15 Settembre, 2002
Salamina selvaggia Ascom critica il dilagare delle sagre estive
Fiere, sagre, sagrette, grigliate. C’è l’imbarazzo della scelta.
Salamina selvaggia Ascom critica il dilagare
delle sagre estive
Fiere, sagre, sagrette, grigliate. C’è l’imbarazzo
della scelta. Puntualmente, ogni anno, durante
il periodo estivo, torna la disfida delle
salamine.
Il problema relativo alle sagre e manifestazioni
di ogni genere che vengono organizzate dalle
più disparate associazioni preoccupano bar,
ristoranti, ed altri operatori commerciali
attivi nel settore della somministrazione,
che si sentono penalizzati da una concorrenza
sleale, anche su aspetti di carattere igienico-sanitario,
proprio nel periodo estivo, cruciale per
l’economia di queste attività, soprattutto
in un momento di forte crisi per tutti i
settori produttivi.
“Solo in pochissimi casi – sottolinea il
presidente Ascom della provincia di Cremona,
Claudio Pugnoli – si tratta di eventi legati a ricorrenze
radicate alle tradizioni locali, mentre nella
maggior parte delle situazioni vengono realizzati
a fini esclusivamente commerciali da associazioni
connotate dai più disparati obiettivi sociali,
allo scopo di intercettare la domanda di
cittadini e turisti”.
Il cartellone delle tavolate estive è molto
nutrito. Inizia a maggio inoltrato e termina
a fine settembre o addirittura i primi di
ottobre. Le sagre si stanno espandendo in
modo esponenziale ed i pubblici esercizi
stanno soffrendo la desertificazione dei
propri locali in quanto ogni sera si assiste
all’esodo dei clienti verso queste manifestazioni.
“Non chiediamo che non si facciano – afferma
Alessandro Volta, presidente del Gruppo Pubblici Esercizi
Cremonesi – chiediamo più collaborazione
e programmazione. Inoltre, c’è un problema
di pari dignità di pari condizioni e di tutela
dei consumatori. Come per bar e ristoranti,
infatti, anche per le sagre è necessario
il rispetto delle regole amministrative ed
igienico sanitarie. A tale proposito è necessario
verificare l’esistenza del requisito professionale
per la somministrazione di alimenti e bevande,
le caratteristiche personali degli addetti
al servizio, la comunicazione di inizio attività
al comune e all’Asl di competenza, il piano
di autocontrollo igienico sanitario, l’agibilità
e la sicurezza delle strutture e degli impianti,
gli adempimenti fiscali e quelli per i diritti
d’autore, l’assicurazione contro gli infortuni,
il pagamento di plateatico e tasse rifiuti”.
Ascom, che coinvolge decine di migliaia di
partecipanti, ha provveduto a segnalare alle
autorità competenti le dimensioni di questo
fenomeno richiedendo la verifica del rispetto
delle regole ma in questo senso, si farà
parte attiva anche per il futuro affinché,
nel rispetto del valore della tradizione
e della cultura popolare insita in determinate
manifestazioni, ci sia, ove possibile, un
maggior coinvolgimento degli operatori commerciali
professionali al fine di salvaguardare, a
beneficio del consumatore, gli standard minimi
organizzativi di questi eventi.
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