15 Settembre, 2002
Cava di Caravaggio.In commissione Ambiente il direttore dell'Arpa conferma le criticità
La Regione ha chiesto all'Arpa di esprimere un parere sulla cava di Caravaggio basandosi solo su uno studio commissionato da un privato, ovvero l'impresa Cividini,
Cava di Caravaggio
PEDRAZZI E BENIGNI (PD): "PER IL SUO
PARERE LA REGIONE SI E' BASATA SOLO SULLO
STUDIO COMMISSIONATO DALL'IMPRESA PRIVATA,
NATURALMENTE FAVOREVOLE"
Ma in commissione Ambiente il direttore dell'Arpa
conferma le criticità
"La Regione ha chiesto all'Arpa di esprimere
un parere sulla cava di Caravaggio basandosi
solo su uno studio commissionato da un privato,
ovvero l'impresa Cividini, proprietaria delle
aree su cui dovrebbe sorgere la cava, ed
effettuato dalla Tecnogeo. Ciò non potrà
che condurre a un'unica risposta: l'idoneità
del sito e l'assenza di rischi per i fontanili
e per la sacra fonte", è il caustico
commento di Fortunato Pedrazzi, consigliere
regionale cremasco del Pd, e del collega
bergamasco Giuseppe Benigni.
Una considerazione che scaturisce al termine
dell'audizione, tenutasi oggi, mercoledì
9 dicembre 2009, in commissione consiliare
Ambiente, del direttore di Arpa Lombardia
Franco Picco. Quest'ultimo ha relazionato
sui rischi idrogeologici connessi alla Cava
di Caravaggio, dopo che il Tar della Lombardia
ha chiesto al Consiglio regionale di motivare
maggiormente lo stralcio della cava dal Piano
Cave della Provincia di Bergamo, approvato
il 14 maggio 2008. L'Arpa ha confermato le
criticità sia per quanto riguarda l'abbassamento
della falda, sia per il rischio che più falde
interagiscano tra di loro. Ma "il direttore
Picco non ha potuto esprimere un parere definitivo
e ufficiale", secondo Pedrazzi e Benigni.
I due consiglieri Pd hanno invece ribadito
la necessità di uno studio autonomo e chiesto
la Valutazione d'impatto ambientale sul sito
di Caravaggio, in modo che l'Arpa abbia elementi
sufficienti per esprimere un parere oggettivo.
"Solo su questa base - aggiungono -
il Consiglio regionale potrebbe pronunciarsi
nuovamente sullo stralcio della cava e riconfermarlo.
Attualmente siamo in possesso di due studi:
quello commissionato dall'impresa, favorevole,
e quello commissionato dal Comune di Mozzanica,
contrario. La Regione s'è basata solo sul
primo. Come mai non su quello che dava parere
contrario?", si chiedono Pedrazzi e
Benigni.
"Come ha ammesso lo stesso Picco - concludono
-, servono maggiori rilievi piezometrici
e studi idrogeologici, soprattutto aggiornati.
Ma serve anche che siano autonomi, scientificamente
validati e che mettano al riparo da qualsiasi
rischio i fontanili e la falda inferiore,
che potrebbe essere contaminata da quella
superiore, impregnata da cromo esavalente".
Milano, 9 dicembre 2009
Laura Sebastianutti
Ufficio Stampa PD
Consiglio regionale della Lombardia
Via Fabio Filzi, 29 - 20124 Milano
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