15 Settembre, 2002
Baratto Cava S.Sigismondo contro no terreno alla chiesa romena
Baratto è di infima qualità. Bassa politica
La Regione Lombardia, diretta dalla destra,
vuole aprire una Cava di fronte a San Sigismondo,
a due passi dall'Ospedale di Cremona. Una
ubicazione che fa a pugni con ogni rispetto
del paesaggio e della salute.
Il Partito Democratico è contrario. Anche
la Lega Nord si é dichiarata contraria, addirittura
con una propria mozione in Consiglio Provinciale.
Invece il Popolo delle Libertà (ma quale
libertà?) è favorevolissimo, in ossequio
agli ordini formigoniani.
Ora la questione dovrà investire il Consiglio
Comunale dove giace una mozione contraria
presentata dal PD che, se la Lega fosse coerente,
rischierebbe di passare.
Ma ecco che si profila all'orizzonte l'ipotesi
del mercimonio di bassa... lega.
Sembra che il PDL abbia detto ai bossiani
nostrani: se voi votate a favore della cava
con noi, noi voteremo con voi contro la messa
a disposizione di territorio comunale ai
fedeli della Chiesa rumena.
Se fosse semplicemente: io do una cosa a
te, tu dai una cosa a me.... non ci sarebbe
molto da dire.
Ma qui il baratto è proprio di infima qualità.
Bassa politica.
IL PDL sta bluffando e cerca di far cedere
la Lega con in mano .... una scala buca.
Perché non esiste alcuna possibilità di concedere
un appezzamento di terreno comunale alla
Chiesa rumena. Come non esiste la possibilità
per il Comune di concedere un proprio terreno
a nessuna Chiesa.
Sarebbe un precedente straordinaramente impegnativo,
oltre ogni ragionevole limite. Al quale lo
stesso PD credo dovrebbe essere contrario.
Da quel punto in avanti, infatti, qualsiasi
professione religiosa (islamici, buddisti,
protestanti, testimoni di Geova, gli stessi
cattolici...) si sentirebbe in diritto, a
Cremona, di richiedere un terreno comunale
per costruire un proprio luogo di culto.
E non sarebbe più possibile dire di no senza
perdere la faccia.
Ecco perché il PDL ha in mano una scala buca
e la Lega dovrebbe avere il coraggio e la
coerenza di "andare a vedere".
Cosa diversa, come a suo tempo aveva proposto
la Giunta di centrosinistra, sarebbe intercedere
nella ricerca di un terreno privato che la
Comunità religiosa rumena, come qualsiasi
altra, volesse acquistare con propri fondi
per costruire il proprio luogo di culto.
Un po' ciò che fece la Provincia di Cremona
anni fa nei confronti della comunità Shik.
Si profila invece un triste baratto costruito
sul nulla. Ulteriore dimostrazione di come
la destra cremonese sta esprimendo una classe
dirigente assolutamente non all'altezza della
responsabilità che, purtroppo, i cremonesi
le hanno affidato.
Dario Antoniazzi
 
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