15 Settembre, 2002
«Sono, per me, diventati ‘Luoghi’»
Viaggio di aggiornamento per insegnanti in Polonia, organizzato dal Comitato per la difesa e lo sviluppo della democrazia
“Sono, per me, diventati “Luoghi” e la L maiuscola sta ad indicare quanto sia
rimasto là, in quei boschi splendidi. Sono Luoghi che hanno sviluppato un
magnetismo che cattura il visitatore e lo rende partecipe delle tragedie di cui
tanti vorrebbero tacere. È il luogo stesso che “urla” attraverso il perimetro
delle fosse comuni, attraverso il filo spinato che gli alberi hanno inglobato e
fatto affiorare in superficie e con lo stesso silenzio dei boschi.È per tutto
questo che solo un viaggio attraverso quegli spazi – sfondi bellissimi in teatri
di morte – rende partecipe appieno il visitatore dell’orrore che li ha
attraversati. E non si lasciano poi questi Luoghi senza portarne via l’essenza e
lasciando, forse, un po’ più di pace per chi vi riposa”.
Queste frasi, scritte “a caldo” da uno dei partecipanti, possono ben
sintetizzare il senso del viaggio di aggiornamento, organizzato come sempre dal
Comitato per la difesa e lo sviluppo della democrazia, che quest’anno ha portato
una ventina di insegnanti in Polonia, sulle tracce di alcuni dei peggiori campi
di sterminio che la furia nazista abbia concepito, proprio perché pensati
esclusivamente per lo sterminio immediato di coloro che vi venivano portati. Di
Chelmno, Treblinka e Sobibor infatti non resta pressoché nulla: furono gli
stessi nazisti a smantellarne le strutture, di fronte all’avanzata delle truppe
sovietiche, e a piantare boschi su quei teatri di morte di massa, sia per non
lasciare traccia del loro operato, sia per un ultimo spregio nei confronti delle
vittime, di cui non doveva restare nemmeno il ricordo.
Il ricordo, invece, è restato: qualcuno, nonostante tutto, riuscì a evadere,
a salvarsi. E a raccontare una storia che parla di centinaia di migliaia, di
milioni di morti, gasati nei camion con i gas di scarico, o in modo più
“industriale” nelle enormi camere a gas quando si cominciò a utilizzare il
famigerato gas Zyclon B. Ebrei, prigionieri di guerra, civili, donne, bambini:
uccisi in massa e poi bruciati e sotterrati in grandi fosse comuni. Attraverso
le testimonianze, e le tenaci ricerche di storici e discendenti delle vittime,
questa storia è stata raccontata, e i partecipanti cremonesi al corso di
aggiornamento hanno potuto in un certo senso riviverne le emozioni drammatiche
visitandone i luoghi con la guida di studiosi, storici, operatori dei musei
dell’Olocausto, incontrando i giovani ebrei che si recano in quei luoghi per
pregare. A Varsavia, la delegazione cremonese ha reso omaggio alle vittime della
rivolta del ghetto.
Un’esperienza che ora potranno mettere a disposizione delle loro classi e del
percorso di approfondimento e di educazione alla democrazia che il Comitato
anche quest’anno ha intrapreso, che si manifesterà nelle celebrazioni del 27
gennaio, Giornata della memoria, del 10 febbraio, Giorno del ricordo, del 25
Aprile, Festa della Liberazione, del 9 Giugno, Festa dell’Europa e che si
concluderà con il Viaggio della memoria che nella primavera del 2008 renderà
omaggio alle migliaia di soldati italiani trucidati dalle truppe tedesche a
Cefalonia dopo l’8 settembre 1943, viaggio al quale parteciperanno centinaia di
studenti.
Nella foto: il gruppo dei partecipanti davanti al monumento in ricordo della
rivolta antinazista di Varsavia
 
Visualizza allegato o filmato
|