15 Settembre, 2002
Dalla Giunta provinciale via libera al Piano rifiuti: primato nazionale
Confermato il trend positivo grazie alla sinergia con Cittadini, Comuni e Aziende - Eccellenza nella differenziata e nel recupero energetico
La Giunta Provinciale di Cremona ha approvato all’unanimità nell’ultima seduta il Piano Provinciale rifiuti, che ora passerà all’esame del Consiglio Provinciale.Un passo importante che conferma il primato nazionale del territorio provinciale per quanto concerne la raccolta differenziata e fa il paio con il primo posto in classifica assegnato da “Il Sole 24 ore” per la qualità dell’ambiente.
Nel 2006 è stato raggiunto il traguardo del 56,8% di raccolta differenziata su scale provinciale, su un totale di rifiuto urbano prodotto di 179.655 tons, 512,5 Kg di rifiuto prodotto per abitante in un anno. Il Piano prevede ora tra i suoi obiettivi il raggiungimento nel 2011 del 64% ma, si propone anche di mettere in atto tutte le possibili iniziative per ottenere un'inversione della tendenza ormai consolidata di un costante aumento della produzione di rifiuti.
“Siamo particolarmente soddisfatti del lavoro posto in essere che ci ha condotto alla redazione di questo piano” commenta l’assessore all’Ambiente Giovanni Biondi, “il nostro territorio ha punte elevatissime di raccolta differenziata rispetto ad altri territori anche a noi vicini, ed abbiamo garantito ai nostri cittadini una gestione efficace ed efficiente del ciclo integrato. Certo, non mancano alcune zone d’ombra e senza dubbio ci sono ulteriori margini di miglioramento, ma sicuramente, il nostro punto di partenza per altri è, a tutt’oggi, il punto di arrivo”.
Le scelte fatte fino ad oggi, che hanno portato alla costruzione di un sistema efficiente ed integrato, vede tra i suoi perni il termovalorizzatore di cui è stata sfruttata sia la potenzialità per la produzione di energia elettrica sia quella termica mediante il teleriscaldamento di buona parete della città di Cremona. L'impianto, tra i primi in Italia a procedere alla valorizzazione del rifiuto, è entrato in funzione nel 1997 con la prima linea: sono passati più di dieci anni e da qui la proposta di piano di cogliere l'occasione per un suo ammodernamento sfruttando le migliori tecnologie oggi disponibili onde continuare a perseguire le politiche di valorizzazione del rifiuto non recuperabile fino ad ora adottate.
Nei giorni scorsi si è anche svolto il Forum rifiuti, che ha registrato una notevole partecipazione, che ha recepito le osservazioni giunte nelle scorse settimane e si è espresso positivamente sul nuovo Piano, rinsaldando il proficuo rapporto di collaborazione con il Comune di Cremona per compiere ulteriori passi avanti per quanto concerne la raccolta differenziata. Va ribadito che il Comune di Cremona si trova in anticipo rispetto alla data del 2009 per il raggiungimento dell’obiettivo di bilancio energetico, assestandosi già ora al 90%.
“In provincia di Cremona” aggiunge il vice presidente Alloni, “disponiamo di una filiera integrata che gestisce l’intero processo legato ai rifiuti, dalla raccolta allo smaltimento e alla valorizzazione energetica. Il fatto che ad occuparsene sia un’unica società è elemento positivo e sinergico, anche perché si parla di società pubblica che non mira al massimo profitto ma, fedele al mandato dato dagli Enti proprietari, tende al raggiungimento di risultati di pubblico interesse a favore dei cittadini e della qualità ambientale. Con il Comune di Cremona non vi è alcuna contrapposizione, anzi, proprio dalla collaborazione in atto sono scaturiti questi risultati”.
E’ da sottolineare, infine, l’importanza della produzione in contemporanea di elettricità e calore sfruttando la presenza a Cremona di una estesa rete di teleriscaldamento e alla fondamentale azione di recupero energetico da rifiuti nell’ambito di un sistema integrato di smaltimento che Cremona ha sviluppato tra le prime in Italia. Mentre le fermate di manutenzione programmata annuale dell’impianto sono in media di circa 55 giorni/anno in linea con quanto previsto dal progetto, che significa un utilizzo di circa l’85% dell’impianto.
 
|