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15 Settembre, 2002
Annamaria Abbate nuova segretaria cittadina PD Cremona
Con 44 voti su 53 votanti. Nel dibattito dieci interventi. Il testo della relazione introduttiva.

L'Assemblea cittadina del PD di Cremona ha eletto Annamaria Abbate, nuovo segretario cittadino.

Hanno votato 53 persone sulle 67 aventi diritto.
Annamaria Abbate ha ottenuto 44 voti, 6 le schede bianche e 3 i voti dispersi.

Alla relazione introduttiva di Abbate ha fatto seguito il dibattito al quale sono intervenuti Vincenzo Montuori, Pierluigi Rotelli, Stefano Campagnolo, Andrea Virgilio, Maura Ruggeri, Mauro Bettoni, Luca Burgazzi, Roberto Poli, Paolo Paroni, Mariella Laudadio.

***

Di seguito il testo della relazione introduttiva:

Care democratiche, cari democratici,

benvenuti alla prima Assemblea cittadina del Partito Democratico di Cremona. Consentitemi innanzitutto di manifestare a voi che siete qui e a tutti i democratici cremonesi, la mia emozione, la mia autentica emozione, per questo nuovo passaggio che ora ci troviamo a condividere.

Il nostro cammino è partito da molto lontano. Vedo in questa sala i vecchi compagni di viaggio , ma anche i tantissimi nuovi che si sono aggiunti via facendo, conquistati da questo progetto forte e credibile che si è posto subito come la grande vera ultima chance per restituire alla politica il ruolo e la dignità che le spetta, per restituire al paese la reale, non illusoria, prospettiva di un futuro migliore.

Al seminario di Orvieto, il 6 ottobre 2006, il prof. Pietro Scoppola, che ricordo sempre con commozione per aver avuto il privilegio di apprezzarne di persona le doti altissime umane e culturali, con la sua relazione di apertura ci spiegava le ragioni storiche della nascita del PD, un partito post-ideologico, un partito laico e plurale, un partito nel quale possono vivere ed interagire donne e uomini portatori di biografie, visioni del mondo, culture, percorsi politici diversi. Pietro Scoppola ci forniva gli strumenti intellettuali per analizzare a livello razionale ciò che molti di noi nella pratica quotidiana già sentivano e vivevano come una necessità. Il popolo democratico c’era già di fatto. C’era nei partiti, DS e Margherita, che poi si sono generosamente sciolti, c’era nell’ulivismo diffuso delle associazioni, in quella parte, cioè, della società civile, più sensibile e attenta, che crede, come dice Michele Salvati, che” la politica non può tutto, ma può molto, ed in ogni caso è l’unico strumento democratico che abbiamo per cambiare la società”. Dal seminario di Orvieto ad oggi sembra passata un’era geologica, tanto è mutato il nostro scenario politico. E la molla che ha prodotto il cambiamento ha un solo nome:Partito Democratico.

Appena 200 giorni fa, nel giugno 2007, non è ancora un anno, la formazione del Comitato Promotore Nazionale per il PD. Poi subito a cascata: la preparazione del le primarie, i candidati alla segreteria nazionale, le liste, l’allestimento dei seggi, e… miracolo, gli oltre 3 milioni e mezzo di cittadini che il 14 ottobre, con un vero e proprio tsunami democratico, eleggono Walter Veltroni segretario nazionale , eleggono i Segretari regionali, e le assemblee costituenti, nazionale e regionali.

L’Assemblea Nazionale si dota subito di tre commissioni, Statuto, Manifesto dei Valori e Codice Etico, che si mettono immediatamente al lavoro, e sollecitati da un fermento di interesse e partecipazione che non ha eguali nella storia dei Partiti, licenziano nei tempi previsti tre documenti altissimi, ciascuno dei quali rappresenta una pietra miliare di rinnovamento e di democrazia all’interno dello stesso concetto di “Partito”. Dovremo tornare con tavole rotonde e seminari su questi tre documenti fondativi, per approfondire e apprezzare compiutamente come merita, il prezioso lavoro fatto dai Commissari, due dei quali cremonesi, Luciano Pizzetti e Denis Spingardi.

Intanto il partito si è radicato sul territorio, formalizzando i suoi organismi provinciali e costituendo otre 8000 circoli in tutto il paese, mille solo in Lombardia.

Il 27 gennaio scorso, nel cremonese-casalasco migliaia di cittadini hanno ritirato il certificato di Fondatore del PD e dato vita a 42 circoli, di cui ben sette in città, ne hanno votato i coordinamenti locali e eletto ulteriori delegati all’assemblea provinciale da aggiungere a quelli già eletti il 14 ottobre.

Uno sforzo organizzativo enorme, reso possibile solo dalla generosità di volontari appassionati che hanno lavorato giorno dopo giorno senza risparmio di energie. Volgendoci indietro, il lavoro fatto in questi 200 giorni ci appare miracoloso se pensiamo alle condizioni in cui è stato portato avanti, con un Senato al cardiopalmo, le fiducie sul filo del rasoio, la Finanziaria approvata sul filo di lana, le decisioni del Governo assunte al mattino e messe in discussioni la sera dalle sortite mediatiche del narciso irresponsabile e autoreferenziale di turno. E negli ultimi 40 giorni il clou: crisi di Governo, consultazioni, fallito tentativo di Marini, scioglimento delle camere, start della campagna elettorale.

Ma è nei momenti difficili che si misura la qualità degli uomini e dei progetti, e il nostro Partito Democratico sta qui a dimostrare al paese di cosa è capace. Appena nato, già dalle sue prime mosse, ha prodotto effetti politici assolutamente impensabili solo qualche mese fa.

Con la decisione di Veltroni di correre liberi di scegliere abbiamo sparigliato le carte e costretto tutti, a destra e a sinistra, a rincorrerci, provocando nei fatti quella semplificazione che ci si aspettava da una nuova legge elettorale.

Finalmente siamo noi che dettiamo l’agenda politica, noi con il nostro messaggio forte: Siamo coscienti di rischiare, ma NOI guardiamo all’interesse del paese che è la nostra autentica priorità: è il tempo della RESPONSABILITA’ e del CORAGGIO e NOI abbiamo sia l’uno che l’altro.

Responsabilità e coraggio che troviamo puntualmente nel Programma che Walter Veltroni ha presentato due giorni fa, nell’affrontare di petto quattro problemi che affliggono il nostro paese: l’inefficienza economica , la disuguaglianza, la poca libertà di perseguire il proprio disegno di vita, la scarsa qualità della democrazia. Il programma si fa carico di ciascuno di essi.

Un programma realistico e ambizioso, come dice lo stesso Veltroni, perché non è fatto di annunci e promesse poiché indica anche la copertura finanziaria per realizzare ciò che propone.

Un programma che pur dando una netta predominanza ai temi economici e sociali, tasse, lavoro, donne, sicurezza, mobilità sociale, non trascura le questioni istituzionali ed i temi “etici”. Un programma con cui finalmente il riformismo, libero da condizionamenti e da veti, diventerà governo del nostro Paese.

Ormai siamo nel vivo della campagna elettorale. I sondaggi danno il PD in costante recupero.

Ma noi non abbiamo bisogno di sondaggi per saperlo, ce ne accorgiamo ogni giorno tra i cittadini, tra i nostri conoscenti, al mercato,nelle piazze: Si può fare, SI PUO’ FARE! Si può fare perché abbiamo in campo un leader che non solo propone il rinnovamento, ma lo incarna, che comunica tranquillità e sicurezza, che sa parlare con fermezza senza aggressività, che sa affrontare con levità e rispetto le questioni cruciali della la vita delle donne e degli uomini senza strumentalizzarle, che sa suscitare ottimismo e finanche allegria.

E si può fare, qui da noi, a Cremona, perché abbiamo candidati che portano lo stesso messaggio di serietà, di capacità e di buona politica.

Si sono appena concluse le Consultazioni relative alla selezione delle candidature, volute per mantenere vivo lo spirito della partecipazione democratica, avendo dovuto, purtroppo, rinunciare a vere e proprie primarie, così come detta l’articolo 18 dello Statuto.

Per inciso, voglio qui ricordare l’ottimo lavoro svolto in commissione da Luciano Pizzetti che ha firmato insieme a Marina Sereni lo specifico emendamento al testo originale, che ha introdotto lo strumento delle Primarie anche per l’elezione delle assemblee elettive e non più solo per le cariche monocratiche. Con l'approvazione dello Statuto il sistema delle Primarie é divenuto ormai metodo generale e imprescindibile nella selezione del gruppo dirigente del PD ai vari livelli.

Tornando alle consultazioni, che si sono svolte ancora una volta grazie allo sforzo organizzativo e all’impegno di volontari generosi che meritano il ringraziamento di tutti, esse hanno rappresentato un’ulteriore significativo momento di partecipazione a cui tutti i circoli hanno dato il loro contributo.

Ne è scaturito, unanime, l’apprezzamento per la riconferma della candidatura dei nostri parlamentari uscenti, Cinzia Fontana e Paolo Bodini, che hanno ben rappresentato il nostro territorio, e, unanime, il forte sostegno alla nuova candidatura di Luciano Pizzetti, dirigente nazionale al quale Veltroni ha affidato il difficile ma entusiasmante compito di costruire la politica federalista del nostro partito.

Insieme a loro, per contribuire a completare liste armoniche e rappresentative dal punto di vista del genere, della rappresentanza sociale, della territorialità, delle professioni , molte amiche ed amici hanno offerto, con generoso spirito di servizio, la loro disponibilità. A loro va tutto il nostro ringraziamento per aver voluto dare testimonianza e sostegno al PD anche con la propria faccia, il proprio nome, la propria storia.

Questa campagna elettorale non ci coglie impreparati.

Dall’assemblea provinciale del 27 novembre in cui sono stata eletta coordinatrice provvisoria, ad oggi, abbiamo lavorato duro, affrontando il percorso costituente, con grande entusiasmo e determinazione, superando, con l’ottimismo della volontà, non poche difficoltà.

Ma ce l’abbiamo fatta. Siamo riusciti a radicare il partito laddove sono i cittadini, con i loro bisogni e le loro aspettative. Laddove c’è voglia di incontrarsi, di discutere, di vivere la politica attivamente e non attraverso i vetri di una finestra, lì c’è un circolo. Abbiamo deciso di dotarci di un preziosissimo strumento, un sito web www.pdcremona che è diventato in appena un mese il luogo nel quale non solo i Democratici, ma moltissimi cittadini, si confrontano, lanciano messaggi, producono idee e dibattono, infatti le pagine dei Forum sono intensamente frequentate e partecipate, soprattutto dai giovani. Il nostro sito è, dunque, il luogo che moltissimi cremonesi scelgono quotidianamente per informarsi ed incontrarsi.

I sette circoli cittadini sono il luogo dove fisicamente i democratici daranno corpo e anima a questo partito: dove non sulla carta, ma nella vita vera si incontreranno storie, culture e sensibilità plurali, per pensare insieme i nuovi progetti per la nostra comunità. Nei circoli lavoreremo assieme, ci confronteremo, e cercheremo le “affinità elettive”non sulla scorta di appartenenze passate, ma in base agli obiettivi comuni da raggiungere. I circoli saranno vitali se sapranno tenere alto il grado di partecipazione, se sapranno essere aperti e accoglienti, se le persone che hanno dato la loro disponibilità nei coordinamenti e i portavoce eletti, sapranno sostanziare questo loro ruolo con senso di responsabilità ed efficienza.

Ogni circolo è una cellula vivente del PD, è lì il primo banco di prova dove si misura il grado di maturità democratica chi vi partecipa. A partire dai circoli si gioca la grande sfida di questo partito : l’abbandono delle vecchie logiche di parte, l’abbandono di detestabili pulsioni personalistiche, l’abbandono di tutti i vecchi vizi che hanno svuotato di partecipazione e di democrazia gloriosi partiti riducendoli a conventicole autoreferenziali. E’ una sfida che vogliamo vincere, dobbiamo vincere. E’ partendo dai piccoli comportamenti che si fa un partito veramente nuovo, quelli grandi seguiranno naturalmente. Il Manifesto dei Valori e il Codice etico non sono meri esercizi di stile, non sono stati fatti per finire in un cassetto, sono stati fatti per ciascuno di noi, ciascuno è tenuto a rispettarli e metterli in pratica con onestà e senso di responsabilità.

Ci sono comportamenti deprecabili che mi auguro vivamente di non dover rilevare. Mi riferisco a irresponsabili dichiarazioni in libertà, che anziché essere pronunciate nei luoghi deputati al confronto democratico, vengono rilasciate, spesso senza nemmeno il coraggio di metterci nome e faccia, ad uso di una stampa spesso dedita al gossip, più che alla cronaca e all’analisi politica. Questi comportamenti sono colpi mortali alla credibilità del partito e di chi ci lavora: i cittadini ne sono nauseati, si sentono respinti e si allontanano dalla partecipazione.

Proprio il contrario di ciò di cui invece abbiamo bisogno per vivere e lavorare nel giusto clima di serenità e rispetto.

I nostri circoli sono pieni di persone desiderose di darsi da fare. Sono già in campo alcune proposte di gruppi di lavoro molto interessanti, che se portate avanti con successo potranno costituire un grande strumento propositivo anche nei confronti dell’amministrazione comunale. La presenza attiva degli amministratori nella vita dei circoli sarà di prezioso valore, ma indispensabile sarà la frequente periodica convocazione di questa assemblea cittadina, strumento democratico da utilizzare nella sua assoluta pienezza, perché possa contribuire con le sue proposte a disegnare nuove prospettive di rilancio e di sviluppo della nostra città.

La politica del PD cremonese saprà tenere il passo con la sua comunità dinamica ed esigente, saprà colmare ogni divario tra la società e la classe politica, saprà farsi portatrice di valori di innovazione e sviluppo accanto a quelli della solidarietà sociale. La politica del PD cremonese non avrà il respiro corto della difesa di rendite di posizione, ma il largo respiro dei grandi progetti, la visione lunga e ambiziosa per la Cremona che verrà, consapevoli di partire da una buona posizione, grazie agli ottimi risultati dell’attuale amministrazione, raggiunti nonostante le grandi difficoltà in cui si è trovata lo scorso anno per le misure penalizzanti assunte dal Governo in Finanziaria, e grazie all’enorme sforzo di investimenti in opere pubbliche in cui si è tuttora impegnata.

. Un augurio sincero a tutti, e buon lavoro.

 


       



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