15 Settembre, 2002
Cremona: la Prefettura su alcuni temi relativi agli immigrati
Il Ministero dell’Interno, a cui erano state rivolte diverse richieste in ordine alla possibilità per i cittadini stranieri che fruiscono delle procedure di emersione del lavoro irregolare di “colf” e “badanti” di uscire dal territorio nazionale e di farvi rientro, ha inteso approfondire la tematica.
A tal fine, in considerazione della peculiarità della situazione, era stata prefigurata l’eventualità che i cennati stranieri potessero esibire agli Uffici di Polizia di Frontiera, in luogo della ricevuta postale, attestante l’avvenuta presentazione della richiesta di rilascio/rinnovo del titolo di soggiorno, la ricevuta rilasciata dal competente Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione attestante l’avvenuta presentazione telematica della domanda di emersione.
La Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere del citato Ministero ha, ora, reso noto che tale soluzione non appare praticabile.
Infatti, fino a che non saranno completate le suddette procedure di emersione, la posizione del cittadino straniero da regolarizzare non può essere assimilata a quella di chi è entrato in Italia regolarmente munito di visto di ingresso per lavoro oppure è in attesa di rinnovo del permesso di soggiorno.
Inoltre, a differenza della ricevuta rilasciata dalla società Poste Italiane, quella rilasciata a seguito della domanda di emersione non presenta caratteri di sicurezza anticontraffazione, con il rischio di consentire l’ingresso e la permanenza sul territorio nazionale a soggetti privi dei requisiti e delle condizioni stabilite dalla legge.
Cremona, 8 ottobre 2009
 
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