15 Settembre, 2002
Bari, 15 marzo 2008: Il riscatto dell*Antimafia sociale
dal 15 al 21 marzo: Giornate della Memoria e dell'Impegno contro tutte le mafie
Sarà la lettura di un lungo elenco di nomi ad aprire il corteo per le vie di Bari. Sono i nomi dei morti per mano della mafia: vittime illustri, giornalisti, magistrati, sindacalisti, politici ma anche tanti cittadini comuni che hanno pagato con la vita la scelta di non cedere al ricatto dei poteri criminali.
Prima del corteo, un intenso programma di incontri, laboratori, eventi culturali, animazioni. Sarà la Giornata della memoria e dell’impegno promossa da Libera per rinnovare, nel nome di quelle vittime, l’impegno collettivo contro la criminalità organizzata, per la legalità e la giustizia.
Accanto ai familiari delle vittime sfileranno gruppi e associazioni, scuole, enti locali provenienti da ogni regione italiana. E anche tanta gente dell’Arci, in prima fila i giovani compagni di Bari che hanno dato un bel contributo all’organizzazione.
Andiamo a Bari per ricordare, ma soprattutto per dire che memoria e solidarietà non bastano, che servono azioni concrete per combattere le mafie, e che accanto al lavoro prezioso di magistrati e forze dell’ordine dev’esserci la mobilitazione dei cittadini.
Perché i poteri criminali proliferano dove il sopruso, lo sfruttamento e la violenza sono circondati dalla rassegnazione e dal torpore della società. Hanno bisogno di neutralizzare la partecipazione democratica e di imporre la pace mafiosa che si regge sul vuoto sociale, sulla cappa di intimidazioni e di omertà all’ombra della quale possono operare tranquilli.
Ma un nuovo movimento antimafia sta crescendo fra i giovani, nelle scuole, nelle comunità locali. L’uso sociale dei beni confiscati, le cooperative nate per coltivare le terre della mafia, sono la prova che l’azione collettiva mette in crisi i poteri criminali, aiuta le comunità a tornare protagoniste della propria emancipazione sociale e culturale creando lavoro e sviluppo nella legalità.
In tempo di elezioni, non c’è appello al voto che non parli di legalità. Ma le parole non bastano, serve una politica alta, capace di scelte coerenti e conseguenti. A Bari chiederemo anche questo a partiti e candidati.
 
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