15 Settembre, 2002
Andrea Amati in mostra a Genova
Primo significativo passo della collaborazione tra le città di Cremona e Genova
Il Comune di Cremona, insieme all'Ente Triennale degli Strumenti ad Arco, ha
promosso la mostra "Andrea Amati a Genova – Capolavori della liuteria cremonese
in mostra", in programma a Genova, Musei di Strada Nuova - Palazzo Tursi, dal 18
maggio al 10 giugno 2007. Questo evento, per il quale è stato autorizzato, tra
l'altro, il prestito del violino “Il Carlo IX di Francia” di Andrea Amati,
appartenente alla collezione “Gli Archi di Palazzo Comunale”, è stato progettato
nell'ambito del Protocollo d'Intesa tra il Comune di Cremona, nella persona del
Vice Sindaco Luigi Baldani, e il Comune di Genova, nella persona dell'Assessore
Anna Castellano, per lo sviluppo e la promozione del turismo. Il Protocollo,
approvato dalla Giunta Comunale il 20 ottobre 2004, è stato poi siglato dal
Sindaco di Cremona, Gian Carlo Corada e dal Sindaco di Genova Giuseppe Pericu.
Genova è stata, nel 2004, Capitale europea della Cultura e ha voluto
continuare, attraverso l'organizzazione di eventi e collaborazioni con città
importanti, a mantenere l'attività allora intrapresa. D'altro canto la legge
quadro sul turismo favorisce le iniziative che promuovono le forme di
concertazione tra gli enti locali, così da concorrere alla formazione
dell'offerta turistica integrata dei beni culturali, ambientali e di attrazioni
turistiche. In questo contesto è maturata la volontà di continuare a tessere e
rendere proficua tutta una rete di rapporti sinergici tra territorio, cultura,
turismo, sviluppo economico, pur nel rispetto di affinità e omogeneità tali da
rendere condivisibili gli obiettivi da perseguire.
“Il Comune di Cremona - dichiarano il Sindaco Gian Carlo Corada, il Vice
Sindaco Luigi Baldani (che nella veste di Assessore al Turismo ha curato e cura
i rapporti con il Comune di Genova) e l'Assessore alle Attività Culturali
Gianfranco Berneri - è già tra gli interlocutori privilegiati di questa
concertazione a seguito di contatti già intrapresi e finalizzati a prevedere un
piano organico di interventi che riconosce nella conservazione e nella
valorizzazione del patrimonio culturale, oltre che nel potenziamento
dell'offerta culturale stessa, azioni strategiche capaci di favorire lo sviluppo
economico delle rispettive città. D'altra parte le due realtà sono accomunate da
determinati aspetti, il principale dei quali è senz'altro la valorizzazione dei
violini storici. Da qui la piena disponibilità della nostra Amministrazione alla
realizzazione della mostra che verrà inaugurata nel capoluogo ligure il 18
maggio prossimo”.
“Entrambe le città - proseguono il Sindaco, il Vice Sindaco e l'Assessore
Berneri - mirano ad attuare iniziative di riorganizzazione e rilancio dei
servizi culturali, intese come infrastrutture essenziali per lo sviluppo della
città, integrando organicamente attività educative, espositive, conservative, di
documentazione, di ricerca, di formazione, di promozione anche turistica, che si
aggiungono, valorizzandoli, ad interventi già avviati o programmati da soggetti
pubblici e privati. Cremona e Genova hanno insomma ritenuto opportuno e
conveniente porsi in reciproca sinergia per realizzare azioni coordinate ed
integrate in materia di valorizzazione e promozione di beni culturali, in modo
da perseguire comuni obiettivi in termini di efficienza, efficacia e qualità. Le
due città, per rafforzare i rapporti esistenti e promuovere il turismo e la
cultura, intendono valorizzare ulteriormente le loro antiche tradizioni
realizzando iniziative comuni: la mostra "Andrea Amati a Genova – Capolavori
della liuteria cremonese in mostra" non è che la prima tappa di un percorso che
ci auguriamo sempre più intenso”.
Il Protocollo d'intesa siglato tra il Comune di Cremona e Genova prevede:
intensificare i rapporti di collaborazione tra le due città; senza dimenticare
di informare i rispettivi livelli provinciali e regionali sugli accordi promossi
e sui programmi operativi messi in cantiere; realizzare iniziative congiunte di
promozione che leghino luoghi, eventi e ricorrenze particolarmente significative
per le due città e, in particolare, approfondire e strutturare, nell'ambito
delle diverse tematiche, un intervento significativo all'interno delle
molteplici manifestazioni; attivare uno scambio reciproco di informazioni
turistiche attraverso siti web già esistenti e la distribuzione di materiale
turistico presso appositi punti informativi; realizzare scambi di eventi e
iniziative culturali al fine di sviluppare la collaborazione, nell'ambito della
cultura e dello spettacolo; incentivare la collaborazione tra imprese turistiche
e gli operatori del settore delle due città, al fine di realizzare iniziative
comuni di promozione turistica, nonché di favorire lo sviluppo economico e
imprenditoriale delle due realtà, valorizzando innanzitutto le potenzialità
sociali e ambientali delle stesse.
Cremona, 11 maggio 2007
*
ANDREA AMATI 18 maggio - 10 giugno 2007
A GENOVA
Capolavori della liuteria cremonese in mostra
Musei di Strada Nuova - Palazzo Tursi
Genova - Via Garibaldi
LA NASCITA DEL VIOLINO E DELLA LIUTERIA:
DA ANDREA AMATI A GUARNERI "DEL GESÙ"
Capolavori della liuteria cremonese
Grandi interpreti esigono grandi strumenti. Questo è il filo che lega
strettamente Genova a Cremona: un impareggiabile violinista come Paganini non
poteva che suonare su un grandissimo strumento della insuperata scuola classica
cremonese. La sua scelta è caduta su un Guarneri “del Gesù”, che per la sua
potenza sonora è stato battezzato, da Paganini stesso, “Il Cannone”. Ma Guarneri
poteva costruire violini di questa levatura perché da più di un secolo e mezzo,
a Cremona, una famiglia di liutai, gli Amati, faceva scuola nella liuteria del
mondo ed aveva impostato i canoni per la costruzione degli strumenti ad arco.
Dalla bottega di questa famiglia è probabilmente uscito anche Stradivari, ma
certamente il suo capostipite Andrea Amati, nato nel 1505 circa, può essere
considerato il padre del violino come oggi lo conosciamo. La sua fama, già nella
prima metà del ‘500, era tale che la corte di Carlo IX di Francia gli
commissionò un intero concerto di oltre 30 strumenti, tra cui il violino “Carlo
IX”, realizzato nel 1566 e considerato un capolavoro dell’arte della liuteria
cremonese. Ecco la ragione della mostra “Andrea Amati a Genova”: capire come è
nato il violino dalla genialità di questo personaggio significa capire come si
arriva ad un Guarneri “del Gesù” e al suo “Cannone” e si chiude così il cerchio
su chi ha saputo trarre da questo strumento il massimo delle espressività
vocali. Per la prima volta il violino “Carlo IX” sarà esposto nella stessa sala
dove si trova il “Cannone”. Cremona e Genova unite dunque nel suono magico dello
strumento musicale per eccellenza: il violino cremonese. Il gruppo di esperti
che ha lavorato sul versante delle due città, con significativi approfondimenti
scientifici, darà vita ad una giornata di studi su “I capolavori della liuteria
cremonese a confronto” con una importante collaborazione che ci auguriamo possa
proseguire anche in futuro in questo affascinante campo. A Cremona poi, nel
prossimo autunno, la grande mostra “Andrea Amati Opera Omnia” completerà il
percorso di conoscenza sul grande padre della liuteria e sarà davvero
imperdibile per tutti gli appassionati.
Musei di Strada Nuova Palazzo Tursi – Via Garibaldi - Genova
Orario: da martedì a venerdì: 9 – 19
Sabato e domenica 10 – 19
Lunedì: chiuso
Info_
Biglietteria – Bookshop Musei di Strada Nuova - tel. + 39 010 2759185
biglietteriabookshop@comune.genova.it
www.museigenova.it
www.museopalazzotursi.it -
www.paganini.comune.genova.it -
www.entetriennale.it
Si ringrazia per la collaborazione:
Rotary Club Genova Centro Storico
Associazione “A Compagna di Zeneixi”
Andrea Amati (ca 1505 - 1577)
Violino 1566 - Carlo IX
Conosciuto universalmente come Carlo IX, il violino è considerato uno
degli strumenti costruiti per la camera musicale del re di Francia, gruppo
composto da 38 strumenti ad arco.
Il violino porta segni inequivocabili di nobiltà reale: il motto Pietate
et Iustitia visibile parzialmente sulle fasce, quel che si è conservato
delle decorazioni del fondo con le armi del re di Francia e le figure della
pietà e della giustizia.
Alcuni di questi strumenti, conservati attraverso i secoli, continuano ad
essere ancora oggi l’unica testimonianza di questa straordinaria commessa al
liutaio cremonese. Oggi, grazie alle ricerche di alcuni studiosi, siamo a
conoscenza di dieci di questi strumenti, tutti costruiti fra il 1564 ed il 1576
durante il regno di Carlo IX. Proveniente dalla prestigiosa collezione Henry
Hottinger, passato in seguito alla casa Wurlitzer di New York, lo strumento fu
acquistato presso quest’ultima dall’Ente Provinciale per il Turismo di Cremona e
donato alla città il 25 febbraio 1966. Il Carlo IX è parte della collezione
civica di strumenti musicali ed è esposto nella sede del Comune di Cremona.
Andrea Amati
Nato attorno al 1505, capostipite della famiglia Amati, Andrea giunse a
determinare la forma violino così come ancora oggi la conosciamo. Egli elaborò
un metodo costruttivo completo, che permise di realizzare in maniera efficiente
strumenti sempre diversi fra loro , ma dalle caratteristiche generali costanti.
Andrea Amati morì alla fine del 1577, la sua bottega fu attiva, per un altro
secolo e mezzo, grazie all’attività dei figli, Antonio e Gerolamo, del nipote
Nicolò e del pronipote Gerolamo II.
Bartolomeo Giuseppe Guarneri (1698-1744)
Violino 1743 - Il Cannone
Il violino di Niccolò Paganini (1782-1840), fu costruito a Cremona nel 1743
dal liutaio Bartolomeo Giuseppe Guarneri (1698-1744) detto ‘del Gesù’. Paganini
probabilmente lo ricevette in dono nel 1802 a Livorno e lo predilesse tra tutti
gli strumenti che possedeva, chiamandolo affettuosamente “il mio cannone
violino” per la pienezza del suono.
Il Cannone è uno strumento unico, perché le sue parti principali sono
giunte intatte fino a noi ed il suo valore è accresciuto dal prestigio del
celebre proprietario. La vernice è ancora quella originale e, nella parte
terminale della tavola armonica, reca il segno dell’uso da parte di Paganini
che, come tutti i suoi contemporanei, suonava senza usare la mentoniera,
poggiando il mento direttamente sullo strumento.
Il Cannone divenne un eccezionale partner per i virtuosismi di Paganini
che, grazie anche alla straordinaria estensione delle dita della mano sinistra,
sviluppò nuove tecniche violinistiche sfruttando al massimo le potenzialità
dello strumento.
Niccolò Paganini, secondo una precisa disposizione testamentaria, lasciò
il Cannone alla sua città natale, Genova, “onde sia perpetuamente
conservato”.
Il violino, insieme con altri cimeli paganiniani, dal 1851 si trova a Palazzo
Tursi, sede del Comune di Genova, e sul suo stato di conservazione vigila una
commissione di esperti, tra i quali Mario Trabucco, violinista incaricato di
suonarlo periodicamente, e Bruce Carlson, liutaio conservatore. Famosi
violinisti si sono esibiti con il Cannone in concerti in Italia e
all’estero, tuttavia rimane un privilegio riservato al vincitore del Concorso
Internazionale di violino ‘Premio Paganini’, suonare il prezioso strumento il 12
ottobre in occasione delle Celebrazioni Colombiane.
Seminario di liuteria
Andrea Amati e Guarneri “del Gesù” - Capolavori della liuteria cremonese a
confronto
Lunedì 28 maggio ore 15
Sala del Minor Consiglio - Palazzo Ducale - Genova
Introduzione di Renato Meucci
Andrea Amati e la nascita del violino
Carlo Chiesa
Storia della liuteria cremonese da Amati a Guarneri
Bruce Carlson
Lo stile della liuteria cremonese da Amati a Guarneri
Fausto Cacciatori
Studi ed indagini scientifiche sugli strumenti Amati
ore 17 coffe break
Marco Fioravanti
Studi ed indagini scientifiche sul “Cannone”
Alberto Giordano
Il violino dai tempi di Paganini ad oggi: l’estetica
Pio Montanari
Il violino dai tempi di Paganini ad oggi: l’acustica
Conclusioni di Renato Meucci
Nel corso del seminario Stefano Montanari, violinista dell’ensemble barocco
Accademia Bizantina esegue alcuni brani sul
violino Andrea Amati “Carlo IX” (1566)
Stefano Montanari
Diplomatosi in violino e pianoforte con il massimo dei voti e lode, ottiene il
Diploma di alto perfezionamento in Musica da camera con il M.tro PierNarciso
Masi presso l'Accademia Musicale di Firenze, e il Diploma di Solista con il
Maestro Carlo Chiarappa presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di
Lugano.
Il suo interesse per la ricerca filologica lo porta a rivolgere la sua
attenzione allo studio della prassi esecutiva su strumenti originali.
Dal 1995 é primo violino concertatore dell'Accademia Bizantina di Ravenna
diretta dal M.tro Ottavio Dantone.
È il primo violino del Quartetto" J.Joachim", quartetto che si dedica
all'esecuzione su strumenti originali del repertorio quartettistico che va dal
'700 a tutto l'800.
Ha tenuto stages di violino barocco e di musica da camera per la Fondazione "A.
Toscanini" di Parma , per il Conservatorio" G.Rossini" di Pesaro e per il
Conservatorio di Piacenza.
Collabora con i più importanti esponenti nel campo della musica antica, ed in
particolare con C.Rousset ed il suo gruppo " Les Talens Lyriques".
Ha inciso per le case discografiche Foné, frequenz, Denon, Opus 111,
Erato, Virgin, Tactus, Astrée, Thymallus, Simphonya, Bottega discantica,Arts, e
attualmente Decca.
E' stato docente di violino presso il Conservatorio della Svizzera italiana di
Lugano dal 1993 al 1999.
E' docente di violino barocco presso l’Accademia Internazionale della Musica di
Milano e del Corso di II° livello di violino barocco presso il
Conservatorio “B Maderna” di Cesena.
Nel prossimo autunno sarà presente in veste di Direttore con l’Opera di W.
A. Mozart “ Le Nozze di Figaro”nella stagione lirica dell’Orchestra “ I
pomeriggi musicali di Milano” in collaborazione con l’As.Li.Co.
 
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