15 Settembre, 2002
Dispositivo del Coordinamento Nazionale SEL
Sinistra ecologia e libertà sospende i tavoli di trattativa regionali
Dispositivo del Coordinamento Nazionale SEL
Sinistra ecologia e libertà sospende i tavoli
di trattativa regionali
Il coordinamento nazionale di Sinistra Ecologia
e Libertà è impegnato a promuovere su tutto
il territorio nazionale una campagna di mobilitazione
per sostenere le lotte per la democrazia
in Iran.
La brutale e crudele repressione del dissenso,
la cancellazione di ogni prospettiva democratica
per l’attuale regime degli ayatollah mete
alla prova il mondo intero. Chiediamo che
vengano adottate tutte le misure, che escludano
esplicitamente il ricorso alla forza militare,
atte a rendere incisiva le iniziative della
comunità internazionale per la protezione
dei cittadini iraniani e per garantire il
ripristino delle agibilità democratiche.
Per questo motivo intendiamo promuovere e
sostenere tutte le iniziative già in campo
e quelle che riusciremo a costruire.
Sel aderisce alla tre giorni in difesa della
Costituzione repubblicana promossa, ad Acquasparta,
da Articolo 21 ed altre associazioni, così
come intende prendere parte alle iniziative
che verranno promosse dalle reti civiche
e dai movimenti sociali e ambientali che
si stanno moltiplicando su tutto il territorio
nazionale, a partire dalla difesa dei beni
comuni e dalla netta opposizione al Ponte
sullo stretto e alle centrali nucleari.
Sel è vicina a tutte/i le lavoratrici/ori
che lottano per il mantenimento del posto
di lavoro e si impegna ad un’azione politica
per la piena occupazione, il contrasto alla
precarietà e per la democrazia nei luoghi
di lavoro.
Esprime la massima solidarietà alla Procura
di Reggio Calabria per l’attentato subito
da chi sta sferrando un’iniziativa contro
le mafie più sanguinarie, colpendo non solo
le organizzazioni militari ma anche gli essenziali
interessi economici che ne costituiscono
il cuore. Ritiene perciò ancora più urgente
una campagna di mobilitazione contro le mafie
e contro quei provvedimenti che ne favoriscono
oggettivamente gli interessi, a partire dallo
scudo fiscale e dalla nuova normativa sul
sequestro dei beni confiscati.
Il coordinamento nazionale si è inoltre soffermato
sulla situazione politica e sulle prossime
scadenze elettorali. Le prossime elezioni
regionali sono un banco di prova della politica
nazionale. Il Pd rischia di essere subalterno
all’Udc ed all’idea che quel partito ha di
coalizione di governo. Sulle privatizzazioni
dei beni comuni, sull’accettazione del nucleare,
del ponte sullo stretto, sulla sanità il
Pd aderisce, in nome di una futuribile alleanza
alternativa a Berlusconi, ai contenuti che
il partito di Casini esprime. Il Pd rinuncia
persino allo strumento sul quale si è fondato,
le primarie, per aderire alle logiche di
palazzo del suo nuovo alleato e sancendo
il divorzio da quel popolo, compreso quello
“viola”, che viene guardato con sospetto
e fastidio in ogni manifestazione di partecipazione
democratica . Il Pd sta materialmente distruggendo
l’idea di un’alternativa di governo alla
destra, consegnando l’opposizione di questo
paese ad un futuro di inciuci e di assenza
di alternativa. Le elezioni regionali pugliesi
sono, per questi motivi, un centro essenziale
delle politiche di tutte le forze democratiche.
Il Pd vuole una sinistra asservita ai programmi
della destra moderata e liberista o la indica
come nemico esplicito. La candidatura di
Nichi Vendola è la candidatura della buona
politica contro quella degli intrighi di
palazzo. È il mandato popolare che si rinnova
contro l’ostilità, non solo ad un leader
della sinistra, ma al proprio stesso popolo.
In molte regioni l’Udc pone l’esclusione
della sinistra come pregiudiziale. Non accetteremo
di essere discriminati, per altro senza che
da nessuna parte si stia facendo nessun serio
confronto sui programmi.
È, dunque, aperto un problema nazionale del
quale Sel intende discutere direttamente
con i rappresentanti nazionali delle forze
politiche, a partire dal Pd, Italia dei Valori,
Rifondazione Comunista, Pdci, Verdi, Psi
e intanto sospende ogni trattativa sulle
prossime elezioni regionali e rinnova l’appello
a tutte le forze intellettuali, democratiche
e civili di questo paese affinché prendano
parola contro il ritorno di una politica
delle alleanze che si basa solo sul politicismo
e calpesta ogni rigore etico nella formazione
delle scelte.
fonte: Sel Cremona
 
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