15 Settembre, 2002
Prezzo del latte, trattativa il 29 dicembre
Coldiretti: Ci auguriamo che negli industriali prevalga la seria volontà di raggiungere un accordo equo
Per Coldiretti si è aperta lunedì 21 dicembre un’altra settimana nel segno dell’impegno di garantire alle imprese agricole italiane un equo prezzo del latte alla stalla.
Riunito con urgenza a Milano, il Consiglio Direttivo della Federazione regionale Coldiretti Lombardia guidato dal Presidente Nino Andena, ed allargato ai Dirigenti Coldiretti delle regioni Piemonte, Emilia e Veneto, ha definito posizioni ed iniziative sulla questione del prezzo del latte alla stalla, dopo la grande manifestazione del 18 dicembre presso gli stabilimenti Parmalat di Collecchio (foto) che, di fatto, ha ricondotto gli industriali al tavolo della trattativa, con l’incontro promosso dal Prefetto di Brescia tenutosi sabato 19 dicembre.
“Con grande senso di responsabilità, la nostra Organizzazione ha deciso di accettare il ruolo di mediazione che ha voluto proporre il Prefetto di Brescia Dr.ssa Narcisa Brassesco Pace, individuando come base di partenza della trattativa un valore di 0,32 euro/litro e la possibilità di incontrarsi ancora a Brescia il prossimo 29 dicembre – sottolinea il Direttore di Coldiretti Cremona Assuero Zampini, facendo il punto della situazione –. Come evidenziato dal nostro Presidente regionale Nino Andena, Coldiretti ha deciso di proseguire con il tentativo di arrivare ad una giusta remunerazione del latte lombardo, assurdamente negata dalle rappresentanze industriali nonostante le condizioni di mercato giustifichino un consistente aumento rispetto ai valori attualmente percepiti dagli allevatori”.
Fino all’appuntamento del 29 dicembre, sono dunque state sospese le iniziative di mobilitazione subito scattate dopo la rottura della trattativa con Assolatte. Un ulteriore atto di responsabilità e disponibilità, stabilito in considerazione del particolare periodo pre-natalizio, per non creare ulteriori disagi ai cittadini, e al tempo stesso testimonianza dell’apprezzamento per il ruolo di mediazione del Prefetto di Brescia.
“Ci auguriamo che negli industriali e in chi li rappresenta si faccia strada un atteggiamento serio, corretto, finalmente disposto a raggiungere un accordo che riconosca alle imprese agricole un prezzo equo – aggiunge il Direttore Zampini –.
Abbiamo attraversato un 2009 disastroso, con un mercato in eccedenza, e l’agricoltura ha saputo fare la propria parte, sopportando un prezzo del latte alla stalla che non bastava neppure a coprire i costi di produzione. Oggi il mercato sta cambiando, con concreti segnali di una positiva inversione di tendenza. In questa mutata condizione è inconcepibile, oltre che irresponsabile, la posizione degli industriali, che di fatto rifiutano un adeguamento del prezzo riconosciuto alle imprese agricole”. Da qui il monito di Coldiretti: “Viviamo un passaggio decisivo, dal quale dipende la sopravvivenza di tanti allevamenti, e con essa il legittimo diritto dei cittadini di continuare ad acquistare latte italiano. Siamo pronti a mobilitarci con iniziative ad oltranza e senza precedenti nei confronti delle principali industrie del settore, se continueranno a non volere riconoscere la realtà del mercato, speculando a spese delle imprese agricole e dei cittadini consumatori”.
 
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