Esce oggi nelle librerie LA PROTEZIONE NEGATA, il primo rapporto curato da
ICS sul diritto il asilo. Il volume, edito da Feltrinelli, è arricchito da una
prefazione di Andrea Camilleri.
ICS, con l'esperienza di un'organizzazione che da anni è impegnata nella
protezione dei rifugiati anche nei paesi di origine e nelle aree di crisi,
racconta la condizione dei rifugiati presenti in Italia e il livello di rispetto
del diritto di asilo.
Il quadro che ne emerge è desolante. “La protezione è negata”
commenta Gianfranco Schiavone, vice presidente ICS “Negata quando chi fugge
da guerre e persecuzioni si ritrova rinchiuso in centri di detenzione dove
dignità e diritti sono schiacciati. Negata quando si preferisce investire nella
protezione delle frontiere piuttosto che nella protezione e nell'accoglienza
delle persone. Negata perché in Italia manca ancora una legge sul diritto di
asilo”.
ICS ha elaborato informazioni, dati, racconti, testimonianze insieme a enti e
operatori con i quali da anni condivide il cammino di difesa del diritto di
asilo. E' nato così un lavoro puntuale che abbraccia tutti i temi relativi al
diritto di asilo. Dall'analisi della normativa, ai percorsi di accoglienza e di
integrazione.
Sono state analizzate le scarse risorse economiche destinate all'asilo,
comparandole con gli alti costi del trattenimento e della detenzione nei CPT. Se
accogliere un rifugiato costa poco più di 18 euro al giorno, trattenere un
cittadino straniero in un centro di detenzione costa quotidianamente oltre 71
euro a persona.
Allo stesso modo si raccontano i drammatici luoghi della frontiera e gli
assurdi “percorsi a ostacoli” della procedura per ottenere il riconoscimento
dello status di rifugiato.
ICS denuncia, quindi, l'assenza di un sistema di raccolta dati in Italia e
rielabora le statistiche esistenti. Emerge che la popolazione rifugiata in
Italia è ben più alta di quanto dichiarato dalle istituzioni centrali:
risultano esserci, infatti, circa 19.000 persone esterne ai dati statistici
ufficiali, “rifugiati invisibili”. Una lacuna statistica che fa perdere alle
persone l'opportunità di godere della protezione e alle istituzioni centrali
l'occasione di godere di sostanziosi finanziamenti europei.
Come commenta Camilleri nella bella prefazione, ci si trova di fronte alla “istituzionalizzazione
del rifiuto a priori dell'ospitalità a chi ne avrebbe invece tutto il diritto”.
Conclude poi lo scrittore “Il diritto di asilo è sancito da trattati e
leggi internazionali. Ma non credo che esistano trattati e leggi che impongano
il dovere di asilo. Teoricamente, non dovrebbe essercene bisogno perché
accogliere nella propria casa chi viene a chiedere riparo è un moto spontaneo,
istintivo dell'uomo. Vuol dire che da noi questo spontaneo gesto di umanità lo
si va perdendo
”