15 Settembre, 2002
A 25 anni dalla morte di Giorgio Amendola (di Deo Fogliazza)
Un comunista italiano a tutto tondo, democratico ed antifascista, unitario e riformista, quando ancora questo termine non andava molto di moda ...
A 25 anni dalla morte di Giorgio Amendola
25 anni fa moriva Giorgio Amendola.
Figlio di Giovanni Amendola, massacrato dai fascisti. Figlio anche della migliore tradizione liberale italiana, militante e dirigente dell'antifascismo, Giorgio Amendola fu comunista per scelta culturale e di vita.
Un comunista italiano a tutto tondo, democratico ed antifascista, unitario e riformista, quando ancora questo termine non andava molto di moda ed anzi, nella sinistra, rischiava di apparire (e veniva utilizzato) quasi come un insulto.
Europeista di primo livello, economista di solidissima preparazione, Giorgio Amendola per l'intero arco della propria vita seppe esprimere una grande capacità di direzione politica unitaria della sinistra, prima contro i fascismo, poi per la ricostruzione democratica del Paese.
Ma seppe anche impersonare una profonda volontà di cambiamento della sinistra, guardando con attenzione e capacità di sintesi alle esperienze della socialdemocrazia europea ed al maturare di una ricostruzione unitaria della sinistra, oltre le fratture e le divisioni figlie della prima parte del secolo scorso.
Di Amendola porto un ricordo vivo, della sua presenza imponente ma cortese, della voce possente con la quale sapeva porgere argomenti di grande razionalità e, nel contempo, di grande seduzione.
Al suo insegnamento ho guardato per tantissimi anni, fin dall'inizio del mio impegno in politica. Anche quando farlo poteva risultare di una qualche scomodità.
Ripenso con emozione ai suoi ultimi giorni di vita, allo splendido rapporto con la moglie Germaine, conosciuta a Parigi, prima dell'invasione nazista, durante un ballo popolare in piazza il 14 luglio, anniversario della Rivoluzione Francese. Si sposarono poco dopo e vissero una lunghissima storia insieme, fino a quando morirono a pochi giorni uno dall'altra.
A lui vada un caro ricordo, espresso con gratitudine per ciò che ha fatto nella sua lunga vita per l'Italia, per la democrazia ed il movimento dei lavoratori.
Deo Fogliazza
 
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