15 Settembre, 2002 SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ IN PIAZZA CON LA CGIL BORDO: “ECCO I DATI DELLA CASSA INTEGRAZIONE A GENNAIO NELLA NOSTRA PROVINCIA: LA CRISI CONTINUA! MA FORMIGONI FA FINTA DI NULLA”
SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ IN PIAZZA CON
LA CGIL
BORDO: “ECCO I DATI DELLA CASSA INTEGRAZIONE
A GENNAIO NELLA NOSTRA PROVINCIA: LA CRISI
CONTINUA! MA FORMIGONI FA FINTA DI NULLA”
Nella Provincia di Cremona nel mese di gennaio
le ore di cassa sono state 693.448 (CIGO
278.046 e CIGS 415.402). Tra gennaio 2009
e gennaio 2010 l’aumento della cassa integrazione
nel nostro territorio è stato del 145,51%
. La produzione industriale nel 2009 ha avuto
a casa nostra un calo di – 4,7%. Il bollettino
della crisi segna in continuazione il segno
negativo. Di fronte a questi dati “Sinistra
Ecologia e Libertà” venerdì sarà in piazza
con la Cgil e i lavoratori. In prima fila
con un nutrito gruppo di militanti del partito
di Vendola ci sarà il candidato alle elezioni
Regionali Franco Bordo. “La lista delle aziende
in crisi si allunga anche nel nostro territorio.
Abbiamo seguito personalmente la situazione
di tanti lavoratori. Eravamo in piazza con
la Saco di Castelleone. Ora se prendo in
mano la mappa di Cremona devo segnare in
continuazione – spiega Bordo – un cerchio
rosso su molte aziende: alla Galbani di Casale
Cremasco l’azienda ha avanzato la richiesta
di 100 esuberi per tutto il gruppo senza
specificare quanti del sito di Casale. Alla
cava Alberti con accordo sindacale sono state
chieste 13 settimane di CIGO a rotazione
per 8 dipendenti. A Bagnolo Cremasco su 135
dipendenti della Bettinelli è stato chiesto
un anno di cassa straordinaria per 35 di
loro a partire da dicembre 2009. A Chieve
la Faital ha messo in cassa straordinaria
118 dipendenti fino a settembre 2010 (40
di essi saranno interessati dalla mobilità
volontaria incentivata). La crisi ha investito
anche la Cima e la Oem-Ali di Bozzolo; la
Eridania a Casalmaggiore con 28 dipendenti
in cassa ordinaria. Alla ex Uberto di Piacenza
è già stata decisa la chiusura”. Sono tutte
fumate nere. Rimane, purtroppo, un quadro
negativo diffuso dal quale emerge che ad
essere maggiormente colpiti sono gli artigiani,
le piccole imprese e il manifatturiero in
generale, mentre il settore meccanico, anche
in Lombardia, ha toccato il fondo e risalire
“sarà dura”, come sostiene la stessa Federmeccanica.
Senza parlare di quanto sta avvenendo nel
mondo della scuola dove i precari sono in
aumento e i tagli ai bilanci pure. “In un
momento come questo – continua Bordo – noi
ci saremo in piazza non perché siamo in campagna
elettorale ma perché ci siamo sempre stati
e siamo pronti ad alzare la voce contro una
politica governativa e regionale poco lungimirante”.