15 Settembre, 2002
Mercoledì 8 settembre si scopre la lapide dedicata al Ten. Francesco Vitali
La cerimonia si terrà in Corso Vittorio Emanuele II n. 42
Mercoledì 8 settembre, alle ore 18, avverrà la cerimonia dello scoprimento
della lapide, voluta e realizzata dall'ANPI di Cremona, dedicata al Ten.
Francesco Vitali, Medaglia d'Argento al Valor Militare. La cerimonia si terrà
in Corso Vittorio Emanuele II n. 42, di fronte a Palazzo Ala Ponzone, edificio
sulla cui facciata la lapide verrà posizionata in questi giorni.
È qui che il 9 settembre del 1943 trovò la morte il Ten. Vitali in uno
scontro con le truppe tedesche che, provenienti dal ponte sul Po, stavano
occupando la città. La lapide, in marmo botticino, che viene collocata tra le
due finestre alla sinistra dell'ingresso di Palazzo Ala Ponzone, reca incisa la
scritta:
"Il 9 settembre 1943 qui cadde eroicamente il Ten. Francesco Vitali,
Medaglia d'Argento al Valor Militare, combattendo contro truppe corazzate
naziste mosse all'occupazione della città. I partigiani cremonesi ne additano
l'alto esempio perché nessuno dimentichi l'alto costo della Libertà".
Alla cerimonia sarà presente il Sindaco Gian Carlo Corada, interverranno
inoltre i componenti della Giunta Comunale e le massime autorità civili e
militari.
La mattina del 9 settembre 1943, provenienti da Porta Po, i militari tedeschi
avanzavano, come stavano facendo in altri quartieri, per occupare la città.
Venivano avanti riparandosi dietro le colonne del Teatro Pochielli e dietro i
loro carri armati. In corso Vittorio Emanuele all'altezza di Palazzo Ala Ponzone,
si era posizionato il Ten. Francesco Vitali, di stanza alla Caserma Manfredini,
originario di Treviglio, con una decina di militari, che avevano portato un
vecchio cannone. Ferito dalle raffiche sparate dai militari tedeschi,
l'ufficiale italiano non si perse d'animo e diede ordine di resistere sparando e
così fu per alcuni assalti. Al termine dello scontro, colpito da una raffica di
mitra, cadde morto. I suoi soldati, che lo avevano portato al riparo in un
androne di via Ala Ponzone, vennero fatti prigionieri. Il Ten. Vitali aveva 27
anni. Con questo gesto, i militari di stanza alla Caserma Manfredini, anziché
darsi alla fuga come stava avvenendo in altre parti del Paese, dimostrarono il
loro spirito di servizio e di attaccamento alla Patria.
 
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