15 Settembre, 2002
Ehud Olmert: *Mi dimetto, ma sono orgoglioso della democrazia del mio Paese*
Due differenze non di poco conto tra la realtà democratica in Israele e quella italiana
Il premier israeliano Ehud Olmert si dimetterà dopo avere trovato un
successore
e non si candiderà alle elezioni primarie nel suo partito Kadima, il prossimo
settembre.
Olmert, sospettato di corruzione e per questo al centro di diverse
inchieste, ha detto "Mi dimetterò da primo ministro quando un nuovo presidente
(del partito Kadima) sarà scelto con le Primarie per permettere la creazione
di
un nuovo governo, rapidamente e con efficacia". Il premier, inoltre, si è
detto
"orgoglioso di essere cittadino di un Paese in cui anche un primo ministro può
essere indagato dalla polizia come un semplice cittadino".
Questo breve
resoconto contiene due notizie positive ed importanti: la prima é che anche in
Israele i candidati alla leadership vengono scelti coinvolgendo i cittadini in
elezioni Primarie. In Italia ha iniziato a farlo solo il PD, con parecchia
fatica e con qualche malumore di troppo ancora non del tutto sopito. Mentre sul
versante del centrodestra non se ne parla proprio, lì sceglie tutto... lui e
lui solo.
La seconda é che in Israele il Primo Ministro può essere indagato
dalla magistratura, non essendo né sopra né sotto la legge e che Olmert, solo
perché indagato (nemmeno condannato, si badi bene!) decide di dimettersi, per
potersi difendere meglio nell'indagine e nel processo.
In Italia, invece .....
beh, qui é meglio stendere un velo pietoso.
Deo Fogliazza, dell'assemblea provinciale PD Cremona
 
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