15 Settembre, 2002
1989-2009: dopo il Muro di Berlinovfacciamo cadere il muro del razzismo
Una sola è la famiglia umana:vper una carta democratica del nostro Futuro Comune.
1989-2009: dopo il Muro di Berlinovfacciamo
cadere il muro del razzismo
Una sola è la famiglia umana:vper una carta
democratica del nostro Futuro Comune.
Domenica 8 novembre, ore 11
Salone dei Quadri, Palazzo Comunale, Cremona
Dopo la caduta del Muro di Berlino, la sfida
è quella di costruire un’ Europa multietnica
che riconosca diversità culturali e promuova
i diritti umani di tutti. Un ruolo fondamentale
lo assumono le Comunità Locali, cioè la collaborazione
tra le Istituzioni locali e la società civile,
in particolare associazioni e volontariato.
L’obiettivo è quello di costruire una comune
convivenza umana basata sull’accoglienza
e l’integrazione.
Siamo convinti infatti che non ci sia futuro
senza solidarietà perché una sola è la famiglia
umana e perché il valore della fraternità
deve far cadere il muro degli egoismi e del
razzismo. Per questo è importante in questi
tempi di cambiamento conoscere per riconoscere,
promuovere per prevenire.
Rendere deboli i diritti di cittadinanza
per gli immigrati significa rendere meno
forti gli stessi diritti dei cittadini italiani.
Siamo convinti che l’integrazione sia un
processo pieno di difficoltà lungo il quale,
proprio per questo, far valere intelligenza
e cuore piuttosto che pregiudizi e paure.
L’integrazione è un cammino comune in cui
i diversi attori sono chiamati a ispirarsi
in modo creativo a valori umani e principi
etici piuttosto che realizzare e imporre
modelli precostituiti.
L’integrazione o meglio l’inclusione è un
percorso aperto verso nuove soluzioni di
convivenza da sperimentare, anzi da vivere
insieme con coraggio, disponibilità all’incontro,
strumenti culturali e amministrativi adeguati,
responsabilità verso la costruzione di una
“comunità nuova”.
Punti di riferimento fondamentali sono la
• Costituzione italiana, in particolare l’articolo
3;
• la Dichiarazione Universale dei diritti
umani e le Convenzioni internazionali promosse
dall’ONU per quanto riguarda lo status di
rifugiato e il diritto d’asilo, i Diritti
dell’infanzia e dell’adolescenza;
• le Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale
del Lavoro sul lavoro minorile e sulla salute
e sicurezza dei lavoratori;
• la Convenzione Europea per la salvaguardia
dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali;
• la Carta dei valori del Volontariato proposta
dalla Fivol e dal Gruppo Abele;
• la Carta dei valori, della cittadinanza
e della integrazione sottoscritta in Italia
da numerose organizzazioni di immigrati;
• la Carta dei musulmani d’Europa sottoscritta
a Bruxelles da 400 organizzazioni di fede
islamica;
• la recente Enciclica “Caritas in Veritate”,
in particolare il capitolo 2 sullo sviluppo
umano; il capitolo 4 sullo sviluppo dei popoli:
diritti, doveri, ambiente; il capitolo 5
sulla collaborazione della famiglia umana.
Punti di riferimento concreti sono le esperienze
di quelle società multietniche che hanno
fatto della convivenza una forza vitale del
loro rinnovamento civile e quelle esperienze
positive che gli Enti Locali e Terzo Settore
hanno saputo avviare e sostenere in tante
parti d’Italia.
Questi sono i temi e i nodi su cui concentreremo
i nostri sforzi e il nostro patto di collaborazione:
1. diritti umani, accoglienza, integrazione.
Riconoscimento delle differenze e pratica
del dialogo interculturale e interreligioso:
nelle scuole, nei quartieri, nel territorio,
nel lavoro;
2. promozione dei diritti di cittadinanza,
lealtà costituzionale, collaborazione civica
e amministrativa. Riconoscere il voto amministrativo
agli immigrati in regola con le leggi italiane
e accorciare i tempi per il riconoscimento
della cittadinanza italiana;
3. legalità, lotta alla criminalità organizzata
e alla tratta degli esseri umani. La sicurezza
bene comune per tutti i residenti, siano
essi cittadini italiani e stranieri;
4. costruire reti di solidarietà sociale
e umana sul territorio tra istituzioni, associazioni
e volontariato, rappresentanze degli immigrati;
5. a partire dalla solidarietà organizzata,
dall’associazionismo familiare, dalle risorse
istituzionali e non, promuovere e sostenere
attive partecipazioni alle politiche delle
famiglie anche di immigrati;
6. diritto ad una scolarizzazione diffusa
e inclusiva e riqualificazione della formazione;
7. accesso alla salute e ai servizi sanitari
e sociali senza esclusioni e criminalizzazioni;
8. lavoro dignitoso per tutti, promuovendo
i diritti dei lavoratori italiani e stranieri,
senza contrapposizioni. Un codice etico per
le imprese, emersione del lavoro nero e sottopagato,
regole per evitare la concorrenza sleale;
9. maggiori stanziamenti regionali e nazionali
per l’edilizia popolare e risorse adeguate
nella Legge Finanziaria a sostegno degli
enti locali e delle politiche attive di integrazione;
10. cooperazione internazionale, sostegno
ai progetti di sviluppo dei paesi del Sud
del mondo contro la fame, la povertà, le
malattie endemiche, la distruzione dell’ambiente.
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Adesione dei Sindaci
al documento “ una Carta democratica per
il Futuro Comune”
e alla Manifestazione “ Le Comunità locali
per l’accoglienza e l’integrazione degli
immigrati”
hanno finora aderito:
Maria Antonia Baronchelli, sindaco di Pianengo
Mario Bazzani, sindaco di Torre de’ Picenardi
Luigi Bernocchi, sindaco di Pizzighettone
Amilcare Braga, sindaco di Ca’ d’Andrea
Omar Bragonzi, sindaco di Montodine
Bruno Bruttomesso, sindaco di Crema. In sua
vece parteciperà
Antonio Agazzi, presidente del Consiglio
comunale di Crema
Bruno Canevari, sindaco di Pieve d’Olmi
Ivana Cavazzini, sindaco di Drizzona
Donato Dolini, sindaco di Pandino
Renzo Felisari, sindaco di Olmeneta
Silvia Genzini, sindaco di Pieve S. Giacomo
Carmine Lazzarini, sindaco di Castelverde
Gian Mario Magni, sindaco di Scandolara Ravara
Dalido Malaggi, sindaco di Pessina
Givanna Mazzeo, sindaco di Stagno Lombardo
Oreste Perri, sindaco di Cremona
Ivan Scaratti, sindaco di Grontardo
Claudio Silla, sindaco di Casalmaggiore.
In sua rappresentanza
parteciperà il vicesindaco Luigi Borghesi.
Giovanni Vacchelli, sindaco di Motta Baluffi
Carlo Vezzini, sindaco di Sesto e Uniti
Monica Zelioli, sindaco di Persico Dosimo
La manifestazione si tiene domenica 8 novembre
a Cremona, dalle ore 11 alle ore 12.30,
presso il Salone dei Quadri del Palazzo Comunale.
Dopo l’introduzione di Caritas, ACLI,
Movimento Federalista Euopeo e rappresentanti
dell’Unione immigrati, alle 11,30 prenderanno
la parola i Sindaci o loro rappresentanti.
Si attendono ancora nuove adesioni.
 
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