15 Settembre, 2002
Accordo di programma relativo all’ampliamento dell’Acciaieria Arvedi
Martedì la Giunta Provinciale approverà definitivamente l’indizione dell’Accordo di programma relativo all’ampliamento dell’Acciaieria Arvedi, cui aderiranno anche i Comuni di Cremona e Spinadesco. La Regione Lombardia, dopo numerosi incontri di approfondimento con tutte le parti interessate ha comunicato che non intende essere parte attiva nell’Accordo, limitandosi a fornire la disponibilità a collaborare da parte dei suoi uffici.
Con questo Accordo, la Provincia provvederà a rendere operativo in tempi brevi il Piano Attuativo del Comune di Spinadesco relativo all’ampliamento.
La volontà di utilizzare questo strumento legislativo nasce dalla decisione del Tar di Brescia che, esaminando il ricorso a suo tempo presentato per l’annullamento, previa sospensiva, del decreto della Regione Lombardia di esclusione da Via (Valutazione Impatto Ambientale); il Tar, infatti, ha deciso di non sospenderne l’efficacia. In data 4 maggio, lo stesso Tribunale Amministrativo ha ritenuto opportuno richiedere alla Regione alcune integrazioni prima di assumere ogni decisione, rinviando la trattazione dell’istanza al prossimo 11 novembre.
“Stiamo lavorando perché si arrivi il più rapidamente possibile e nel rispetto delle norme ad una soluzione, consci che la portata sociale ed economica dell’investimento posto in essere dall’Acciaieria Arvedi ha ricadute notevoli sui livelli occupazioni e sull’intero tessuto economico” commenta il presidente Giuseppe Torchio, “L’Accordo di Programma è l’unica soluzione percorribile, pienamente rispettosa della legislazione vigente, in grado di permettere all’Arvedi di proseguire nei progetti in corso. Ci siamo fatti carico di quest’onere cercando di ottenere la collaborazione della Regione che, purtroppo, fatica a comprendere la rilevanza e la portata dell’ Accordo”.
La Provincia aveva, a suo tempo, posto alcune prescrizioni a livello di indagine epidemiologica (con l’intervento dell’Università di Genova) a garanzia della tutela e qualità dell’ambiente; di compensazione ambientale con la creazione di un “bosco filtro” adeguato; assicurato la disponibilità di un sito per gli inerti e per lo smaltimento dei rifiuti; richiesto l’opera di restauro del Mulino di Spinadesco e la realizzazione di un percorso ciclabile, parallela alla via Milano.
 
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