15 Settembre, 2002
Organici. Tagliare o garantire la qualità dell'insegnamento ?
Grande fermento in molte scuole di fronte alle nuove norme in materia di organici. L’applicazione dell’art.35 della Legge Finanziaria 289/2002 che modifica la struttura delle cattedre ha prodotto i seguenti effetti....

CGIL SCUOLA MILANO
ORGANICI: TAGLIARE O GARANTIRE LA QUALITÀ DELL’INSEGNAMENTO?
EFFETTI PERVERSI DELL’APPLICAZIONE DELLA FINANZIARIA SUGLI ORGANICI
Grande fermento in molte scuole di fronte alle nuove norme in materia di organici. L’applicazione dell’art.35 della Legge Finanziaria 289/2002 che modifica la struttura delle cattedre ha prodotto i seguenti effetti:
DRASTICA RIDUZIONE DI POSTI DI LAVORO IN TUTTE LE PROVINCE, circa il 60% delle cattedre vengono modificate e per effetto della “saturazione a 18 ore” si produce la scomparsa delle cattedre standard che garantivano la continuità di insegnamento nel biennio e nel triennio della secondaria superiore e la rottura dell'unità degli ambiti disciplinari affini (ad esempio italiano e storia, diritto ed economia, storia e filosofia, etc.), di conseguenza gli alunni di una classe potranno cambiare anche ogni anno gli insegnanti per una stessa disciplina, un vero e proprio balletto di insegnanti;
CATTEDRE ORARIE ESTERNE (cioè formate con spezzoni di diverse scuole) annullate perché oltrepassavano la dotazione organica assegnata dal Ministero;
OLTRE IL DANNO LA BEFFA. Con modalità “ILLEGALI” in molti istituti la “saturazione delle 18 ore” sottrarrà il prossimo anno le classi agli insegnanti titolari che rimarranno a disposizione a Zero ore o con poche ore residue per le supplenze brevi; nasce così la nuova figura dell'insegnante “fantasmino a 0 ore”;
a tutto ciò si sommano gli effetti congiunti dell’applicazione della finanziaria dello scorso anno per quel che riguarda il taglio dei progetti (con relativi distacchi), dell'organico funzionale, del sostegno: SI È TAGLIATA LA QUALITÀ.
Nelle scuole cresce intanto la consapevolezza dei disastri che possono derivare anche dall’applicazione della riforma Moratti, e dei “ricercatissimi” decreti attuativi, sulla qualità del servizio e sugli organici, con la previsione di riduzione del monte ore settimanale di lezione, l’abolizione del tempo pieno, la scomparsa delle copresenze e dell’organico funzionale.
rivendichiamo
1) la modifica del decreto sugli organici con l'immediata disapplicazione delle norme restrittive sulla “saturazione delle 18 ore” e il ripristino delle cattedre ordinarie, così come previsto dai singoli ordinamenti, a garanzia della continuità didattica e della qualità del servizio;
2) all’interno della normativa sugli utilizzi vanno ripristinate le cattedre ordinarie secondo gli ordinamenti, ridistribuendo le ore tra tutti i docenti titolari all'interno della stessa scuola, eliminando così l'anomalia dei titolari finti a zero ore o con poche ore residue;
3) l’immissione in ruolo dei precari su tutti i posti vacanti per dare stabilità e continuità all’insegnamento.
Condividiamo la proposta fatta da CGIL CISL UIL E SNALS Lombardia e proponiamo alle RSU ed ai delegati sindacali di scuola di :
- promuovere, attraverso gli Organi Collegiali della scuola, incontri con i genitori e gli studenti per spiegare le ricadute negative derivanti dal taglio degli organici e dal completamento delle cattedre a 18 ore, favorendo e sostenendo le loro autonome iniziative di protesta.
- sostenere nei collegi docenti la sospensione di tutte quelle delibere (ad es. l’adozione dei libri di testo) che vengono messe in discussione dalla saturazione delle cattedre a 18 ore.
- organizzare la non disponibilità dei docenti allo svolgimento di attività straordinarie ed allo svolgimento di supplenze oltre l’orario obbligatorio
- far approvare documenti e ordini del giorno da inviare, oltre che al Ministero, ai parlamentari locali evidenziando le ricadute negative delle scelte compiute sugli organici.
In questo contesto OCCORRE fare ogni sforzo affinché l’invito alla mobilitazione sulla partita della saturazione a 18 ore, diventi effettivo e visibile in ogni scuola.
 
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