15 Settembre, 2002 Molto partecipata la prima riunione dell’Osservatorio provinciale sul credito “Vogliamo innanzitutto ascoltare voi, le vostre idee e le vostre proposte – ha esordito il Prefetto –
E’ stata molto partecipata la prima riunione
dell’Osservatorio provinciale sul credito,
organizzato dalla Prefettura e coordinato
dal Prefetto Tancredi Bruno di Clarafond.
La riunione, che si è tenuta nella sala consiliare
della Provincia, era probabilmente la prima
che si tiene a livello lombardo, ed ha visto
la partecipazione di numerosi rappresentanti
degli istituti di credito presenti sul territorio.
“Vogliamo innanzitutto ascoltare voi, le
vostre idee e le vostre proposte – ha esordito
il Prefetto – Abbiamo l’obiettivo di costruire
un linguaggio comune fra chi eroga e chi
utilizza il credito. In alcuni degli interventi
che ci sono stati richiesti anche prima dell’istituzione
di questo organismo da parte del Governo
– ha proseguito – abbiamo infatti visto che
semplicemente le parti non riuscivano a capirsi,
e in più di un’occasione è bastato favorire
da parte nostra il dialogo, nel rispetto
delle autonomie di ciascuno, perché riuscissero
a parlare la stessa lingua”.
Il dottor Di Matteo, dirigente della Prefettura,
è entrato nel merito del significato della
riunione.
“Abbiamo tenuto incontri con le istituzioni,
le categorie produttive, i sindacati eccetera.
Ci è stato evidenziato come sia peggiorato
il rapporto tra il sistema del credito e
le imprese, soprattutto per quelle di piccole
dimensioni e per l’artigianato: maggiori
garanzie richieste, minori crediti erogati,
maggiori costi, allungamento delle procedure
e richieste di rientro. Noi – ha aggiunto
– non vogliamo criminalizzare nessuno. Ci
preme invece lavorare a una strategia congiunta
per supportare questo rapporto e rinnovare
la fiducia fra le parti. Inoltre auspichiamo
che una parte sempre più ampia del sistema
creditizio aderisca agli accordi per misure
concrete già messe in campo dalle istituzioni
locali, Provincia e Camera di commercio in
primis, per far fronte alla crisi e sostenere
chi da essa è colpito più duramente. Gli
obiettivi dell’Osservatorio sono dunque sostanzialmente
due: un monitoraggio costante dell’evoluzione
del credito nel territorio, e per questo
chiediamo ai vostri istituti di farci avere
i dati in vostro possesso, anche di carattere
tendenziale, e la rimozione di eventuali
ostacoli al dispiegamento dei rapporti di
mercato”.
Poteva essere un incontro semplicemente di
rottura del ghiaccio, invece dagli interventi
sono venute anche proposte concrete, oltre
all’illustrazione, da parte dei dirigenti
bancari, di ciò che i loro istituti hanno
messo in campo in una situazione difficile
e delicata, resa ancor più complessa dall’entrata
in vigore della direttiva “Basilea 2”.
Che cosa potrebbe fare lo stato? Per esempio
potrebbe, ha detto il rappresentante del
gruppo Mps, anticipare i tempi di pagamento
dei crediti commerciali, o dare la possibilità
alle aziende di sospendere, temporaneamente,
gli accantonamenti dei Tfr e di poter utilizzare
quelle risorse.
Il rappresentante di Unicredit ha sostenuto
che per arrivare a una convergenza di interessi
tra clienti e banche è necessari conoscere
tutti gli elementi di ogni singola situazione.
Ha chiesto pertanto che, quando un operatore
si rivolge alla Prefettura, nell’affrontare
il “caso” vengano coinvolti tutti gli istituti
di credito e tutti gli attori con cui tale
operatore sta operando.
Una proposta giusta, ha risposto De Matteo,
che potrebbe essere perseguita quando c’è
l’accordo da parte di tutti.
Dopo altri interventi (Cassa Padana, Cariparma,
Intesa San Paolo) la riunione è stata chiusa
dal Prefetto con l’impegno a rivedersi, con
i nuovi dati a disposizione, al più presto.