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						 15 Settembre, 2002  
						Lettera aperta di *Noisiamochiesa* al Card. Angelo Bagnasco  
						Chiediamo per Eluana e i suoi genitori più silenzio, più preghiera e più affidamento alla  volontà di Dio ed alla sua misericordia
  
                      Sig. cardinale,
  
vogliamo esprimerLe apertis verbis quanto moltissimi credenti pensano 
della situazione di questi giorni, di queste ore. 
  
Una prima interrogazione : perché le autorità della nostra Chiesa, 
con tutte le loro strutture, il loro peso nell'opinione pubblica e 
con la loro capacità di intervento e di interdizione sulle 
istituzioni, non hanno proposto, invece che quella sul caso Englaro, 
una campagna per fermare il disegno di legge sulla sicurezza e, in 
particolare, per invitare tutti i medici ed il personale sanitario a 
praticare una generale obiezione di coscienza nei confronti della 
segnalazione dei pazienti clandestini alle autorità di pubblica 
sicurezza ? 
  
Ma soprattutto ci addolora il fatto che si voglia praticare la 
logica del "sabato", che Gesù deplorava (Marco 2,27), usando così una 
astratta e ideologica concezione della vita nel giudicare la 
situazione concreta della povera Eluana, che è in una condizione di 
non-vita, senza coscienza e relazioni, senza alcuna speranza umana. 
  
Ci sconcerta il fatto che non si sappia leggere, con onestà e verità, 
l'art. 2278 del catechismo della nostra Chiesa che prevede il rifiuto 
dell'accanimento terapeutico in situazioni come quelle in cui si 
trova Eluana. 
  
Non capiamo poi come si possa avere una concezione della vita e della 
morte così lontana dall'accettazione della volontà di Dio, della sua 
misericordia e del percorso che egli ha deciso e che non si dovrebbe 
ostacolare, oltre ogni limite della ragionevolezza, con gli strumenti 
della tecnica sanitaria. 
  
Sig. Cardinale, questa campagna, condotta con tanta veemenza, porta a 
conflitti istituzionali gravi ed inediti e viene meno lo stesso 
corretto rapporto Stato-Chiesa. Ci facciamo portavoce di quanti non 
riescono a farsi sentire in questo clamore mediatico per chiederLe 
che la Chiesa faccia un passo indietro e che scelga per Eluana e i 
suoi genitori la linea del silenzio e della preghiera. 
  
Con ogni cordialità
  
"Noi Siamo Chiesa" 
  
Roma, 7 febbraio 2009 
   
 
          Il sito di noisiamochiesa
 
 
 
  
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