15 Settembre, 2002
Peppino Ceraso si é dimesso dal Consiglio Comunale
L'intervento di addio molto polemico nei confronti del PD e della ex Margherita - *ricominciare tutto da capo, non è detto che non lo faccia. Non lascerò la politica, rimarrò vicino ai miei numerosi elettori e a quegli amici che ritengo veramente tali*
Il consigliere comunale del PD Peppino Ceraso si è ufficialmente dimesso dal Consiglio.
Lo aveva annunciato nei giorni scorsi. Ecco il testo del suo intervento.
"Signor Presidente, Signori Consiglieri,
qualche giorno fa ho compiuto i 70 anni. Alcuni amici mi hanno detto che ho finalmente raggiunto la maggiore età. Probabilmente é così!. Oggi ho aperto gli occhi e ho guardato in faccia alla realtà. Sono certo che il consiglio comunale mi mancherà, abituato a vivere il ruolo di consigliere con tanta dedizione, ma la pazienza ha un limite e questo limite è stato enormemente superato. Tolgo il disturbo. In questi giorni ho avuto molta solidarietà da parte di tanti cittadini ed amici, dal gruppo di opposizione e non, e da partiti non presenti in consiglio, ma silenzio assoluto, indifferenza dagli appartenenti a qualunque titolo al Pd ed anche da quelle persone che, per i miei tantissimi consensi elettorali, occupano oggi poltrone.
E' prevalsa ancora una volta tanta arroganza, sono stati calpestati il buon senso e la volontà dei cittadini. Sono in politica dal 1985 e sono sempre stato considerato personaggio scomodo perchè dico sempre quello che penso.
Ma ho sempre fatto il mio dovere di Consigliere con senso di responsabilità e dedizione istituzionale. Tutto ciò non é stato sufficiente per superare il clima di diffidenza del quale sono stato circondato. Ricordo con emozione una lettera che mi scrisse il senatore Vernaschi quando, nel 1990, mi scrisse per complimentarsi con me per le numerosissime preferenze ricevute, dichiarando il proprio stupore per il fatto che non sia stato preso in considerazione per un incarico esecutivo, visto il successo ottenuto.
Anche nel 2005, in occasione delle elezioni regionali, venni designato dall'ex partito della Margherita come candidato, ma mi vidi costretto a difendere la mia dignità rinunciando alla candidatura, dopo aver letto alcune considerazioni di un signore che ora a Milano occupa un posto importante, che dichiarò che "Ceraso è una degnissima persona ma non ha storia per rappresentare il territorio provinciale cremonese".
Oggi auguro all'amico Pedrazzi di lavorare come consigliere regionale più di quanto avrebbe potuto fare un calabrese come me per la sua città e provincia".
E voglio ricordare anche l'entrata in consiglio dopo la morte di un collega, di una signora che subito pretendeva di fare il capogruppo della Margherita allontanandosene subito dopo assieme ad un altro collega di partito per formare un altro gruppo.
Per non parlare poi dell'esponente cittadino sempre del suddetto partito, che ha perso pesantemente al Congresso e poi ha sporto denuncia ai probiviri per brogli da parte di chi aveva vinto con il risultato, e che alla fine, ce la ritroviamo, da un anno circa, imposta da qualcuno, a segretaria cittadina del PD con le conseguenze che tutti conosciamo sulla conduzione disastrosa delle candidature alle primarie che assieme ad altri hanno messo il Pd in grave difficoltà.
Successivamente è stata unificata la Margherita con i Ds senza nessun equilibrio nel comporre gli organismi come ad esempio in occasione dell'elezione del capogruppo e del Presidente del Consiglio, di cui non si può nascondere la provenienza politica, assommata a quella del segretario regionale, del segretario provinciale e del sindaco.
E allora, con quale stato d'animo potrei continuare ad appartenere ad un gruppo che ha avuto, politicamente, atteggiamenti di così chiara insofferenza ed avversità nei mie confronti?
Non so cosa farò nei prossimi mesi. Potrei anche ricominciare tutto da capo, non è detto che non lo faccia. Non lascerò la politica, rimarrò vicino ai miei numerosi elettori e a quegli amici che ritengo veramente tali".
 
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