15 Settembre, 2002
Lo sciopero per il contratto e per la scuola pubblica
Comunicato Stampa di CGIL SCUOLA - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA di Cremona
Lo sciopero per il contratto e per la scuola pubblica
Comunicato Stampa di CGIL SCUOLA - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA di Cremona
Dai primi dati ( ma quasi definitivi) in nostro possesso l’adesione allo sciopero in provincia di Cremona è stata massiccia, con punte anche del 100% nelle scuole materne!!!!
Molte scuole sono rimaste completamente chiuse( gli Istituti Comprensivi di Casalbuttano e Pizzighettone, l’ITCG Pacioli non hanno nemmeno risposto alle nostre reiterate telefonate!), le rimanenti hanno funzionato con orari e personale estremamente ridotti.
Possiamo dire, con ragionevole certezza, che oltre il 60 % dei docenti ha scioperato, ma ciò che stupisce sono le percentuali di adesione complessive della scuola materna e della scuola elementare (oltre il 75% la scuola dell’infanzia, oltre il 65% le elementari) che la dicono lunga anche su quale tipo di “reazione” gli insegnanti cremonesi della scuola primaria hanno avuto nei confronti del recentissimo varo della ControRiforma Moratti ( e se qualcuno ha qualche dubbio, lo invitiamo a commentare questi dati:D..D. I CREMA MAT 100% ELEM. 74% D.D. II CREMA MAT. 87% ELEM.60% D.D.1 CREMONA MAT.100% D.D.2 CREMONA MAT 100% D.D.3 CREMONA MAT 71% ELEM 79% D.D.4 CREMONA ELEM 56% D.D 5 CREMONA MAT 93% ELEM 76% D.D. CASALMAGGIORE MAT 85% ELEM 85%).
Più contenuti, ma altrettanto significativi, i dati nelle medie inferiori che si attestano intorno al 55%.
Sotto media, ma comunque vicino al 50%, la percentuale degli insegnanti scioperanti nelle superiori.
Altro dato che ha quasi dell’incredibile è la percentuale di adesione del personale ATA che, stavolta, sfiora il 50%.
Scuole chiuse quindi, ma anche docenti e ata cremonesi in piazza a Milano con una delegazione che ha superato, complessivamente, le 300 unità e che si è unita agli altri 50.000 manifestanti, per dire con forza che:
- bisogna fermare subito la guerra;
- il rinnovo del contratto di lavoro è un diritto irrinunciabile;
- sono inaccettabili ritardi nella certificazione delle risorse e tentativi di ridimensionarne la portata;
- la salvaguardia della qualità della scuola pubblica non ammette una riduzione devastante degli organici e la crescente precarizzazione del lavoro.
E’ un segnale, di conseguenza, forte e chiaro quello che viene, oggi, da tutto il mondo della scuola cremonese e italiana. Il Governo deve coglierlo, creando subito le condizioni per chiudere – con una trattativa brevissima - il contratto e assicurare, altresì, le immissioni in ruolo e garantire gli organici funzionali all’esercizio del diritto allo studio e delle pari opportunità.
Se, dopo il 24 marzo, la situazione non migliorerà decisamente la lotta dei Sindacati Scuola non potrà che proseguire con decisione e con ulteriori iniziative.
Le Segreterie territoriali di CGIL-CISL UIL Scuola
 
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