15 Settembre, 2002
Il sonno del giusto
Una lettera significativa e toccante di una *vittima* del fallimento di Lehman brothers, tratta dal Blog di Andrea Sarubbi, giovane parlamentare del PD
Ogni giorno mi arrivano decine di email, alcune davvero commoventi. Ieri pomeriggio ho risposto ad una signora che chiedeva aiuto per pagare il mutuo di casa, visto che lo stipendio di suo marito (operaio) non basta più. Stamattina ho scritto ad un giovane disoccupato di 29 anni, reduce da un’eccellente carriera universitaria e da una serie di bocciature ai concorsi pubblici (non so quanti secondi posti abbia collezionato, quando il vincitore era sempre uno solo). Ma ci sono alcune lettere per le quali non sono riuscito a trovare le parole adatte: sono di persone comuni che hanno perso parecchi soldi con il fallimento di Lehman brothers. Chissà perché, mi ero dipinto i possessori di fondi Lehman come speculatori spietati… invece, mi continuano ad arrivare storie normalissime, di gente che - insieme alla Borsa - ha visto crollare la propria sicurezza economica. La lettera che segue è firmata Marzia:
Sono una delle moltissime risparmiatrici che ha in portafoglio obbligazioni Lehman Brothers Holding Inc. (cod. ISIN XS 0183944643) acquistate nel mese di dicembre 2007). Come saprà, queste obbligazioni fino al giorno stesso del crac venivano proposte e vendute dagli istituti di credito e dai consulenti finanziari come titoli solidi e sicuri, paragonati ai bot… dei quali avevano stesso rating (A+). Inoltre, erano inserite fino al giorno stesso del crac (15 settembre) nell’elenco “Patti Chiari”, nato esplicitamente - cito testualmente dal loro sito - per proporre un elenco di obbligazioni a basso rischio e di conseguenza a basso rendimento, costantemente aggiornato, per orientare chi è privo di esperienza finanziaria e intende investire in titoli particolarmente semplici da valutare. Le cito inoltre testualmente il punto 13 di “Patti chiari”, rilevabile dal loro sito: “La banca mi informa se un titolo esce dall’elenco obbligazioni a basso rischio? Se l’aumento del rischio è modesto, sarai informato al primo estratto conto successivo o comunicazione periodica della tua banca. Se l’aumento del rischio è rilevante, cioè il titolo passa direttamente dall’area del basso rischio a un livello di rischio significativo (ovvero subisce una variazione del prezzo inferiore all’1% su base settimanale) verrai informato entro 2 giorni”. Basta guardare l’andamento di molte obbligazioni Lehman inserite nell’elenco “Patti chiari” per vedere che le oscillazioni di prezzo erano da diversi giorni superiori di gran lunga all’1%. Come mai le banche non hanno avvisato i clienti, ma anzi continuavano a proporre i titoli alla propria clientela? Non mi dilungo oltre… spero abbia avuto il tempo e la pazienza per leggermi fino a qui. Ho ritenuto di scriverLe in quanto vedo che, intorno all’ennesimo caso di “malafinanza”, non vedo alcun interesse a tutelare noi risparmiatori: sia da parte delle banche, che dell’ABI. In un mondo dove, prima di tutto, si tutelano e si salvano con soldi pubblici le banche, responsabili di averci venduto obbligazioni a rischio certificandole come sicure, lasciando al loro destino noi risparmiatori con le nostre famiglie, spero Lei possa dedicare parte del Suo tempo e delle Sue energie al problema del crack Lehman Brothers H.I. ed ai suoi negativi risvolti… in particolare sui circa 70.000 risparmiatori che si trovano in difficoltà. Auspico che con la volontà politica si riesca a venire incontro ai risparmiatori, in modo tale che si ripristini la fiducia negli investimenti; viceversa, credo proprio che si innescherà un processo di distruzione dell’economia del risparmio. Ho visto andare in fumo una somma molto rilevante (quasi tutti i risparmi di venti anni di lavoro e sacrifici), pertanto auspico che lei dorma il sonno del giusto e non sottovaluti questo augurio fatto da me che, dal 15 settembre, purtroppo, soffro di insonnia. Marzia
 
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