirando dalla integrazione socio-sanitaria."
Sono intervenuti nel dibattito Maura Ruggeri, che ha sottolineato la scelta del Comune di Cremona di arrivare quanto prima alla costituzione della spa dei servizi quale risposta ai bisogni di integrazione socio-sanitaria ed a tutela dei soggetti piu' deboli come sono gli anziani non autosufficienti.
Giuseppe Torchio, presidente dell'Anci Regionale ha rivendicato i risultati conseguiti con la Regione Lombardia che era appunto partita " lancia in resta" con una proposta di legge che " espropriava" le IPAB e grazie alla iniziativa dei comnuni si è arrivati ad una soluzione accettabile che lascia ancora ai comuni molti spazi di autonomia.
Il seminario si è concluso con una breve replica di Carlo Porcari che ha riassunto gli impegni politici dell'Ulivo Regionale, impegnato nel far cambiare le politiche socio-sanitarie della Regione Lombardia.