15 Settembre, 2002
La vergogna dei costi della politica di Paolo Carletti
Il finanziamento pubblico della politica uscito dalla porta del referendum del '91 è rientrato dalla finestra
La vergogna dei costi della politica di Paolo
Carletti
Il finanziamento pubblico della politica
uscito dalla porta del referendum del '91
è rientrato dalla finestra
Diciamo la verità, la vergona dei costi della
politica non sono gli
stipendi degli amministratori comunali ma
le faraoniche indennità che
spettano ai consiglieri delle società collaterali
agli enti locali.
Questo è il modo di porre la questione, senza
paura delle levate di
scudi dei vari dipietrini o grillatori vari
che fanno della demagogia a
buon mercato il loro pane quotidiano.
Vi pare normale che un consigliere ALER prenda
quanto un assessore comunale?
Va bene l'impegno, ma quante volte credete
che si riunisca il consiglio
d'amministrazione ALER in un anno?
Altro che diminuire le mensilità degli assessori,
andiamo a vedere dove
ci sono i Veri sprechi.
L'AEM ne è un esempio fulgido: quattro consigli
d'amministrazione per
una spesa d'indennità complessiva che supera
€ 400.000 annui
oltre gli stipendi ad innumerevoli dirigenti.
L'Azienda Elettrica Municipalizzata nasce
nel 1915 per i servizi di
energia elettrica, nel '59 acquisisce l'esercizio
dei trasporti urbani,
nel '74 l'erogazione di gas, e nell'85 il
servizio di calore, nel '92 la
gestione dei rifiuti e delle strade poi,
senza che aumentino i servizi
ed in concomitanza con la crisi economica
dei partiti, sbocciano come
margherite i consigli d'amministrazione,
con relativi consiglieri e
relative indennità, l'azienda diventa a proprietà
mista, si associa ad
altre municipalizzate formando lineagoup
che raggiunge fatturati per
diverse centinaia di milioni di euro l'anno.
In sostanza, da 15 anni aumentano i consigli
d'ammininstrazione,
aumentano i fatturati, e non aumentano i
servizi ai cittadini, anzi
aumentano i prezzi per gli stessi servizi!
(ad esempio parcheggi a
pagamento)
Come i socialisti hanno più volte affermato,
il finanziamento pubblico
della politica uscito dalla porta del referendum
del '91 è rientrato
dalla finestra delle indennità ai politici
di ogni livello con un
particolare abberrante: oggi si paga l'uomo,
non il Partito.
Tutti hanno il loro stipendietto, anche i
santarelli delle liste civiche
antipolitica si sputtanano per qualche migliaio
di euro l'anno, perchè
il gioco della seconda repubblica è questo:
soldi ce ne sono un po' per
tutti, basta che poi non si rompano troppo
i cosiddetti.
Paolo Carletti
PSI
 
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