15 Settembre, 2002
Provincia Cremona: Mozione PD fondi Fas progetto “Valle del fiume Po”.
I siti portuali sono strategici e ricadono all’interno della progettualità del "Patto per lo sviluppo per la provincia di Cremona" nell’Asse strategico 7 ("Sviluppo della intermodalita' e della logistica tra Pizzighettone-Cremona e Casalma
Provincia Cremona: Mozione PD fondi Fas progetto “Valle del
fiume Po”.
Considerato che le iniziative svolte dalla
Consulta delle 13 Province del Po ed in particolare
il progetto “Valle del fiume Po” che ha ottenuto,
grazie all’impegno del Ministro dello Sviluppo
Economico Bersani, un finanziamento con delibera
Cipe dello scorso aprile, pari a 180 milioni
di euro;
Valutato che nell’ambito del sistema-idroviario
Padano-Veneto il Porto di Cremona e il polo
produttivo-logistico di Tencara posto lungo
il canale Navigabile a Pizzighettone, rappresentano
le realtà fluviali più interne in connessione con l’Adriatico
attraverso il Po;
Considerato che i siti portuali sono strategici
e ricadono all’interno della progettualità
del "Patto per lo sviluppo per la provincia
di Cremona" nell’Asse strategico 7 ("Sviluppo
della intermodalita' e della logistica tra
Pizzighettone-Cremona e Casalmaggiore");
Valutato che tale complessa realtà è propedeutica
all’avvio di una concreta politica intermodale
che prevede da un lato una piattaforma intermodale
acqua-ferro-gomma a Cremona, collocata nell’area
del Porto, che va ad interessare il futuro
Terzo Ponte e il raddoppio della linea ferroviaria
Cremona-Cavatigozzi con riferimento anche al raddoppio selettivo della Cremona-Codogno
e alla riqualificazione del sistema trasportistico
ferroviario attorno all’area portuale di
connessione con le imprese e dall’altro va
a fortificare il sistema viario e ferroviario
attorno all’area di Tencara con lo sviluppo
dell’asse lodigiano-cremonese in connessione
con Bre.Be.Mi- tangenziale Est est di Milano;
Considerato che la nuova area di Tencara
si sviluppa su un’attuale disponibilità di
1.200.000 mq (estensibile fino a 2.000.000
di mq) per l’insediamento di nuove imprese,
con ricadute sull’occupazione e l’economia
locale, attraverso la formulazione anche
di un “protocollo di confine” con la Provincia
di Lodi per azioni su macro-area, sul versante
produttivo, infrastrutturale, turistico,
ambientale e culturale;
Valutato che le risorse necessarie si ritrovano negli accantonamenti
delle leggi 380 (legge Torchio) e 413, in possesso, per la propria quota finanziaria,
di Regione Lombardia, per un totale di circa
89 milioni di euro. Considerato che a tali
fondi si possono collegare quale cofinanziamento
anche fondi comunitari a favore dello start
up aziendale e di tutto l’indotto imprenditoriale;
Considerato che ora si tratta di assegnare
i fondi necessari per questa grande iniziativa,
dopo che la Regione ha assegnato al porto
di Mantova-Valdaro ben 30 milioni di euro,
ora deve intervenire qui. Non si può dimenticare
inoltre il trasferimento al demanio della
Regione delle aree ex Consorzio del Canale
Navigabile Milano-Cremona-Po ha attribuito
un valore di circa 1.000 miliardi delle vecchie
lire che, almeno in parte, dovranno essere
assegnate al territorio maggiormente interessato
alle iniziative legati agli scopi del disciolto
ente;
Considerato che sullo stato di attuazione
del decreto legislativo 152 si registrano
preoccupanti rallentamenti nell’applicazione
del dettato normativo, frenando così l’attività
dell’Autorità di Bacino e la sua trasformazione
in Distretto, proprio all’indomani del varo
di iniziative finanziate da fondi Fas;
Considerato che la Giunta della Regione Lombardia,
ha deliberato relativamente allo "Sviluppo
e potenziamento del Sistema Idroviario Padano-Veneto”
indicando interventi volti al miglioramento
della navigazione interna con la regolazione
dell'alveo di magra da sbarramento Isola
Serafini a foce Mincio, in particolare da
parte di Aipo per la sistemazione a corrente
libera del fiume Po nel tratto compreso fra
Isola Serafini e foce Mincio, con due stralci
esecutivi, nonché uno studio della Compagnie
Nationale du Rhòne per la regimazione del
Po tra Foce Adda e Foce Mincio, che vedrebbe
come soggetto il succitato Aipo;
Valutato che la sistemazione multiobiettivo
del Po, attraverso la regimazione, è rilevante
sia ai fini commerciali, che turistici, nonché
agricoli ed ambientali in quanto tale intervento
dovrebbe ripristinare i livelli ordinari
di 30 anni fa, mediante interventi di regimazione
delle portate tra Foce Adda e Foce Mincio
e risulta strategica per la media valle padana,
sotto molteplici aspetti ed in primis permette
sia una navigazione interna nel corso di
tutto l’anno sia a fini commerciali che turistici,
togliendo traffico pesante dalle strade e
conseguente minor inquinamento atmosferico
di una zona sud-lombarda, già critica dal
punto di vista ambientale.
Quindi la produzione di energia pulita attraverso
nuove centrali idroelettriche ed una contestuale
riforestazione e rinaturazione delle golene
nel tratto interessato da tale regimazione.
Da ultimo un innalzamento delle quote di
portata e rallentamento della velocità della
corrente fluviale, che permette una migliore
e diversa irrigazione a fini agricoli evitando
la dispersione di risorse nelle continue
estensioni delle prese d’acqua.
Il progetto si inserisce quindi nelle nuove
politiche sostenibili che coniugano economia
ed ambiente, con il varo di una vera politica
trasportistica intermodale acqua-ferro-gomma;
Valutato che tale intervento va inserito
nel programma “grandi opere” del Governo
su proposta di Regione Lombardia e dei soggetti
facenti parte dell’intesa interregionale;
IL CONSIGLIO PROVINCIALE IMPEGNA IL PRESIDENTE
A:
·
Sollecitare il presidente Roberto Formigoni
affinché renda disponibili i fondi residui
e non impegnati da Regione Lombardia sulle
LL.380/90, 413/98 e 350/03 e quota parte delle risorse rinvenute dal
passaggio delle aree dell’ex Consorzio del
Canale Navigabile al demanio regionale per
l’equivalente di circa 1.000 miliardi delle
vecchie lire, per gli interventi indicatici
con particolare riferimento al Terminal di
interscambio fluviale Porto di Cremona, allo
sviluppo delle rete ferroviaria di collegamento
lungo canale navigabile da Cremona a Tencara,
ivi compresa l’infrastrutturazione stradale
di connessione con il lodigiano.
·
Sollecitare AIPO per procedere con gli interventi
e le modalità attuative della sistemazione
del Po mediante regimazione del tratto Cremona-Foce Mincio interessando
le amministrazioni rivierasche;
·
Sensibilizzare il Ministro all’Ambiente nel
proseguire l’iter del decreto 152 con i regolamenti
attuativi;
·
Intervenire presso i Ministeri competenti
e le Commmissioni parlamentari per inserire
il Po quale asse strategico intermodale della
Valle padana catalizzando investimenti nazionali
volti all’insediamento produttivo, rinaturazione
ambientale, sviluppo del turismo in connessione
con i Balcani.
I consiglieri provinciali:
Antonio Gardani
Giovanni Scotti
Pierattilio Superti
 
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