15 Settembre, 2002
Festa del Partito Democratico. Venerdì 4 luglio 2008, Paolo Migone sostituisce Gene Gnocchi.
Sarà l'attore comico-cabarettista Paolo Migone ad aprire ufficialmente la kermesse.
Festa del Partito Democratico. Venerdì 4
luglio 2008, Paolo Migone sostituisce Gene
Gnocchi.
A causa dell'assenza di Gene Gnocchi quale
ospite della serata inaugurale della Festa
Provinciale del Partito Democratico (prevista
per domani, venerdì 4 luglio, alle ore 21.30),
sarà l'attore comico-cabarettista Paolo Migone
ad aprire ufficialmente la kermesse. Lo spettacolo (del quale si allega materiale
informativo) si svolgerà presso il quartiere
fieristico di Cà de' Somenzi con inizio fissato
dagli organizzatori per le ore 21.30. L'ingresso
all'appuntamento è libero
PAOLO MIGONE
Forte di un’esperienza teatrale di anni (primo
riconoscimento del suo talento attoriale
e autorale primo posto al Premio Scenario
- 1987), camaleontico, dallo stile visionario,
sul palco ha la capacità di raccontare, attraverso
una gestualità essenziale, situazioni e immagini
rievocandole con l’ausilio di uno stile di
scrittura sobrio e di grande impatto.
Attore, regista teatrale e autore teatrale
e televisivo, Paolo Migone usa come filtro
la sua comicità corrosiva, la sua inimitabile
mordacità toscana che caratterizza uno stile
inconfondibile. Il suo argomento preferito
è l’eterno gioco fra uomini e donne che,
pare, fornirgli spunti creativi inesauribili
con un occhio sempre attento ai costumi contemporanei,
alla realtà del suo tempo.
Le sue verità, il suo punto di vista passano
attraverso il clima surreale che Migone riesce
magicamente a ricreare in ogni sua esibizione.
[…]” Paolo Migone è uno degli autori-attori
comici più geniali ed innovativi del panorama
nazionale. non ha confini la sua fantasia,
ci sorprende con continue deviazioni della
narrazione, ci illumina con trovate verbali,
ci folgora con lampi di improvvisazione,
corre con l’umorismo come un torrente in
piena che percorre risaie, maremme, dirupi,
prati fioriti e quando arriva al mare, il
mare non sa più che pesci pigliare”[…]
Il Gazzettino
[..]”Un cespuglio di riccioli sale e pepe
in testa, due occhi che bucano e una lingua
che taglia, da “maledetto Toscano” questo
è Paolo Migone”[…]
[…]”da lettore perspicace del quotidiano,
è solito riflettere sulla dimensione esistenziale
del single o del marito, si interroga sul
mistero alieno del mammifero donna, denuncia
le nevrosi femminili delle pulizie casalinghe”
[…]
Brescia Oggi
[…]”Arriva in scena portandosi il mondo al
guinzaglio, ma si capisce subito che a tirare
il guinzaglio è il mondo e non lui”[…]
[…]”Ha l’aria di uno che non ha nessuna voglia
di obbedire ma che, malgrado tutti i suoi
sforzi, sta scivolando sempre più nel tritacarne
in cui si è trasformata la vita di tutti
i giorni”[…]
[…]”Vestendo ora i panni del clown ora quelli
del mimo, passando dai toni poetici ai toni
comici tipici di un autentico livornese”[…]
Corriere di Arezzo e della Provincia
In bilico fra spleen, verismo, malinconia,
divertimento allo stato puro. […] La forza
di Migone è quella di evitare un umorismo
facile, fatto di battute a effetto e tormentoni.
“Difendo la scelta di una filosofia di comicità
diversa, lunare, che sa spiazzare il pubblico”.
La Repubblica
E’ INUTILE NON SCENDO di e con Paolo Migone
regia Paolo Migone
Mettete Paolo Migone su un palcoscenico ed
il palcoscenico diverrà una fucina di invenzioni
senza sosta.
Paolo Migone è uno degli autori-attori comici
più geniali ed innovativi del panorama nazionale.
Non ha confini nella sua fantasia, ci sorprende
con continue deviazioni della narrazione,
ci illumina con trovate verbali, ci folgora
con lampi di improvvisazione, corre con l’umorismo
come un torrente in piena che percorre la
valle, risaie, maremme, dirupi, prati fioriti
e quando arriva al mare, il mare non sa più
che pesci pigliare.
Nel nuovo spettacolo ”E’ inutile..non scendo!”
c’è verismo, surrealismo, malinconismo, risatismo,
è un labirinto intricato come la mente di
Paolo Migone, nella quale ci si può infilare
senza paura, perché in fondo si trova sempre
l’uscita…o l’entrata di un nuovo labirinto.
Siamo sicuri di non perderci nella fantasia
di Paolo Migone, anche perché è lui stesso
a lanciarci delle cime per salvarci dalle
tempeste della sua mente. il pericolo è che
non si sa mai quando questo gioco ha fine;
infatti lo spettacolo non ha una sua durata,
potendo potenzialmente durare l’intera notte
ed il giorno successivo.
Dice Paolo ”La tessitura dello spettacolo
ricorda una fisarmonica da orchestra, la
durata è un boomerang tra i novanta e i duecento
minuti in linea d’aria, tra i quali non pochi
quelli vissuti in apnea dal protagonista
e il pubblico”.
 
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