15 Settembre, 2002
Stiamo lavorando per offrire un servizio innovativo per la certificazione energetica degli edifici.
Di fatto, però, la manovra ha eliminato l’unica sanzione che spingeva verso la certificazione: la nullità dei contratti stipulati senza il documento.
“Stiamo lavorando per offrire un servizio
innovativo per la certificazione energetica
degli edifici. Spero che il governo modifichi
la sua posizione”.Così il presidente della
Provincia Giuseppe Torchio commenta la notizia
dell’eliminazione dell’obbligo di allegare
il certificato energetico ai contratti di
compravendita e di affitto degli immobili,
prevista da un emendamento presentato dal
governo. Secondo l’autorevole quotidiano
“Il Sole 24 ore”, “in teoria quello che la
manovra ha spazzato via è solo la necessità
di presentare il certificato per l’affitto
o la vendita. Resta, in linea generale, l’obbligo di dotarsi
del certificato secondo le scadenze prefissate.
Di fatto, però, la manovra ha eliminato l’unica
sanzione che spingeva verso la certificazione:
la nullità dei contratti stipulati senza
il documento. Senza rischio e senza controlli,
difficilmente i proprietari saranno incentivati
a pagare per certificare l’efficienza dell’immobile.
Il certificato resta quindi di fatto vincolante
solo per i nuovi edifici, visto che è necessario
per ottenere l’abitabilità”.
Torchio è d’accordo con chi sostiene che
se l’emendamento venisse approvato si interromperebbe
un processo di sensibilizzazione che grazie
al certificato stava spingendo il mercato
immobiliare a riqualificarsi nel segno del
risparmio e dell’efficienza energetica.
Il presidente della Provincia sostiene anche
la posizione dell’assessore regionale lombardo Massimo Buscemi, che ha definito l’emendamento “uno
scivolone” perché “contrario alle direttive
europee” e “vanifica lo sforzo di sensibilizzazione
portato avanti dalle Regioni più virtuose”,
tra cui Lombardia, Emilia Romagna, Liguria e Trentino Alto Adige che
in Italia ha fatto da apripista.
Anche il vicepresidente Agostino Alloni commenta
negativamente l’emendamento governativo:
“In primo luogo - afferma Alloni – esporrà
probabilmente l’Italia a una sanzione da
parte dell’Unione Europea: l’Italia era arrivata
per ultima a recepire la Direttiva sull’efficienza
energetica degli edifici, con il precedente
governo, ed ora rimetterebbe tutto in discussione.
In secondo luogo, questo atteggiamento la
dice lunga sulla reale volontà di questo
governo di combattere la dipendenza energetica
anche attraverso azioni concrete volte a
favorire l’efficienza e quindi il risparmio”.
Fonte provincia di cremona
 
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