15 Settembre, 2002
Questa volta Tamoil ha risposto
Giunta oggi sulla scrivania del presidente della Provincia, Giuseppe Torchio e del sindaco, Gian Carlo Corada la nota con cui Enrico Gilberti, a nome del direttore generale del gruppo, fornisce delucidazioni ai quesiti posti dai due amministratori
Questa volta Tamoil ha risposto. Ed anche rapidamente. E’ giunta oggi sulla scrivania del presidente della Provincia, Giuseppe Torchio e del sindaco, Giancarlo Corada la nota con cui Enrico Gilberti, a nome del direttore generale del gruppo, fornisce delucidazioni ai quesiti posti dai due amministratori cremonesi con la lettera del 20 marzo.
Dopo la giustificazione sulla mancata risposta alla precedente richiesta dovuta “a importanti impegni lavorativi che hanno trattenuto all’estero più del previsto il direttore generale”, Gilberti entra nel merito dei quesiti posti.
“Confermiamo” scrive il dirigente, “che non è stata assunta alcuna decisione in merito alla raffineria di Cremona. Infatti, non ci sono ancora pervenute le autorizzazioni necessarie per dar corso al progetto di upgrading. Comunque, le attività di caratterizzazione proseguono regolarmente in collaborazione con le competenti autorità, in particolare il Comune e la Provincia”.
Poi l’assicurazione: “Non appena avremo ottenuto le autorizzazioni, provvederemo a valutare anche le eventuali prescrizioni”.
Alla luce di questa risposta, Torchio e Corada hanno immediatamente predisposto una nota urgente al Ministro per l’Ambiente, on. Stefania Prestigiacomo ed al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, on. Gianni Letta, evidenziando il dilungarsi dell’iter legato all’emissione delle autorizzazioni ministeriali riferite alla raffineria di Cremona, chiedendo un deciso interessamento per la rapida conclusione della procedura, evidenziando la preoccupazione dei cittadini e delle Istituzioni per il mancato avvio del piano promesso da Tamoil.
La nota di Enrico Gilberti non manca di evidenziare anche la richiesta di precisazioni sul possibile interessamento da parte del gruppo libico alla raffineria di Livorno: “per policy di gruppo non siamo soliti commentare voci e supposizioni”.
“La risposta giunta da Tamoil è ancora di carattere interlocutorio” commentano Torchio e Corada, “se comprendiamo che non è possibile fornire risposte certe in assenza delle autorizzazioni ministeriali, è altrettanto vero che non possiamo attendere i tempi romani. Per questo abbiamo subito scritto al Ministro Prestigiacomo e non abbasseremo la guardia. Sicuramente non accetteremo soluzioni pasticciate o al ribasso”.
Cremona, 24 marzo 2009
 
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