15 Settembre, 2002 Scuola e Territorio. Esperienze e prospettive regionali. Incontro organizzato dal PD Cremonese.La scelta di Regione Lombardia, guidata dalla Giunta Formigoni, di basare il sistema di finanziamento del diritto allo studio e della formazione professionale sulle doti crea distorsioni e inefficienze.
Scuola e Territorio. Esperienze e prospettive
regionali.
Incontro organizzato dal PD Cremonese.
La scelta di Regione Lombardia, guidata dalla
Giunta Formigoni, di basare il sistema di
finanziamento del diritto allo studio e della
formazione professionale sulle doti crea
distorsioni e inefficienze. Secondo questa
impostazione dovrebbe essere il consumatore-utente
che riceve il buono a comprare sul mercato
dell’offerta formativa ciò che gli serve.
Di fatto si saltano gli enti locali più legati
al territorio: Province e Comuni. Apparentemente
è una scelta che evita la burocrazia e dà
i soldi in mano ai cittadini. In realtà queste
scelte, sempre più coincidenti con le politiche
nazionali di Tremonti-Gelmini, stanno disgregando
il ruolo di programmazione degli enti locali,
la capacità e la possibilità di progetto
di Istituti scolastici e centri di formazione
professionale. Si alimenta una eterogenea
offerta di formazione da una pletora di enti
e associazioni sempre meno controllabili
sia da parte delle istituzioni sia da chi
domanda servizi. La vicenda di Learning week
è l’apoteosi di questo modello.
E’ questo uno dei temi affrontato nell’incontro
La scuola e il territorio. Esperienze e prospettive
regionali, organizzato nei giorni scorsi
dal gruppo Scuola & sapere PD Cremona.
Sono intervenuti Sara Valmaggi, consigliere
regionale lombardo PD e Giovanni Sedioli,
assessore regionale all’istruzione della
Regione Emilia Romagna.
Nella presentazione dell’iniziativa, Rossella
Zelioli, coordinatrice del gruppo di lavoro
Scuola e Sapere del PD cremonese, ha informato
che questo appuntamento è l’inizio di un
percorso di approfondimento delle questioni
più rilevanti che stanno segnando le vicende
della scuola italiana.
Sara Valmaggi ha raccontato come il gruppo
PD regionale ha contrastato e in parte positivamente
modificato la Legge regionale 19 sull’istruzione
e formazione professionale. Tuttavia il modello
Formigoni è centralistico, non coinvolge
gli enti locali e non dà respiro alle autonomie
scolastiche.
Giovanni Sedioli ha sottolineato come per
la Regione Emilia Romagna sia fondamentale
il rapporto con Province e Comuni. Solo un
paziente confronto con questi ha permesso
di costruire un efficace dimensionamento
degli istituti scolastici. Anche per questo
i tagli indiscriminati di Tremonti-Gelmini
incidono dolorosamente nel tessuto scolastico
emiliano che ha una lunga e riconosciuta
storia di efficienza e qualità. L’istruzione
è stata la risorsa fondamentale per fare
di una regione povera e arretrata qual era
l’Emilia Romagna nel secondo dopoguerra una
delle aree più prospere d’Europa. Bisogna
contrastare decisamente la sistematica denigrazione
e svalutazione nell’opinione pubblica del
ruolo della scuola: la scuola è risorsa fondamentale
per garantire diritto di cittadinanza, sviluppo
economico, riequilibrio sociale. Altro elemento
decisivo è l’autonomia scolastica. Ma non
può esserci vera autonomia senza una chiara
indicazione degli obiettivi, un sistema di
valutazione autonomo e reali risorse a disposizione.
Rossella Zelioli
Video a cura di
www.welfarecremona.it
diretto da Gian Carlo Storti
Cremona 10 novembre 2009
Scuola e Territorio. Incontro organizzato
dal PD Cremonese