15 Settembre, 2002
Patrocinio al libro sul tifo grigiorosso
L'On. Torchio risponde al consigliere Borghetti
Ha risposto il Presidente della Provincia On. Torchio all'interrogazione del
Consigliere Provinciale di An Maurizio Borghetti sul patrocinio al libro del
tifo ultras cremonese. "In commissione bilancio - ha esordito il consigliere -
la minoranza ha chiesto notizie dei libri acquistati o patrocinati. Da una mia
ricerca, ho visto che la Provincia e il Comune hanno patrocinato il volume 'Noi
siamo Cremonesi'. Sembrerebbe un excursus sul tifo grigiorosso, ma non è così".
Per il consigliere non è né una questione economica, né politica, ma di
opportunità. "Mancano fatti sportivi e abbondano descrizioni di scontri, le
forze dell'ordine sono denigrate, passa un messaggio di violenza, anziché di
pacificazione. L'impressione è che il libro non sia stato letto da chi lo ha
patrocinato. Il libro non lo ha riletto forse neanche chi lo ha scritto".
"Non siamo nelle condizioni di entrare nel merito perché il patrocinio viene
richiesto durante la fase preliminare di una pubblicazione - ha risposto Torchio
-, mentre si verifica sulle realtà private e pubbliche che alla fine possono
assicurare un determinato plafond. Di fatto, lo abbiamo concesso". E ha
proseguito: "gli Ultras non esprimono in toto il carattere dei tanti
appassionati della nostra squadra, ma ne sono una componente fondamentale, il
libro ci è parso una testimonianza a difesa della cultura popolare dei
sostenitori del calcio cremonese". Ha quindi ricordato la presentazione con l'Ass
Biondi e il Pres. Domenico Luzzara allo Stradivari con centinaia di persone,
gemelli della reggiana e altre tifoserie e che proprio l'Ufficio politico della
Questura aveva insistito perché la Provincia andasse: "la presenza istituzionale
era ed è elemento di grande importanza; c'era esasperazione nei confronti del
nuovo assetto di governance della squadra, poca euforia per le prospettive di
retrocessione. Il volume era una occasione di sensibilizzazione all'opinione
pubblica che definisce il fenomeno ultras soprattutto violento ed è un fenomeno
più complesso". Per Torchio occorre evitare mitizzazione ma anche
demonizzazioni, mantenendo la massima obiettività nel giudicare un percorso
fatto di momenti felici, ma anche di errori". Il richiamo all'attualità: "il
calcio ha un'eredità ingombrante, oggi occupa la maggior parte dell'informazione
anche giudiziaria, ciò condiziona la nostra sensibilità. Entrano sentimenti
apposti, disordini, disparità sociali, ideologie".
L'ammissione dell'esistenza di un problema anche culturale: "ed è proprio per
questo che le istituzioni non possono ritenersi escluse". "Noi stessi - ha
concluso - abbiamo promosso la corretta fruizione dello spettacolo calcistico".
Il club grigiorosso realizzato dal Presidente del Consiglio Mariani, l'apertura
a Borghetti a partecipare a prossime occasioni per confrontarsi con le tifoserie
e vedere insieme di raggiungere obiettivi diversi. Con la consapevolezza che:
"l'impegno delle forze dell'ordine è enorme, in tutte le città in cui si muovono
le squadre, le istituzioni devono esserci".
Replica finale di Borghetti: "c'è stato un errore: si consiglia di dare il
patrocinio quando si è letto il contenuto, per capire se il volume finito
risulta consono con l'Ente istituzionale, non si demonizza nessuno, ma se l'ente
mette il suo simbolo, il contenuto deve essere in sintonia con le proprie
finalità. Da parte mia per il resto nessuna difficoltà al confronto". E ultima
parola a Torchio: "Forse non ci si rende conto della platea generale della
tifoseria delle altre città, non voglio difendere gli ultras cremonesi, ma nel
contesto non abbiamo il primo posto della turbolenza. Andiamo a fare questa
valutazione con loro".
 
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