15 Settembre, 2002
Prezzo del latte, raggiunto l’accordo
Fissato il prezzo alla stalla per i primi sei mesi del 2010
Prezzo del latte, raggiunto l’accordo
Fissato il prezzo alla stalla per i primi
sei mesi del 2010
Dopo una trattativa avviata nei primi giorni
dello scorso mese di dicembre tra Coldiretti
e le altre Organizzazioni Sindacali da una
parte, ed Assolatte dall’altra, portata avanti
con diversi incontri durante i quali la rappresentanza
industriale si è sempre mostrata insofferente
verso il riconoscimento di un incremento
del prezzo del latte alla stalla frutto delle
mutate condizioni di mercato (atteggiamento
che aveva condotto Coldiretti a mettere in
campo una prima azione mobilitativa, con
il blocco degli stabilimenti Parmalat di
Collecchio, che ha visto Coldiretti Cremona
in prima linea), nella notte di lunedì 11
gennaio la parte agricola guidata da Nino
Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia,
e la parte industriale, riunite presso Unioncamere
a Milano, hanno raggiunto un accordo valevole
per il primo semestre 2010. L’accordo fissa
il prezzo del latte alla stalla a 33,156
centesimi al litro. Un prezzo che rappresenta,
da un lato, un concreto incremento rispetto
agli attuali 31 centesimi riconosciuti nel
trimestre precedente, ma altresì non rappresenta
quell’auspicato incremento di cui necessitavano
le imprese agricole per superare questo difficile
momento di crisi.
L’accordo raggiunto è in linea con l’attuale
situazione di mercato e costituisce un compromesso
tra le industrie che lavorano il latte per
produrre prevalentemente formaggi duri come
il Grana Padano – che attualmente potrebbero
riconoscere un prezzo più elevato – e le
industrie che producono prevalentemente formaggi
a pasta molle, che ad oggi non sono ancora
riuscite ad ottenere dalla GDO incrementi
dei listini pari all’aumento registrato dal
Grana Padano all’ingrosso.
La firma dell’accordo, che dopo mesi di incertezze
dà agli allevamenti lombardi la garanzia
a livello regionale di un riferimento chiaro
e che si avvicina al mercato, è stato senza
dubbio frutto del fortissimo pressing messo
in atto da Coldiretti, ulteriormente intensificato
negli ultimi giorni, con l’organizzazione
– già prevista e pronta a partire – di una
mobilitazione senza precedenti, in vista
della quale i Soci Coldiretti erano già allertati,
che prometteva di condurre migliaia di allevatori
davanti alle industrie lattiero-casearie
riaprendo una stagione di dura contestazione.
A livello locale, tutte le Federazioni Provinciali
avevano già allertato le rispettive Prefetture,
indicando i luoghi dove sarebbe stata effettuata
le mobilitazione ad oltranza per arrivare
alla definizione di un prezzo del latte alla
stalla. Stante la situazione di incertezza
sul prezzo e di crisi economica e reddituale
delle imprese agricole, l’adesione alla mobilitazione
organizzata da Coldiretti Lombardia, coinvolgendo
le altre regioni limitrofe come Piemonte,
Emilia e Veneto, era pressoché totale, con
gli Uffici Zona di ogni Federazione Provinciale
pronti a dare le ultime indicazioni operative
per aprire la fase di blocco degli stabilimenti
fissati come obbiettivo.
Data la definizione del prezzo a livello
regionale, Coldiretti Cremona sta dunque
provvedendo ad avvisare tutti i propri Soci
sia in merito ai termini dell’accordo, sia
in merito al rientro dell’azione di mobilitazione
che sarebbe dovuta partire fin dalle prime
ore della giornata odierna.
Riportiamo, di seguito, il testo integrale
dell’accordo siglato:
“Il giorno 11 gennaio 2010, Assolatte, Coldiretti,
Confagricoltura e Cia della Lombardia concludono
il seguente accordo sul prezzo del latte
alla stalla prodotto in Lombardia per il
periodo 1 gennaio 2010 / 30 giugno 2010.
Per ogni cento litri di latte intero e genuino
reso refrigerato alla stalla a + 4°C nel
rispetto delle prescrizioni della normativa
igienico sanitaria nazionale e comunitaria
verrà corrisposto un prezzo di 33,156 euro
+ IVA 10%.
Per quel che riguarda i termini di pagamento,
le eventuali particolari condizioni di consegna
e il pagamento differenziato secondo qualità,
le parti concordano di far riferimento a
quanto previsto dagli articoli 2, 3 e 4 dell’accordo
per la Regione Lombardia siglato il 28 marzo
2007 per la campagna 2007-2008.
Per favorire la ripresa dei consumi, le parti
concordano sulla necessità di trasmettere
maggior serenità al comparto, valorizzando
al meglio – presso i consumatori – la produzione
lattiero casearia industriale nazionale.
Le parti concordano inoltre sulla necessità
di aprire un tavolo di confronto permanente
per analizzare e cercare di risolvere i problemi
strutturali della filiera.
Il presente accordo viene sottoscritto dalle
Organizzazioni di seguito indicate in rappresentanza
dei propri rispettivi Associati”.
“Dopo un lungo periodo di incertezza nell’ambito
dei prezzi, di totale deregolamentazione
del comparto, con l’accordo raggiunto riparte
su un piano di confronto tutta la vicenda
del prezzo del latte. Dobbiamo concentraci
su quello che l’intero percorso, con l’esito
di stanotte, ha dimostrato: gli allevatori
devono, e possono, riappropriarsi di un reale
potere contrattuale, e questo per Coldiretti
è un obiettivo prioritario”. Con queste parole
Assuero Zampini, Direttore di Coldiretti
Cremona, commenta l’esito del lungo braccio
di ferro, cui ha preso parte. “Coldiretti
sta lavorando con l’obiettivo di assicurare
forza, cioè potere contrattuale, alla parte
agricola e di creare strumenti di regolamentazione
del mercato. Abbiamo messo in campo un ambizioso,
vitale progetto per la costituzione della
filiera tutta agricola e tutta italiana.
Sul fronte latte, sta procedendo il progetto
per la costituzione della società di trading
Consorzio Latte Italia – prosegue Zampini
–. Questi sei mesi di certezza data ai nostri
allevamenti saranno per noi dedicati, chiusa
la fase di definizione del prezzo, alla costituzione
della società Latte Italia, per dare nel
secondo semestre dell’anno un prezzo che
scaturisca da un confronto in cui le parti
abbiano, al tavolo del negoziato, lo stesso
potere contrattuale”.
Fonte: Coldiretti
 
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